sabato 6 ottobre 2007

DI PIETRO : "I GIUDICI GARANTISCONO LA LIBERTA' ". NANIA (AN) : "SORPRENDENTE ! CREDE DI VIVERE IN DITTATURA !"

(Nella foto, Domenico Nania, Vicepresidente dei Senatori di Alleanza Nazionale)

DI PIETRO pensa che il nostro sistema democratico sia talmente debole che rischia la deriva autoritaria e liberticida. Non per nulla ha sostenuto, alla festa dell'Italia dei Valori in corso a Vasto, che "solo la magistratura indipendente possa garantire la libertà e la democrazia". E' un concetto a dir poco discutibile, più correttamente è aberrante. A Di Pietro ha replicato Domenico Nania di Alleanza Nazionale" A Di Pietro sfugge -afferma il Vicepresidente dei Senatori - che il cuore della democrazia risiede nel voto dei cittadini e nel funzionamento delle istituzioni rappresentative e che la complessità di un sistema democratico si fonda sul mix di attività e ruoli svolti da istituzioni, partiti, sindacati, forze sociali, libera stampa, società civile, organi di garanzia e controllo. Probabilmente - prosegue Nania - Di Pietro ritiene che la democrazia sia debole e tendenzialmente autoritaria e liberticida e comunque tale da rendere indispensabile una magistratura tuttofare come la immagina lui. In un sistema democratico vero ed autentico, invece, la magistratura serve soltanto - conclude - per arginare gli aspetti che attengono alla sua patologia, non a quelli che sono frutto delle sue normali fisiologie".

Esplodono le contraddizioni nel PD. VELTRONI SMENTITO DA PRODI : "DECIDO IO SU MINISTRI E VICE"

Walter Veltroni si dice pronto a dimezzare il numero dei Ministri e dei sottosegretari del Governo, ma riconosce di non poter decidere nulla perché l'ultima parola spetta a Prodi. Il professore, però, sa bene che modificare qualsiasi tassello della compagine di Governo rischia di mandarlo a casa e per questo motivo si affretta a bocciare qualsiasi ipotesi di rimpasto: "Abbiamo fatto un gioco di squadra e comunque l'efficienza e la continuità dell'esecutivo - taglia corto Prodi - sono una pura competenza del Presidente del Consiglio".Il rifiuto del premier fa emergere le contraddizioni presenti nell'Unione e la destabilizzazione che il nascente Pd sta provocando nell'equilibri del Governo, con un Premier che tenta in tutte le maniere di rimanere legato alla poltrona e il sindaco di Roma che tenta di sottrargliela. Per Altero Matteoli, Veltroni è sempre più leader dei vorrei ma non posso: "Veltroni smentito subito da Prodi: le contraddizioni nel nascente Pd toccano il culmine. Il futuro leader Veltroni lancia l'idea di dimezzare il governo ma allo stesso tempo dice, 'dipende da Prodi'. E' il leader del 'vorrei ma non posso' - sottolinea il Presidente dei Senatori di AN. Consapevole che toccare anche una sola tessera il mosaico casca giù, Prodi stizzito rimanda al mittente la proposta. E' un teatrino sconcertante mentre sulla finanziaria, sul welfare e sugli altri temi che interessano i cittadini, il Governo continua a dare risposte offensive e davvero risibili. Gli argomenti per la manifestazione di AN del prossimo 13 ottobre - conclude Matteoli - aumentano ed i cittadini avranno la possibilità di far sentire il loro fiato sul collo di lor signori". Calderoli invita Veltroni a mettersi l'animo in pace: "Prodi non può ridurre i numeri del suo Governo perchè riesce a sopravvivere, e non sempre, soltanto grazie alle 103 cadreghe che accontentano tutti, e se solo provasse a toccarne qualcuna si sfracellerebbe immediatamente. Si metta l'anima in pace, pertanto, Veltroni, anche perché - aggiunge l'esponente leghista - è l'unico a pensarla così all'interno della sua compagine visto che i suoi senatori hanno votato in blocco contro la mia proposta al Senato, ieri, per una riduzione dell'Esecutivo: quei 103 membri del Governo e un po’ di generosità nella Finanziaria verso fondazioni o associazioni gradite ai senatori a vita rappresentano le stampelle del povero professore, ma forse - conclude Calderoli - non basteranno neanche queste". Di esecutivo allo sbando parla Pionati portavoce dell'Udc: "Prodi contro tutti: ogni giorno di più deve registrare fratture, polemiche e nuovi fronti aperti sia nella maggioranza che con i vertici istituzionali. Il Governo è allo sbando. Cerchiamo di evitare che anche il Paese sia trascinato nelle stesse condizioni. La giusta presa di posizione dei presidenti delle Camere, che suona come un altolà a palazzo Chigi, la polemica a distanza con Veltroni, ma anche lo scontro Mastella-Rai e quello tra Padoa-Schioppa e i sindacati, testimoniano il totale isolamento del premier, che non e' più in condizione - conclude Pionati - di muovere un passo senza provocare pesanti contraccolpi".

