sabato 19 gennaio 2008

DOPO AN,ANCHE LA "LIBERA ASSOCIAZIONE BARBARICA" INSORGE CONTRO IL CENTROSINISTRA: "AUMENTI MENSE SCONSIDERATI" !

(Riceviamo e pubblichiamo) Lapenna e soci hanno preso decisioni estremamente negative per le famiglie vastesi. La peggiore, quella di effetto immediato, sulla sensibilità e sulle possibilità economiche delle famiglie, già duramente provate dal Governo Prodi, è stato il concedere al Cns di Bologna l’ appalto delle mense scolastiche, con coseguente ennesimo spergiuro fatto per proclamare la parità di costi per le famiglie, che invece da oggi si troveranno nella situazione in cui una famiglia che prima pagava circa 27 euro mensili per far mangiare all’ asilo un proprio bimbo, arriverà a pagarne circa 65. Se a ciò si aggiunge l’ aumento dei bus che trasportano i bimbi, arriviamo ad una spesa annua, ennesima, viste le già gravi privazioni a cui la stanno costringendo Prodi, Mastella e soci, di circa 500/600 euro annui, ovvero un’ altro mezzo stipendio estorto.Da ieri sui telefonini cittadini girano sms, firmati, che invitano a partecipare Lunedì 21 gennaio 2008 ad un sit-in sotto il Comune (ore 10:00) per chiedere di tornare indietro su questa decisione infelice, e nel caso ciò non fosse recepito dal “Regime cittadino”, si annunciano due tipi di proteste, la prima consiste nel non mandare più all’ asilo i bimbi, la seconda di dotare i bimbi di cestini “amatamente” confezionate dalle loro mamme per il pranzo.Chiedendo pubblicamente al Sindaco di tornare sui suoi passi, invito i vastesi a protestare contro questa ennesima stupidaggine di un amministrazione comunale di pseudo centrosinistra.

In qualità di padre strozzato dalle tasse del centrosinistra e di portavoce L.A.B.
Dott. Pasquale Morone

Regione, questione rifiuti, DI STEFANO (AN) : LA SITUAZIONE DEI RIFIUTI PROVENIENTI DALLA CAMPANIA VA DI MALE IN PEGGIO !

«La situazione dei rifiuti provenienti dalla Campania peggiora ogni giorno di più: la notizia di oggi è che i mezzi che portano l’immondizia a Cerratina sono risultati non idonei, perché la ditta indicata non è quella che ha vinto l’appalto e perché sembrerebbe che i documenti di trasporto non siano in regola» ne dà notizia il Coordinatore Regionale di AN,Fabrizio Di Stefano (nella foto).«Tutte queste circostanze, rilevate dalla polizia provinciale, – spiega Di Stefano – sono la dimostrazione che l’allarme da noi lanciato nei giorni scorsi si è rivelato, purtroppo, pienamente fondato».«Adesso è ora che il presidente Del Turco si assuma la responsabilità di quanto sta accadendo e, con lui, quanti avevano fornito assicurazioni che le procedure di conferimento dei rifiuti non avrebbero comportato rischi per la salute dei cittadini, compresi l’alta sorveglianza della discarica e il direttore dell’impianto che continuano ad autorizzare lo smaltimento» prosegue ancora l’esponente di AN.«Attendiamo che il governo regionale venga a relazionare nella commissione di vigilanza che il presidente Amicone ha opportunamente convocato – conclude Di Stefano – e stavolta non accetteremo giri di parole o impalpabili affermazioni di principio, perché è giusto che l’Abruzzo conosca i contorni precisi della vicenda che si sta consumando alle sue spalle».

venerdì 18 gennaio 2008

SONO COSI' COMODE QUELLE POLTRONE...

Qualcuno con il vizio di celarsi dietro mentite spoglie per mezzo di un falso nome, si è divertito a denunciare, tramite un foglio locale, lo stato di una porta di uno stabile privato, senza notare che le scale di uno degli ingressi della residenza comunale (precisamente quello di Via Marchesani,nella foto) e quindi di un luogo pubblico, sono invase da erbacce e da frammenti di vetro, ormai da mesi. Il Municipio di Vasto,che dovrebbe dare il buon esempio,invece,trascura la sua struttura. Proprio in questi giorni in cui si parla di immondizia anche a Vasto, ove la Guardia di Finanza ha diffidato il Comune per le discariche abusive sparse per tutto il territorio, emerge quanto questi “amministratori” comunali guardino la pagliuzza nell’occhio dell’altro, senza accorgersi della trave grande come le antenne della telefonia mobile, che hanno dentro i propri.Questo episodio delle erbacce sulle scale del Comune, seppur irrisorio di fronte alle tante esigenze ben più importanti della Città, dimostra comunque la scarsa attenzione che questo centrosinistra ha nei confronti di Vasto ed è anche la prova, quindi, che questi signori della maggioranza, un giro a passeggio per le strade, non se lo fanno almeno da un anno e mezzo.A scapito della Città, e non di certo loro. Sono così comode quelle poltrone…perché alzarsi?