da Destrasenato.it

NIENTE PARCHEGGI. SOLO BANDIERE. Uno spettacolo indecoroso !

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Ieri sera,dopo aver terminato di studiare, ho deciso in compagnia di qualche amico di fare una passeggiata in piazza.
Credevo fosse una buona idea e che quella passeggiata mi sarebbe servita a rilassare ed a riposare la mente. Così NON è stato!!!
La crisi di nervi mi è venuta nel dover trovare un posto macchina.Gira di qua, gira di là era un divieto continuo.
La piazza blindata,il parcheggio sotto il comune transennato e via adriatica inaccessibile…di parcheggi neanche l’ombra.
Finalmente,per modo di dire, dopo aver peregrinato per più di un’ora sono riuscito a trovare un posto tra la chiesa di San Michele e il centro commerciale Pianeta (a quel punto era meglio che uscissi direttamente a piedi visto che abito a San Antonio Abate).
Arrivato in piazza mi rendo conto che questa, via Vittorio Veneto, corso Nuova Italia e corso Garibaldi erano tempestate di bandiere.
Incuriosito, aumento il passo per andare a vedere cosa stesse succedendo, magari erano tornati i D’Avalos o era venuto in visita il Presidente Napolitano.
Tutta la mia curiosità,purtroppo, è svanita quando mi sono reso conto che quelle bandiere non erano niente di più che lo stemma dell’Italia dei “Malori“…scusatemi Italia dei Valori!!!
A questo punto le considerazione solo alquanto spontanee così com’è spontaneo il malessere di una città che ha voglia di rimandare questa amministrazione a casa.
Con quale faccia il sindaco e company chiudono la città creando innumerevoli disagi alla cittadinanza??E dire che il motto dell’Italia dei Valori è “Dalla parte del cittadino”.
Come si può tempestare la città di bandiere di un partito?
Con quale coraggio si può assegnare,per il secondo anno consecutivo, il palazzo D’Avalos emblema storico della città, ad una manifestazione politica di parte??
Credevo che questa amministrazione il fondo l’avesse toccato ora però mi rendo conto che inizia anche a raschiarlo.

V.T.

BANDIERE PERICOLOSE E PROBABILMENTE POSIZIONATE ABUSIVAMENTE. ALLEANZA NAZIONALE NE CHIEDE LA RIMOZIONE IMMEDIATA !

(Nella foto, il viadotto di Vasto Marina al cui guard rail sono state fissate decine e decine di bandiere)

E’ stata presentata, ieri mattina, dai Consiglieri Comunali di Alleanza Nazionale, Lorenzo Russo e Dario Ciancaglini, una interrogazione comunale urgente al Sindaco di Vasto, per sapere se le bandiere posizionate lungo le maggiori arterie vastesi in occasione della festa nazionale dell’ “Italia dei Valori”, siano state autorizzate.
Non vogliamo polemizzare con gli esponenti dell’ IdV- dichiara il Capogruppo di AN in Consiglio Comunale, Lorenzo Russo- ma riteniamo solamente che il posizionamento di quelle bandiere fissate sui pali e sui guard rail delle strade anche in punti di particolare pericolosità come la “curva della morte” lungo la strada che collega Vasto a Vasto Marina, possa rappresentare grave pericolo specie per i motociclisti e ancor di più nelle ore notturne in quanto molte aste, ormai prive di bandiera e di elementi catarifrangenti, non sono assolutamente visibili! Ne chiediamo, pertanto, -conclude Russo - una rimozione immediata e, se autorizzate, una migliore dislocazione.