Marco di Michele Marisi

FINALMENTE UN PASSO FUORI DALLA PALUDE

Tutto in una notte, anzi in una giornata. Ci ricorderemo la data: giovedì 16 gennaio. Il giorno che il governo Prodi fu travolto dallo scandalo Mastella. Il giorno che passò il referendum, incardinando definitivamente il bipolarismo italiano. Il giorno in cui un discorso di Ratzinger seppellì le ambizioni della sinistra italiana di interpretare un’alternativa politica laica e modernizzatrice.
Certo è un caso, ma nei tre eventi della giornata di ieri c’è un minimo comune denominatore facile da vedere anche per i più sprovveduti. È una sorta di “forza delle cose” che improvvisamente, dopo un lunghissimo impaludamento, sospinge la vita pubblica fuori, all’aperto, avanti, facendo svanire le illusioni e le manovre di un’area non piccola del ceto politico che sognava di riportarla al tran tran della Prima Repubblica.
Il referendum è senza dubbio il dato di accelerazione più evidente. Dopo il sì della Consulta al quesito, addio bozze Chiti, Bianco o Veltroni. L’unica modo di evitare il ricorso alle urne sarà quello di fare una riforma che recepisca il senso dei quesiti, e quindi l’unica direzione in cui ci si
potrà muovere sarà il rafforzamento e il perfezionamento del bipolarismo. Alleanza nazionale non può che esserne soddisfatta: è il partito che con più forza e convinzione ha sostenuto la raccolta di firme, resistendo con tenacia a ogni tentativo di riabilitare il proporzionale e alle lusinghe neocentriste che si sono moltiplicate negli ultimi mesi. E ora che lo schema è chiaro, anche le relazioni con gli alleati diventano più trasparenti: l’incontro di ieri tra Fini e Berlusconi segna anch’esso la fine di una stagione (e forse dell’illusione del Cavaliere di cercare scorciatoie per tornare al governo).
Nella stessa giornata il terremoto Mastella scuote una delle roccheforti del neocentrismo, il fortino beneventano dell’Udeur, provocando le dimissioni (a tempo?) di uno dei ministri-chiave per gli
equilibri di potere del centrosinistra a livello nazionale e in Campania. Al di là della solidarietà personale e umana per lo spropositato provvedimento dei domiciliari alla signora Lonardo, il profilo delle indagini è ben diverso dai veleni dell’inchiesta De Magistris e accende i riflettori su un sistema di potere pervasivo e clientelare, autentica enclave della vecchia Repubblica sopravvissuta alle bufere giudiziarie del ’92. Questa enclave e il suo indiscusso leader rappresentano a livello nazionale gli alfieri, forse gli ultimi, di una cultura consociativa che immaginava di governare il conflitto politico come una holding: distribuendo quote e allargando i Cda. Con questa logica di
compromesso ha immaginato di gestire la partita della riforma della magistratura italiana e dell’oggettivo debordare del suo potere, salvo scottarsi le mani e forse qualcosa di più.
È la fine di un’illusione. Mica tanto scontata: fino a ieri le suggestioni neo-democristiane erano parte importante della partita politica italiana e del dibattito sul futuro delle istituzioni, dei sermoni
sulla “rozzezza” del bipolarismo, sulla “ingovernabilità” legata alla formula di una trasparente alternanza. Fino al punto da immaginare che il nuovo passasse per la Grosse Koalition e per l’archiviazione dei sistemi di alleanze definite.
Viva il 16 gennaio, allora, giornata della chiarezza, con la forza dei fatti che impone a tutti di interrompere la recita e di assumersi le rispettive responsabilità. Fra i miraggi svaniti in questa data c’è anche quello – su cui si è imperniata larga parte della proposta dell’Unione – di una sinistra portatrice di modernità e avanzamento sociale, di nuovi diritti e di nuove libertà. Dopo aver letto il discorso (diffuso ieri per iscritto) che il Papa avrebbe dovuto fare alla Sapienza, non c’è cattolico, ateo, buddista o musulmano che non abbia il diritto di indignarsi: l’ignavia del governo ha riportato il Paese a Porta Pia non per fermare il comizio di un Savonarola, non per affermare il primato dello Stato o i diritti della libera ricerca, ma per timore di un ragionamento sofisticato e mite su scienza e fede. E anche qui il 16 gennaio segna un punto di non ritorno, un’accelerazione positiva e benvenuta su uno dei temi cruciali del dibattito pubblico italiano, che aiuta l’intero Paese a ridefinire il concetto di laicità come cosa ben diversa dagli ambigui modelli espressi dall’Unione: l’oscurantismo antipapista stile Hack, le crisi di coscienza binettiane, il “ma-anchismo” veltroniano.Ormai è chiaro: il cambiamento passa attraverso la discontinuità con tutto ciò che l’attuale maggioranza di governo rappresenta. E da oggi è possibile.