Regione, CASTIGLIONE (AN) : LE SETTE LEGGI IN SETTE GIORNI DEL CENTROSINISTRA

(Nella foto, Alfredo Castiglione, Capogruppo di AN in Consiglio Regionale)

"La politica del centrosinistra abruzzese assomiglia sempre più alla parodia di un film della commedia all'italiana: Sette chili in sette giorni. Solo che gli attori della Giunta Regionale non hanno le brillanti qualità di Pozzetto e Verdone e gli abruzzesi hanno sempre meno voglia di ridere. Sette, infatti, sono le leggi che il centrosinistra si è impegnato ad approvare prima della fine dell'anno: piano sanitario, piano dei rifiuti, riforma del servizio idrico, contro-omnibus, legge urbanistica, documento di programmazione finanziaria regionale, bilancio. Ma non basteranno diete miracolose per trascinare i Consiglieri Regionali di maggioranza, in tutt'altre cose affaccendati, in commissione e in Consiglio. Se, in due anni e mezzo di mandato, questi temi non sono stati affrontati proficuamente, non si capisce in che modo possano riuscire a farlo ora che non riescono neanche a gestire l'ordinaria amministrazione. Né le commissioni consiliare - sempre più spesso rinviate per mancanza del numero legale - né tanto meno una conferenza dei capigruppo che ha assunto le fattezze - per numero dei presenti - del Consiglio Regionale stesso, sono in grado di fare il loro lavoro. Con riferimento al piano sanitario, va denunciato che ancora non si dà inizio alle audizioni. Per il dpfr siamo già ampiamente oltre i tempi previsti dalla legge. La verità è che la politica abruzzese è, ormai da mesi, ostaggio della pantomima del partito democratico e di una vergognosa paralisi amministrativa senza precedenti. Responsabilità di un centrosinistra allo sbando e di un Presidente di Regione lontano - non solo fisicamente - dal Consiglio Regionale. Un Consiglio che, non a caso, è stato rinviato addirittura al 23 ottobre. La voglia di lavorare per l'Abruzzo è davvero poca, troppe - evidentemente - le energie spese da attori e comparse sul set del pd".

venerdì 5 ottobre 2007

CONSIGLIO COMUNALE SHOW. Con questo centrosinistra le riunioni dell'Assise civica hanno perso ogni traccia di serietà !

(Nella foto, il Palazzo di Città)

Si è svolto l’altro ieri l’ultimo (ma non per questo ultimo…) show nel Consiglio Comunale nel momento in cui un Consigliere, facente capo ad un partito che sostiene la coalizione di centrosinistra, ha scartato e consegnato ad un Consigliere di minoranza, un pitale di plastica.
In un vortice di strilli, insulti, grida e quant’altro possa accedere in un luogo infernale,si sono trovati quei poveri Cittadini che, certi di andare ad assistere ad una pubblica seduta di un organo che dovrebbe governare la Città, si sono visti davanti uno spettacolo penoso.
Chi gridava, chi insultava chi, chi accendeva i microfoni, chi chiedeva la sospensione di qualche Consigliere, chi si alzava tentando di aggredire qualcuno, chi invece lo faceva per placare gli scontri, chi, invano, suonava un campanello per tentare di calmare quella bolgia.
Da una parte. Dall’altra parte, invece, Cittadini esterrefatti, sbigottiti, si stropicciavano gli occhi forse chiedendosi: “è un sogno o è la realtà?”.
Ci dispiace dirvelo. E lo diciamo quasi con le lacrime agli occhi e con un enorme dispiacere per la Nostra Città. Era la realtà. Quella seduta di Consiglio Comunale, quello zoo in cui volavano parole grosse e in cui qualcuno proponeva addirittura l’adesione di Consiglieri Comunali al club degli asin,i è accaduta veramente.
In una seduta in cui la maggioranza di centrosinistra si mostra spaccata e litigiosa, scherza su problemi seri, si prende in giro su mere questioni, i Cittadini sono rimasti a vedere. Non sappiamo cosa avranno pensato. Noi, da Vastesi, ieri, ci siamo vergognati. Anche voi, pensiamo…

VOCI DI CORRIDOIO (dall'al di là)

E’ proprio vero, parafrasando un vecchio detto, “perso un …Luciano, se ne trova un altro”! E così, con buona pace dei tanti(?) poveri illusi, si mettono a tacere polemiche e cessano di colpo le battaglie. E pensare che, non solo, aveva dato dei “ladri di Pisa” ad altri, ma addirittura ha gridato ai quattro venti che era “il nuovo salvatore di Vasto”. Ricordate il film di Totò : “47 morto che parla”? Adesso non parla più, è stranamente morto e basta.
RIPOSA IN PACE!

Determinante il soccorso di tre Senatori a vita. VISCO SALVATO DALLE RISERVE. MATTEOLI (AN) : PER PRODI IL BARATRO E' VICINO

(Nella foto, lo striscione esposto, per protesta, nell'aula di Palazzo Madama da alcuni Senatori di AN)

Al Senato maggioranza salva per un voto sulla mozione della Casa delle Libertà che impegnava il Governo a revocare definitivamente a Vincenzo Visco le deleghe sulla Guardia di Finanza e invitava lo stesso viceministro dell'Economia a rassegnare le dimissioni.
Il documento è stato respinto dall'aula di Palazzo Madama con 156 sì, 157 no e un astenuto. Ancora una volta sono stati decisivi i voti dei Senatori a vita (Colombo e Montalcini) e l'astensione di Andreotti, che hanno di fatto sopperito alle assenze nell'Unione di Turigliatto, Zuccherini e del ministro Mastella impegnato a registrare la puntata di Porta a porta. Sintomo, questo, ormai evidente che le divisioni nella maggioranza sono sempre più difficili da sanare. Proteste contro una maggioranza che non è più tale si sono subito levate dai banchi del centrodestra, con i Senatori di Alleanza Nazionale che hanno esposto uno striscione con scritto: "Visco, giù le mani dalla Guardia di Finanza". Nel pieno della bagarre, il Presidente del Senato a quel punto ha deciso di sospendere la seduta per alcuni minuti. Alla ripresa l'aula ha respinto, sempre sul filo di lana, anche l'ordine del giorno di Antonio Del Pennino e quello di Roberto Calderoli, che censuravano il comportamento del Viceministro per alcune dichiarazioni offensive nei confronti dei veneti. Decisive in questo caso sono state le astensioni dei Senatori Bordon, Manzione, Fisichella e Andreotti. A dimostrazione che i malumori all'interno della maggioranza non erano per nulla superati, dopo che la procura di Roma nell'indagine sul caso Visco-Speciale, aveva giudicato 'illegittime' le pressioni esercitate dal viceministro sull'ex generale della Gdf per sostituire i vertici lombardi delle Fiamme Gialle. Un giudizio che aveva spinto in un primo momento il ministro Di Pietro a chiedere le dimissioni di Visco, per poi tornare indietro di fronte alla minaccia dei Ds di legare le sorti del governo a quelle del suo esponente. Per evitare lacerazioni non è stato quindi presentato a Palazzo Madama nessuna mozione della maggioranza che si è invece limitata a respingere i documenti dell'opposizione. "L'Unione non ha il coraggio di difendere Visco - ha sottolineato il Presidente dei Senatori di AN Altero Matteoli. Evidentemente è vero che è indifendibile. Non si era mai verificato che una maggioranza votasse contro le mozioni dell'opposizione, con le quali si chiede l'allontanamento di un esponente del Governo, senza presentare a sua volta una mozione di sostegno e di solidarietà. In questa occasione - ha aggiunto l'esponente di AN - nel centrosinistra diviso è prevalsa la paura di essere battuti".A intervenire in aula per il Governo è stato il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, che ha ricordato come nel corso del dibattito svoltosi nel mese di giugno, Padoa-Schioppa aveva già sospeso l'affidamento a Visco della delega sulla Gdf per evitare tensioni politiche e istituzionali. "Quella sospensione - ha sottolineato Chiti - è operante. Da allora la delega relativa alla Gdf è ritornata nelle mani del ministro dell'Economia e delle Finanze. E oggi niente cambia". Parole che non escludono che un domani, passata la tempesta, le deleghe possano tornare di nuovo nelle mani di Visco come se nulla fosse avvenuto. Al Premier che in serata ha continuato a ostentare tranquillità per la sorte del Governo ha replicato Matteoli: "Visco si è salvato grazie al soccorso determinante dei Senatori a vita che hanno fatto la parte delle riserve - ha ricordato il Presidente dei senatori di AN - ma il baratro per Prodi e compagni s'avvicina. L'andamento della seduta e delle votazioni - ha concluso Matteoli - sono un segno eloquente delle lacerazioni insanabili nella maggioranza che non è più tale".