Flavia Perina

Da: Il Secolo d’Italia del 17/01/08

Regione, DI STEFANO (AN) : "PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO:DI NUOVO UN NULLA DI FATTO"

«Di nuovo un nulla di fatto in commissione sul Pai a causa delle assenze dei consiglieri di maggioranza» è l’accusa che lancia il Consigliere Regionale di AN, Fabrizio Di Stefano (nella foto)al centro-sinistra.
«La mancanza del numero legale nelle commissioni è una pessima abitudine cui la maggioranza ci ha abituato – spiega Di Stefano – ma è inaccettabile che si verifichi quando all’ordine del giorno ci sono argomenti fondamentali come il Piano di assetto idrogeologico».
«Se tale documento non venisse approvato entro i primi giorni di febbraio – afferma ancora il Consigliere di AN – si esporrebbe la Regione ad una deregulation su un settore delicatissimo: salterebbero, infatti, tutti i vincoli connessi alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del territorio, in particolare in riferimento ai fenomeni di dissesto idrogeologico che, purtroppo, non sono infrequenti in Abruzzo».«Quella odierna è l’ulteriore prova – conclude Di Stefano – che la maggioranza non tiene in alcun conto le necessità della nostra Regione e dimostra la mancanza di qualsivoglia attenzione alle esigenze di un territorio complesso e delicato quale quello abruzzese: occorre, a questo punto, rimediare alla situazione attraverso la convocazione di una seduta straordinaria della seconda commissione, affinché il provvedimento possa essere licenziato in tempo utile per essere portato in Consiglio il prossimo 29 gennaio».

LA VIGNETTA


A VASTO AUMENTANO MENSE E BUS SCOLASTICI DEL 120 % . SIGISMONDI (AN) : RINCARI INCONCEPIBILI,L'ASSESSORE SI DIMETTA !

Le preoccupazioni manifestate da Alleanza Nazionale all’inizio dell’anno scolastico, in riferimento alle scelte fatte dall’Amministrazione comunale sulle mense scolastiche, erano più che fondate.
Infatti le decisioni prese dall’Assessore al ramo in merito alle mense, hanno portato ad un aumento dei costi delle stesse, costi che dovranno essere pagati dai genitori dei giovani scolari.
Ricordiamo che alcuni mesi fa, proprio a causa della protesta dei genitori che lamentavano il peggioramento del servizio mensa, il Sindaco Lapenna e l’Assessore Tiberio convocarono una riunione pubblica nella quale assicurarono un miglioramento del servizio e soprattutto ribadirono l’impegno a non aumentare il costo della mensa. Si è consumata così l’ennesima bugia dell’attuale maggioranza di centrosinistra. Infatti, l’Amministrazione, con l’inizio del nuovo anno, ha bastonato i genitori con un rincaro delle tariffe.
Con la nuova rimodulazione delle fasce di reddito e delle relative quote contributive,infatti – spiega il Presidente del Circolo vastese di AN, Etelwardo Sigismondi (nella foto) - l’Amministrazione comunale ha apportato aumenti molto rilevanti. Basti pensare che, mentre fino al 31 dicembre 2007, un nucleo con reddito complessivo lordo familiare di 12.000,00 € pagava un blocchetto di venti pasti per la mensa scolastica 20,65 €,oggi si trova invece a dover pagare lo stesso blocchetto 80 € con un aumento di ben 60 € !
Come se tutto ciò non bastasse – aggiunge Sigismondi - all’aumento del servizio di refezione scolastica, la Giunta Lapenna, ha pensato bene di aggiungere anche l’aumento del servizio scuolabus.
Alleanza Nazionale reputa tutti questi aumenti inconcepibili ! Non è infatti possibile prendere in giro e portare al salasso i cittadini, facendogli subire degli esagerati aumenti ai quali non corrisponde un adeguato miglioramento del servizio.
Alleanza Nazionale chiede, quindi, le dimissioni dell’Assessore all’Istruzione Tiberio e l’annullamento degli aumenti sui servizi di refezione scolastica e di scuolabus.

giovedì 17 gennaio 2008

MASTELLA, ADDIO ALLO SCRANNO. La Russa (AN) : non intendiamo assolutamente esprimere la nostra solidarietà politica

Giunge finalmente la conferma dell'abbandono, da parte del Ministro Guardasigilli Mastella, (nella foto) dello scranno che fino a qualche minuto fa occupava ancora. Lascia il posto di Ministro della Giustizia che va a Prodi ad interim.Dopo l'arresto della moglie ma soprattutto dopo la notizia che anche lui, in prima persona, è indagato per sei reati riguardanti la sanità campana, in una conferenza stampa a Benevento l'ormai ex componente del Governo si dimette.Dimissioni accettate, dunque dal Presidente del Consiglio Prodi.
Diversi gli interventi che in questi momenti si stanno susseguendo alla Camera dei Deputati in cui Prodi è andato a "riferire". Dura la posizione espressa dal Presidente del Gruppo Parlamentare di AN , Ignazio La Russa, che parla di responsabilità del Governo in un vero e proprio declino del Paese.Quanto al caso Mastella, il Gruppo di AN non esprime affatto solidarietà politica in quanto se la magistratura - dice La Russa - sta indagando, sotto c'è qualcosa di marcio.Qualcosa - continua La Russa - che noi da circa 14 mesi denunciamo. Si aggiungono la richiesta di dimissioni del Governo da parte di AN, dopo, però, aver operato alla riforma del sistema elettorale. Non sono mancate le critiche per quanto riguarda la situazione dell'immondizia a Napoli e l'impedimento costruito affinchè il Papa non partecipasse ai lavori di apertura dell'anno accademico nell'ateneo de "La Sapienza" di Roma.

Regione, CASTIGLIONE (AN) : ANNO NUOVO, VECCHI VIZI !