Da: destrasenato.it

giovedì 4 ottobre 2007

ADDIO, LORENZO


MANIFESTAZIONE DI ALLEANZA NAZIONALE PER LA SICUREZZA E CONTRO L'OPPRESSIONE FISCALE , IL 13 OTTOBRE A ROMA. Autobus GRATUITO. ADERISCI ANCHE TU !

Il Circolo “Carlo Falvella” di Alleanza Nazionale di Vasto, Sabato 6 e Domenica 7, dalle ore 19 alle ore 21, sarà, con un banchetto, in Piazza Diomede per la raccolta delle adesioni al pullman per la manifestazione del 13 Ottobre a Roma. L’autobus, completamente GRATUITO, arriverà a Roma nella mattinata di Sabato per la manifestazione indetta dal Partito di Fini. Il corteo che giungerà al Colosseo, manifesterà per la sicurezza ma anche per un fisco più giusto e quindi contro l’oppressione fiscale del governo Prodi. Il Presidente del locale Circolo di AN, Etelwardo Sigismondi, in merito, dichiara: “Quella del 13 Ottobre è una occasione da non perdere; è una occasione per manifestare contro questo Governo che si preoccupa solamente di alzare le tasse e dormire sugli argomenti importanti e sui problemi reali del nostro Paese; è una occasione per ribadire che Prodi e compagni devono tornare a casa e far tornare Noi Italiani a nuove elezioni perché la maggior parte del Paese è stufa di questi “signori” del centrosinistra!”. Coloro i quali fossero interessati a partecipare o a ricevere informazioni in merito, possono comunque venire al banchetto, contattarci al numero telefonico 338.9925257 oppure inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: aennepervasto@yahoo.it

PICCIONI, COLOMBE E...


Riceviamo e Pubblichiamo

Tutto ebbe inizio con l'avvento del cristianesimo e con la vulgarizzazione del vecchio testamento, nel cui testo troviamo: "Noè intento ad affidarsi ad una colomba che sarebbe poi tornata con un ramoscello di ulivo"; questo ha fatto sì che a distanza di tempo la colomba ed il ramoscello di ulivo diventassero simboli di pace o di quiete dopo la tempesta. Chissà perché non si affidò ad un colombaccio ?. In fondo tra un colombo ed un colombaccio, passa la stessa differenza che tra un criceto ed un ratto. Ed è proprio su questi ratti pennuti che ci riempiono di scacazze che verte la disquisizione, infatti sembra che il wwf li protegga , al punto che non sia legale dar loro la caccia o tentare di avvelenarli, forse perché senza il loro apporto i restauratori resterebbero disoccupati, o per semplice masochismo dei vertici wwf. È comunque possibile arginare il fenomeno, adottando mezzi quali le "barriere antipiccione" ovvero barre chiodate che a distanza di tempo si rovinano, reti o fili d'acciaio che arrugginiranno, cavi elettrici a bassa tensione dalla dubbia durata, tutti rimedi efficaci e costosissimi. Ad ogni buon conto i cittadini laboriosi, ognuno nel loro piccolo, avendo intuito che in assenza del luogo ove nidificare, i piccioni passano ma si allontanano, in questi ultimi anni hanno agito tappando tutti i possibili "pertusi", in modo da arginare il problema. Malgrado però tutti i possibili accorgimenti, la comunità dei piccioni è più che raddoppiata in questi ultimi due anni in quanto in barba a tutti gli sforzi ed accorgimenti profusi dalla cittadinanza, i ratti alati hanno nidificato tra gli elementi portanti del viadotto histonium e se ne possono riscontrare gli effetti negativi alle fermate degli autobus che vi si trovano al di sotto, in corrispondenza di corso Mazzini dove sono maggiormente evidenti le "scacazze". Si richiede pertanto la positura di reti metalliche a maglia fitta al di sotto dello stesso viadotto al fine di eliminare almeno in parte il problema in questione.

Un cittadino Vastese

mercoledì 3 ottobre 2007

Regione, CASTIGLIONE (AN) : REGIONE PARALIZZATA DA PD E MONOGRUPPI CONSILIARI !

(Nella foto, Alfredo Castiglione, Capogruppo di AN in Consiglio Regionale)

L’AQUILA. Anche stamattina la riunione della V commissione regionale consiliare - con all'odg le audizioni sul piano sanitario - è saltata per mancanza del numero legale. Un tema importante quanto urgente è stato rinviato per l'ennesima volta a causa della paralisi amministrativa che la Regione Abruzzo sta vivendo da mesi, strangolata tra la travagliata gravidanza del partito democratico e l'inadeguatezza di un centrosinistra sempre più allo sbando.Già da mesi, infatti, i tanti problemi che affliggono il nostro territorio sono passati in secondo piano rispetto alla grancassa che circonda la fiction del partito democratico, ma il colpo di grazia al già fragile funzionamento delle commissioni consiliari l'ha dato la proliferazione dei monogruppi consiliari, tanto che le mancate comunicazioni del presidente Roselli relative alla rappresentanza di tali "gruppi" nelle commissioni hanno provocato l'impasse di questa mattina. Viene da domandarsi come possa affrontare e risolvere questioni delicate e complesse una maggioranza di centrosinistra che non è neanche in grado di gestire l'ordinario e assicurare - quanto meno - un normale e proficuo svolgimento delle riunioni delle commissioni consiliari. Una situazione di stallo vergognosa e ingiustificabile di cui nessuno sembra preoccuparsi, preferendo - a noiosissime questioni come la stagnazione economica e la disoccupazione crescente - argomenti più appassionanti come la lotta di potere D'Alfonso-Ginoble, e dando vita a costosissimi monogruppi consiliari, il cui prezzo sarà disinvoltamente girato ai cittadini. Senza rendersi conto che siamo ad un passo dalla bancarotta e con il commissario ad acta per la sanità - di nomina governativa - ad un passo dall'uscio abruzzese".

Alfredo Castiglione

martedì 2 ottobre 2007

Mentre a Mirafiori i lavoratori contestano l'accordo sul welfare,PRODI SCARICA LA RESPONSABILITA' ALLE CAMERE.MATTEOLI:DAL PROF.UNA VERSIONE AL GIORNO

SCONTRO nell'Unione sul welfare. Stretto alle corde da Rifondazione comunista, il Premier Romano Prodi è costretto ad ammettere che il protocollo firmato dal Governo e le parti sociali nel Luglio scorso sarà modificato e che "come sulla finanziaria si cercherà di trovare un accordo con la sinistra radicale" ed in serata Palazzo Chigi annuncia che "il protocollo sul welfare sarà approvato così com'è il 12 ottobre in Consiglio dei ministri. Poi ovviamente sarà il Parlamento a doverlo giudicare".
Una posizione che è contraddittoria con quanto aveva affermato ieri Prodi,"l'accordo sul welfare non si tocca", in risposta alla richiesta di Fausto Bertinotti di considerare invece "la partita ancora aperta". E che dimostra ancora una volta come le divisioni politiche e culturali all'interno dell'Unione siano davvero insanabili. Intanto, i sindacati confederali sono stati questo pomeriggio duramente contestati dagli operai della Fiat di Mirafiori a Torino mentre esponevano i termini dell'accordo sul welfare siglato con il Governo, in vista delle votazioni con le quali i lavoratori dovranno esprimersi sull'approvazione del protocollo. Altero Matteoli (AN) parla di spettacolo sconcertante nella maggioranza: "Ogni giorno una versione. Prodi contraddice il Prodi di ieri quando affermava categoricamente - ha osservato il presidente dei senatori di AN - che l'accordo sul welfare 'non si tocca'. Al Tg1 oggi dice che anche sul welfare, come sulla finanziaria, troverà un accordo con Rifondazione, sottendendo che il protocollo sarà modificato. La sicumera di Prodi, tradottasi ieri in una dichiarazione perentoria che stoppava le richieste della sinistra massimalista - ha aggiunto Matteoli - è durata appena dodici ore. Lo spettacolo è sconcertante e le divisioni nell'Unione davvero insanabili costringono Prodi a cambiare opinione continuamente nel disperato tentativo di tenersi ancora per qualche giorno la poltrona di palazzo Chigi. Ma la sfiducia degli italiani - ha concluso il capogruppo di AN - nei suoi confronti è destinata così ad aumentare". Anche Lamberto Dini ha espresso la sua preoccupazione per il rinvio del protocollo sul welfare: "Il presidente del Consiglio ha detto anche ieri che l'accordo non è modificabile e noi ci atteniamo a quanto ha detto lui". Parole che trovano sponda nel leader di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo: "non c'è nessun margine per delle modifiche". Ma la disponibilità del Premier a rimettere in discussione il protocollo viene subito colta positivamente da Rifondazione comunista. "La partita è aperta - ha ribadito il presidente della Camera Bertinotti. Adesso tocca a chi è protagonista della vicenda, alle forze politiche della maggioranza, ai Ministri e poi al Parlamento che in ultima analisi dovrà decidere". A lanciare un grido di allarme per la tenuta del governo è il leader dell'Udeur Clemente Mastella "Se c'è il protocollo sul welfare allora vuol dire che c'è il Governo, se non c'è il protocollo sul welfare allora vuol dire che non c'è il Governo".