"Anno nuovo e vecchi vizi. I buoni auspici e i proclami natalizi di Del Turco e compagnia si sono già infranti alla prova dei fatti con la ripresa - si fa per dire - dei lavori delle commissioni consiliari. Ieri è mancato il numero legale in IV commissione consiliare regionale, mandando a vuoto le audizioni con le parti sociali per l'approfondimento del piano commerciale, e stamattina la stessa sorte è toccata alla II commissione. Malgrado la presenza dell'assessore Caramanico e del funzionario del settore, non si è potuto discutere dell'argomento all'ordine del giorno: norme di assetto e organizzazione difesa del suolo. Ancora una volta, esattamente come si ripete da mesi, argomenti importantissimi per lo sviluppo economico del territorio non possono essere affrontati per l'indolenza e l'assenteismo dei consiglieri regionali di maggioranza. Evidentemente, l'effetto panettoni e spumante si fa ancora sentire a gennaio inoltrato. Dobbiamo aspettare che Del Turco minacci le dimissioni per vedere i soldatini in libera uscita del centrosinistra rimettersi sull'attenti? La mancanza di senso istituzionale e l'indifferenza nei confronti dei tanti problemi degli abruzzesi che aspettano risposte concrete sono semplicemente imbarazzanti. O forse si spera con accogliendo le 15.000 tonnellate di rifiuti campani vengano Prodi e Padoa Schioppa a risolvere i problemi abruzzesi?". E' quanto afferma Alfredo Castiglione (nella foto), Capogruppo di AN in Consiglio Regionale.

Regione,questione rifiuti, DI STEFANO (AN) : I RIFIUTI PROVENIENTI DALLA CAMPANIA NON SONO TECNICAMENTE TRATTABILI

«I rifiuti provenienti dalla Campania non sono tecnicamente trattabili» è quanto afferma il coordinatore regionale di AN, Fabrizio Di Stefano, (nella foto) il quale spiega: «nei giorni scorsi ci era stato detto che la Regione Abruzzo avrebbe stabilito vincoli più rigidi rispetto alle disposizioni nazionali che non prevedono la preventiva caratterizzazione dei rifiuti solidi urbani, invece veniamo a sapere che ciò non accadrà perché non è possibile intervenire sulla qualità del pattume campano e, quindi, dovremo prendercelo così come arriva, senza poter procedere ad una corretta identificazione merceologica».«Ancora una volta i fatti ci danno ragione – prosegue l’esponente di AN – e facevamo bene a non fidarci di quanti, basandosi su presupposti ingannevoli, ci assicuravano ampie garanzie di salvaguardia ambientale».«A chi ci accusava e ci accusa di fare sciacallaggio politico – conclude Di Stefano – ribadiamo che è in atto una svendita del territorio, per giunta senza tutela alcuna per la salute degli operatori e dei cittadini, per fini che nulla hanno a che fare con la solidarietà».

IL PAPA NON SI TOCCA

Riceviamo e pubblichiamo
Non posso esimermi dall’ esprimere un giudizio su quanto è accaduto in occasione di quella che sarebbe dovuta essere la visita di Papa Benedetto XVI all’Università La Sapienza di Roma. Abbiamo assistito ad una serie di contestazioni indecorose ed oltraggiose che hanno leso la figura di sua Santità e costretto il Vaticano ad annullare la visita.Protagonisti delle manifestazioni sono stati giovani studenti della sinistra e 67 professori universitari. Quelli stessi “Professori“ che dovrebbero forgiare ed alimentare le menti di giovani studenti ed insegnare loro il RISPETTO e la giusta CONSIDERAZIONE per ogni istituzione, a prescindere da quelle che sono le personali opinioni.Questo evento non solo ha offeso il Papa e la Chiesa ma la comunità cattolica tutta.Andrebbero, invece, contestati i 67 docenti universitari portatori di un ateismo desueto ed illogico e tutte le forze di sinistra che vorrebbero impedire al Papa di parlare a Roma, città sacra e cristiana.Io mi schiero in difesa del Papa, del suo diritto alla parola e del suo diritto a difendere la Verità e la Cristianità.


Vittorio Tagliente

(Nella foto, l'Università "La Sapienza" di Roma)

mercoledì 16 gennaio 2008

AZIONE STUDENTESCA DI VASTO CONTRO IL GESTO DEI PROFESSORI E DEGLI STUDENTI DE "LA SAPIENZA" CONTRO LA VISITA DEL PAPA

E’ vergognoso quello che è accaduto all’ Università “La Sapienza” di Roma l’altro giorno. Professori e alunni complici di un gesto a dir poco razzista e liberticida. Questo è il giudizio di noi ragazzi e ragazze di Azione Studentesca di Vasto in merito all’impedimento creato affinché il Papa non intervenisse all’inaugurazione dell’anno accademico in una delle più prestigiose università italiane.
Una lettera sottoscritta da 67 professori universitari ed una protesta inscenata da un gruppo di sciocchi insipidi, ha creato un clima tale da far ripensare il Papa a partecipare al convegno che la stessa università aveva promosso.
Questi non sono atti laici come tentano di giustificare gli esecutori del gesto, ma sono atti che ledono uno degli articoli fondamentali della Costituzione che tanti invocano a sproposito ma che mai rispettano, che è quello relativo alla Libertà di parola e di espressione.
Non vediamo il motivo per cui quando si invitano i politici all’Università,nessuno protesta per la loro presenza (semmai per qualche provvedimento in seno al Governo) e quando dovrebbe venire un’autorità religiosa a dire la sua, si alza un tale polverone da impedirne la visita.
Chi non voleva ascoltare Benedetto XVI, avrebbe potuto benissimo non andarci, ma perché negare il diritto a coloro che avrebbero voluto farlo?
Questa è violazione di libertà non quella che tentavano di motivare i manifestanti!
Farebbero bene, i signori professori universitari e i signori sessantottini a scusarsi, oltre che con la Santa Sede, con Roma e con l’Italia tutta a cui non hanno certamente fatto fare una bella figura!

Azione Studentesca - Vasto
(Federazione Provinciale di Chieti)
(Nell'immagine, il logo dell'organizzazione studentesca)

L'OSCURANTISMO, ADESSO, E' ROBA LORO...

Il Papa non andrà alla Sapienza, non metterà piede (almeno durante l’inaugurazione di domani) nell’ateneo più antico di Roma. Ma il gruppetto di studenti che si è messo ad applaudire non ha colto il reale significato di una rinuncia che è già una vittoria mediatica, e che rischia di trasformarsi
in una valanga dinanzi alla quale la sinistra, Pd in testa, appare assolutamente impreparata. Dunque una vittoria soprattutto politica. E val la pena di sottolineare che più fonti hanno escluso che la scelta di non andare possa legarsi a minacce di terrorismo o di reazioni violente. Semplicemente,
comprendendo la portata del dibattito in atto, che riguarda i laici e il modo di intendere la laicità e non il rapporto tra laici e credenti, il Papa ha lasciato gli intolleranti alle prese con le loro coscienze, li ha lasciati liberi di riflettere sulla circostanza che la censura (tanto più se ingiustificata) è sempre una sconfitta, e ha fatto una scelta che a lungo peserà su una sinistra oscillante e insicura su tutto.
Una sinistra che non sa fuoriuscire dai luoghi comuni del più ottuso giacobinismo, come se in gioco ci fosse ancora il problema del potere temporale del papato e non le domande ultime che ogni uomo si pone. Una sinistra che non sa come fronteggiare l’onda lunga di una sconfitta delle intemperanze laiciste che si è registrata prima in occasione del referendum sulla legge 40 e in seguito con il family day, che ha costretto alla ritirata i promotori dei matrimoni gay.
Il gran rifiuto di Benedetto XVI obbliga ora tutta la sinistra a prendere la parola, a fare distinguo, a rammaricarsi, a vergognarsi, a maledire di nascosto quei docenti saputelli e intolleranti che hanno scatenato una bagarre solo in odio al rettore Guarini, ansiosi di un po’ di pubblicità grazie allo slogan della “ricerca libera”. In altre parole, il Papa li ha “stanati”, ha fatto uscire da un silenzio imbarazzato persino il premier Romano Prodi, che ha aspettato un giorno intero prima di prendere posizione e che alla fine ha dovuto schierarsi con il Vaticano, condannando gli intolleranti: «Condanno i gesti, le dichiarazioni e gli atteggiamenti che hanno provocato una tensione inaccettabile e un clima che non fa onore alle tradizioni di civiltà e di tolleranza
dell'Italia». Una condanna inutile e tardiva, dal punto di vista della vicenda e del suo epilogo, tuttavia utile a far comprendere quanta titubanza complice vi sia nelle ripetute afasìe di un governo che spera sempre che passi la tempesta senza fare nulla per prevenirla, o al limite per contrastarla. Ma non è solo il Pd veltroniano ad avere fatto la figura inaccettabile del “re tentenna”. Anche alla sinistra del Pd i leader sono costretti a marcare le distanze, dal segretario di Rifondazione Franco Giordano, che si dice dispiaciuto per la visita annullata al ministro dell’Università Fabio Mussi che
giudica un grave errore quanto accaduto, temendo tra l’altro che una prevedibile ondata di discredito si abbatta sull’università italiana.
Il paradosso è che anche i docenti di fisica che avevano contestato la visita ora fanno marcia indietro: «Non c'è stato nessun intento di censura nelle due lettere scritte nel novembre scorso dai fisici dell'università di Roma», scrive il direttore del dipartimento di Fisica, Giancarlo Ruocco, spingendosi a dire che in altre occasioni una visita del pontefice sarebbe graditissima.
La fiera dei voltagabbana, dunque, va in scena anche su temi così delicati come il diritto di parola, anche in un’istituzione, l’università, che dovrebbe ospitare i migliori cervelli del Paese. Del resto ad inaugurare la tragicomica sfilata dei “vorrei ma non posso” (non a caso il giorno scelto per inaugurare l’anno accademico, domani, è anche il primo giorno del Carnevale) ci aveva pensato proprio Carlo Maiani, designato alla presidenza del Cnr, il quale prima aveva firmato la lettera per “cacciare” il Papa e poi si era rimangiato tutto. Al solo scopo – come fa notare la deputata di An Angiola Filipponio – di ottenere dal Parlamento l’approvazione ad una nomina «che andrebbe subito ritirata».
Tra tante espressioni di rammarico, sdegno, protesta, imbarazzo, delusione, rabbia, pentitismo gli unici rimasti a festeggiare sono i compagni dei collettivi. Hanno ancora qualche giorno per rifletterci sopra, per capire quanto hanno peccato in collaborazionismo con il “clero oppressore” e con il Papa tedesco che è riuscito a rimettere i ruoli a posto. Alla facoltà di fisica i campioni
dell’oscurantismo, in Vaticano i tutori della cultura illuminata.