Da: destrasenato.it

lunedì 1 ottobre 2007

SCUOLE E RAPPRESENTANZE. Gli alunni hanno un ruolo fondamentale negli Istituti !

E’ da poco ricominciata la scuola per fortuna di alcuni e per sfortuna di altri, ma comunque è ricominciata. A breve, quindi, le elezioni per i Rappresentanti degli alunni nei vari Organi studenteschi e finalmente….qualche giretto per i corridoi!!! Scherzi a parte,riflettendo su questo tema, emerge che l’importanza che l’alunno ha nei vari organi non è piccola, anzi. Vorrei ricordare, infatti, che oltre ai Rappresentanti di classe e d’Istituto, esistono i Rappresentanti presso le Consulte Provinciali Studentesche (organo provinciale che quest’anno spegne le dieci candeline) e i Comitati Studenteschi.
Fondamentali a livello scolastico e non, sono le attività di queste organizzazioni che, oltre ad “impratichire” gli alunni su alcune questioni burocratiche, danno veramente la possibilità di prendere decisioni ed iniziative non di poco conto. Solamente l’anno scorso,infatti, la Consulta Provinciale Studentesca di Chieti, organizzò una “Giornata dell’Arte e della Creatività Studentesca”, sollecitò la Provincia sulla messa a norma di alcune scuole, elaborò un giornalino per i ragazzi e le ragazze che venne distribuito nelle scuole superiori di tutto il territorio provinciale, partecipò alla manifestazione “Nave della Legalità” in Sicilia ed a tutti gli incontri col Ministro dell’Istruzione presentando varie proposte; elaborò, inoltre, un bel documento sulle foibe.
E’ quindi consistente e reale l’apporto che i ragazzi possono dare ad uno sviluppo e ad una crescita dei propri amici,vicini di banco o dell’organizzazione scolastica locale in genere.
La stessa costituzione dei Comitati Studenteschi, nonostante in qualche scuola i Presidi la ostacolino per evitare che gli alunni alzino troppo la testa, è stato un passo importante che da qualche anno ha portato a rivalutare il ruolo degli studenti nelle scuole.
Quindi, ragazzi e ragazze, impegnamoci nei nostri Istituti! Non dobbiamo avere paura di esporci!
Gli Organi studenteschi, se gestiti bene da noi giovani che siamo certamente più creativi e motivati dei vecchi politici, possono funzionare veramente bene!
In bocca al lupo a tutti, e mi raccomando…facciamo sentire la nostra voce ovunque! Il domani appartiene a noi!

Marco di Michele Marisi

VOCI DI CORRIDOIO

"Partecipo e scelgo Luciano", (recitano alcuni manifesti affissi in Città) cosa?!? di Luciano ce ne abbiamo già uno, più di uno non ne vuole nessuno!!

domenica 30 settembre 2007

POLITICUS CUP : SIMPATICO ED ORIGINALE GIOCO DELLA L.A.B.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

La Politicus Cup è un gioco nato dall’ idea originale della L.A.B. di creare un sondaggio duraturo nel tempo, alternativo e sempre aggiornato, ovviamente con una base di veridicità limitata; lo scopo, essenzialmente ludico, è quello di mettersi in gioco.Il regolamento è semplice, non servono titoli per capirlo, perchè la Politicus Cup assegna i punteggi con lo stesso regolamento del campionato di calcio di serie A: Vi è un calendario con sfide settimanali, i voti faranno la parte dei gol, i punti saranno 3 per la vittoria, 1 per il pareggio, 0 per la sconfitta. Ogni personaggio pubblico rappresenterà una squadra.A fine anno il Campione sarà premiato pubblicamente dalla L.A.B. con la fantomatica Politicus Cup..una coppa, un corno vichingo dal contenuto dubbio?chi voterà vedrà…

IN RIFONDAZIONE, L'APPARTENENZA ALLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA PREVALE SUL BUON SENSO !