16 GENNAIO 2008
il SECOLO D’ITALIA
(Nella foto, Papa Benedetto XVI)

Caso dimissioni Mastella, FINI (AN) : SOLIDARIETA' UMANA MA NON DI CERTO POLITICA. NO A DOPPIOPESISMO

Si dimette il ministro della Giustizia dopo gli arresti domiciliari alla moglie.
La Russa: "Prodi lo imiti e si vada votare"
"Solidarietà umana ma non politica", no alla teoria del "complotto", nonostante ci sia "una parte della magistratura che agisce per ragioni esclusivamente politiche e per ragioni personali", e critiche all'atteggiamento di chi a sinistra "ha usato due pesi e due misure" nel difficile rapporto tra politica e magistratura. Questi i passaggi dell'intervento in Aula alla Camera del presidente di AN, On. Gianfranco Fini, nel corso del dibattito a seguito delle dimissioni del Ministro della Giustizia, Clemente Mastella, dopo la notizia degli arresti domiciliari alla moglie Sandra Lonardo, Presidente del Consiglio Regionale della Campania. Il capogruppo La Russa ha aggiunto: "Se il governo Prodi non si dimette adesso,quando lo farà mai?".

(Nella foto, L'On. Gianfranco Fini, Presidente di Alleanza Nazionale)

Papa, AN: DOMENICA TUTTI GLI ITALIANI ALL'ANGELUS. Rappresenti atto di riparazione a campagna di intolleranza

"La dolorosa decisione del Santo Padre di non recarsi all'università La Sapienza dopo l'inaudita campagna di intolleranza promossa da alcuni docenti, copre di vergogna l'intera Nazione. Ma i cittadini, al di là del loro credo religioso, devono far capire al Santo Padre che l'Italia non è questa dell'intolleranza e della prepotenza, ma quella del rispetto delle idee e dei valori che più di ogni altra istituzione la Chiesa cattolica rappresenta. Per questo rivolgiamo un appello a tutti gli italiani perché domenica si rechino all'Angelus in Piazza San Pietro in massa, ovviamente senza alcuna insegna di parte o di partito, ma per far capire al Papa che non ci sono soltanto questo pugno di professori che rappresentano un grumo di vergogna per la Nazione ma un popolo che crede nel grande messaggio della Chiesa e che ha un'altissima considerazione di Papa Benedetto XVI. La presenza di migliaia di italiani domenica in Piazza San Pietro dovrà rappresentare un atto di riparazione per i comportamenti inauditi di troppi che hanno seminato in questi giorni violenza". Questo l'invito ai cittadini degli esponenti di AN Andrea Ronchi, Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri.
(Nella foto, l'On. Maurizio Gasparri)

Papa, RONCHI (AN) : DA AN SOLIDARIETA' CONTRO VETEROMARXISTI ANTICLERICALI

"Esprimiamo la nostra piena solidarietà e siamo vicini al Pontefice in questo particolare momento. Siamo profondamente indignati per la gazzarra pseudo-culturale alimentata dal solito clan anticlericale e veteromarxista in servizio permanente effettivo. Oggi la pseduo-sinistra ha scritto una delle pagine più tristi della sua storia". E' quanto afferma il portavoce di Alleanza Nazionale, Andrea Ronchi dopo la decisione della Santa Sede di annullare la visita di Papa Benedetto XVI all'Università La Sapienza a Roma a causa delle polemiche di questi giorni. "Il vostro silenzio - ha aggiunto Ronchi in Aula alla Camera puntando l'indice contro i banchi della sinistra - vi condanna moralmente e culturalmente. E' la prima volta che accade dai patti lateranensi".
Il portavoce di AN e il capogruppo di Forza Italia alla Camera,hanno chiesto che il Governo venga a riferire in Aula.

(Nella foto, il Portavoce di AN, On. Andrea Ronchi)

FINALMENTE SI E' DIMESSO ! Dopo l'arresto della moglie, Mastella ha deciso rimettere il mandato da Ministro nelle mani del Governo

(Nella foto, lo sconsolato Clemente Mastella)

Arriva qualche minuto fa la notizia delle dimissioni del Ministro della Giustizia e Presidente dell'UDEUR,Clemente Mastella.
Dopo l'arresto della moglie, nonchè Presidente del Consiglio Regionale della Campania,il Ministro, sempre al centro di polemiche per presunte irregolarità e affari sporchi, si è dimesso dalla carica di Ministro, sperando che il Parlamento accetti.Prima pedina caduta di questo Governo che ormai sta sempre più di traverso agli italiani.Speriamo che sia come il domino...







martedì 15 gennaio 2008

Visita del Papa all'Università Sapienza,ALEMANNO (AN) : LE CONTESTAZIONI SONO UNA OFFESA ALLA CITTA' DI ROMA

"Le contestazioni sulla visita di Papa Ratzinger alla Sapienza sono un'offesa per tutta la città di Roma. Il fronte laicista accademico e movimentista sta rivelando ancora una volta tutto il suo volto intollerante nell'assurda pretesa di cancellare il ruolo pubblico della chiesa e del mondo cattolico".
E' quanto dichiara il Presidente della Federazione romana di AN, On. Gianni Alemanno.
"Ancora aspettiamo - prosegue Alemanno - che il Sindaco Veltroni prenda nettamente posizione contro questi atteggiamenti e che tutto il Senato accademico isoli questi provocatori che confondono la ricerca scientifica e il confronto sui valori. Chiediamo al Ministro degli Interni di garantire l'ordine pubblico dell'università la Sapienza dove sono già avvenute in passato clamorose discriminazioni come quando anni fa fu impedito l'intervento dall'allora vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini. E' assurdo che nel più grande ateneo romano trovino ancora spazio queste manifestazioni di rozzezza culturale, di intolleranza e di sostanziale violenza".

(Nella foto, l' On. Gianni Alemanno, Presidente della Federazione Provinciale di AN-Roma)

Questione rifiuti, DI STEFANO (AN) : QUESTA MATTINA IMPEDITO DAGLI UOMINI DI AN L'ACCESSO AI TIR CHE DOVEVANO SCARICARE I RIFIUTI CAMPANI

Con un’azione dimostrativa abbiamo impedito l’accesso alla discarica di Cerratina dei rifiuti provenienti dalla Campania» né dà notizia il Coordinatore regionale di AN, Fabrizio Di Stefano, che da questa mattina è al fianco dei manifestanti che si sono ritrovati presso l’impianto di Lanciano.«Se il presidente della Regione Ottaviano Del Turco non aprirà il confronto con i residenti del territorio e gli amministratori locali e non darà risposta entro 24 ore alla nostra richiesta di indizione di un Consiglio Regionale straordinario, riprenderemo con maggiore determinazione il blocco della discarica» annuncia Di Stefano.«A Lanciano – continua l’esponente di AN – è in atto un movimento popolare che vede in prima linea semplici cittadini, agricoltori, rappresentanti dei comuni: le popolazioni sono coinvolte a prescindere dall’appartenenza politica, prova ne è il fatto che ieri l’assemblea dei sindaci del Consorzio ha approvato all’unanimità, compresi quindi i rappresentanti di centro-sinistra, un ordine del giorno fortemente critico nei confronti della decisione assunta da Del Turco che, tra l’altro, a maggiore dimostrazione di quanto tenga in scarsa considerazione il ruolo degli amministratori, incontrerà i primi cittadini del lancianese solo nella giornata di venerdì prossimo».«Chiediamo, inoltre, che l’Arta e la Asl siano messe in grado di verificare se la tipologia dei rifiuti che si intendono smaltire a Cerratina sia corrispondente a quella dichiarata, perché sino ad oggi questa vicenda è stata caratterizzata da troppa approssimazione – conclude Di Stefano – e non vorremmo che a pagarne le spese dovesse essere il territorio frentano, che già tanto ha dato per le situazioni emergenziali abruzzesi e non solo».

(Nella foto, Fabrizio Di Stefano, Consigliere Regionale di AN e Coordinatore Regionale di AN)

LA VIGNETTA


COME SE il giudizio di un anonimo CONTASSE qualcosa...

Leggo,sul foglio “La Voce” di qualche giorno fa, un articolo a firma del solito tizio che si nasconde dietro lo pseudonimo di “Toro Seduto”, che si diverte ad esprimere pareri su persone, cose e fatti, come fosse una grande autorità che dall’alto della sua sapienza giudica i vivi e i morti.
Ognuno di noi può dare un’opinione, anche su un’Amministrazione Comunale perché il semplice Cittadino è sovrano .Ma non accetto, personalmente, che a giudicare l’operato dell’Amministrazione Lapenna,come di altre persone o avvenimenti, sia uno che ha paura di firmarsi e quindi si nasconde dietro mentite spoglie. Tra l’altro, un giudizio forzatamente positivo.
Abbia il coraggio, caro “Toro Seduto”, di svelare la Sua identità. Qualche settimana fa, si ricorderà, aveva attaccato la mia persona digitando cattiverie dal suo computer e offese gratuite .Ora, sempre sotto falso nominativo, promuove con un 6+ questa Giunta di centrosinistra, facendo una misera elencazione di (secondo lei) , provvedimenti utili ed importanti per la nostra Città, aggiungendo un pizzico di attacchi, come sempre, alla vecchia amministrazione di centrodestra.
Ma non è così che si fa. Questo è di un livello non basso, infimo! Mi meraviglio che una persona come Lei si sia ridotto a celarsi dietro un falso nome. Prenda coraggio,forza. Firmi i suoi articoli. Stia bene e si riguardi.