(Nella foto, lo stabilimento fox petroli, a Vasto)

Rifondazione ieri non ha partecipato alla conferenza organizzata da "Porta Nuova".

Rifondazione Comunista, attraverso il suo segretario cittadino, Marco Marra, si è dissociato dall'iniziativa svoltasi ieri dall'Associazione "Porta Nuova". In serata, la segreteria di Rifondazione, ha diramato il seguente comunicato: "Pur condividendo il contenuto del documento scritto dall´Associazione Porta Nuova, inerente all´allargamento di produzione della FOX petroli spa, Rifondazione Comunista ritiene che questa sia una battaglia di civiltà che debba coinvolgere tutte le forze politiche e sociali. E´ per questo motivo che non abbiamo partecipato alla conferenza stampa perché non è intenzione del Partito fare alleanze che possano essere strumentalizzate e non efficaci. Crediamo fortemente che la questione FOX debba essere al centro del dibattito cittadino. Per questo Rifondazione sarà in prima fila i tutte le sedi istituzionali e non per arrivare a un risultato concreto. Lanciamo l´idea di un Tavolo aperto di approfondimento sia sull´ampliamento della FOX Petroli, sia sulle politiche ambientali e industriali che si intendono sviluppare sull´Area di Punta Penna".


IL COMMENTO DI "PORTA NUOVA"

Il segretario di Rifondazione Comunista di Vasto sa bene che il documento di oggi non è stato scritto, come lui afferma, dall’ "Associazione Porta Nuova”, ma congiuntamente da tutti quanti figuravano nel comunicato di convocazione della conferenza stampa. La verità è che nel giro di meno di 24 ore, Rifondazione Comunista, ha prima apposto e poi ritirato la sua firma.
Sul piano umano e personale quest’azione si commenta da sola.
Sul piano politico siamo costretti a rilevare che per Rifondazione Comunista di Vasto il richiamo all’ordine è stato evidentemente efficace. L’appartenenza alla coalizione di maggioranza fa premio su ogni altra considerazione.

Michele Celenza, Ass. Porta Nuova – Vasto
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qui di seguito, riportiamo il documento elaborato da movimenti, associazioni e partiti politici
I sottoscritti, rappresentanti di associazioni e partiti, o consiglieri comunali, nel comune intento di salvaguardare il territorio di Vasto, la sua vocazione turistica, la salubrità dell’ambiente, la salute pubblica,

in relazione alla richiesta della società Fox Petroli di ampliamento della capacità di stoccaggio e di installazione di una nuova linea produttiva nell’insediamento industriale di Punta Penna;

considerato che per il prossimo 3 Ottobre è stato convocato un Consiglio Comunale straordinario sul tema;

esprimono la comune volontà di invitare il Consiglio Comunale, gli Enti Territoriali, la Regione ad adottare ogni provvedimento utile ad impedire nell’insediamento di Punta Penna ogni genere di ampliamento industriale, soprattutto se ad alto potenziale inquinante; ciò anche in considerazione dell’orientamento formulato nel Piano Territoriale delle Attività Produttive in corso di approvazione.

Invitano associazioni, movimenti, partiti, singoli cittadini ad aderire e sostenere la presente iniziativa.


- Michele Celenza, Associazione civica Porta Nuova;
- Antonio Russi, consigliere comunale indipendente;
- Dario Ciancaglini, consigliere comunale Alleanza Nazionale;
- Domenico Notarangelo, Les amis de Robespierre;
- Etelwardo Sigismondi, presidente del locale circolo di Alleanza Nazionale;
- Guido Giangiacomo, consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia;
- Lorenzo Russo, consigliere comunale Alleanza Nazionale;
- Massimo Desiati, La Destra;
- Maurizio Vicoli, consigliere comunale e segretario provinciale del PSDI;
- Nicola Checchia, segretario comunale PSDI;

Vasto, il 29 Settembre 2007