PS: Dimenticavo…tutto bene i lavori al mare?

uno che si firma sempre
Marco di Michele Marisi

lunedì 14 gennaio 2008

LA FEDERAZIONE DI CHIETI DI AZIONE GIOVANI CONTRO I RIFIUTI CAMPANI IN ABRUZZO

Domani dovrebbe arrivare il “pacco regalo” del Governatore del Turco ai cittadini Abruzzesi: tonnellate di rifiuti non stoccati e non differenziati della Campania!
Azione Giovani Chieti esprime la più totale contrarietà a quella che appare una scelta stolta, insensata e peraltro inspiegabile.
La cosiddetta “solidarietà nazionale” nei confronti di una regione in crisi, la Campania, non giustifica la scelta presa autonomamente dal Governatore Del Turco e di cui risponderà politicamente nei confronti degli abruzzesi ma che purtroppo sarà pagata dagli abruzzesi e in primis dai cittadini di Lanciano.
La gravità del gesto sta nel fatto che la decisione è stata presa senza neanche consultare gli Enti Locali i quali dovranno farsi carico di questa sciagura.
Che la situazione di Napoli e di gran parte della Campania era una “bomba a tempo” era cosa assai nota: perché gli Abruzzesi dovrebbero porre le pezze a quello che si configura come il fallimento personale prima che politico di una intera classe di Governo?
Prodi anziché appellarsi al buon cuore, o meglio ai buoni polmoni di coloro che respireranno le esalazioni dei rifiuti campani, avrebbe dovuto far dimettere i responsabili di quel fallimento politico amministrativo che è diventata la gestione dei rifiuti in Campania.
Il Governatore Del Turco anziché fare piazzate a “Porta a Porta” farebbe meglio a rispondere a queste semplici domande:
1) gli impianti abruzzesi possono smaltire quelle balle non differenziate? E se sì che incidenza avranno rispetto allo smaltimento dei rifiuti abruzzesi che certamente rispettano una pur minima differenziazione dei rifiuti?
2) Qual è la situazione dei siti di stoccaggio dei rifiuti in Abruzzo?
3) Quanto costerà agli Abruzzesi questa operazione?
Azione Giovani non dimentica le battaglie svolte dai cittadini di Chieti per la discarica di Casoni: non vorremmo trovarci paradossalmente a doverci difendere oltre che dai rifiuti di “casa nostra” anche da quelli campani!
Azione Giovani invita alla mobilitazione gli studenti e tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti di questa Regione.

Azione Giovani
Federazione Provinciale di Chieti

Regione, PRIMI RIFIUTI SCARICATI A LANCIANO. DOMANI ALLEANZA NAZIONALE PROTESTERA' DI FRONTE LA DISCARICA DI "CERRATINA"

Sono giunti questa mattina ,poco prima del previsto,presso la discarica di "Cerratina" a Lanciano, quattro tir contenenti rifiuti provenienti dalla Campania.
Si tratta dei primi mezzi che per 4 mesi - il tempo dell'emergenza decretato dal Governo - scaricheranno circa 120 tonnellate al giorno di pattume nell'impianto frentano per un totale di 15 mila tonnellate. L'impianto di Cerratina e' presidiato dai poliziotti del Nucleo mobile di Roma e dai carabinieri della Brigata mobile di Bari, tutti in assetto antisommossa. Una ventina le camionette delle forze dell'ordine presenti all'esterno della discarica dove, invece, non ve' traccia di manifestanti.
Fino ad ora, però.Perchè domani mattina, per le ore 9,è prevista una manifestazione di Alleanza Nazionale, proprio di fronte la discarica di "Cerratina", per ribadire il secco NO allo scarico dei rifiuti campani nel territorio abruzzese e per chiedere la costruzione di un termovalorizzatore anche nella zona frentana affinchè, prima che insorga, si scongiuri il problema rifiuti anche nella nostra Regione.


Ed ecco, quindi, che il Presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco ha compiuto l'ennesima offesa nei confronti degli abruzzesi e l'ennesimo sgarro alla Regione che evidentemente non ama.Tutto questo per sistemare qualche sua posizione all'interno della coalizione di centrosinistra.Complimenti, Ottaviano...

Rifiuti, AN: PRODI ATTACCA TUTTE LE REGIONI MA SU BASSOLINO TACE

(Nella foto, Marcello Taglialatela, componente Commissione parlamentare antimafia e Responsabile dell'ufficio politiche per il mezzogiorno di AN)

"Prima di parlare genericamente di irresponsabilità da parte delle regioni che non starebbero accogliendo gli appelli a ricevere una quota-parte di rifiuti provenienti dalla Campania, il Presidente del Consiglio Romano Prodi farebbe bene a condannare i responsabili del disastro prodotto in tutti questi anni dal governatore campano Antonio Bassolino !". E' quanto dichiara Marcello Taglialatela, componente della commissione parlamentare Antimafia e responsabile dell'Ufficio Politiche per il Mezzogiorno di AN.Taglialatela aggiunge: «Gli italiani ed i campani in particolare si aspettano di ascoltare dure parole di condanna verso Antonio Bassolino e verso il centrosinistra campano che ha determinato le condizioni per creare il flagello rifiuti di questi giorni. Prodi non può condannare l'atteggiamento degli altri governatori se prima non richiama alla sue precise e gravi responsabilità il Presidente della Regione Campania. È giusto e sacrosanto fare appello alla solidarietà nazionale e non a caso sono stati per primi autorevoli esponenti di AN, dal Presidente Fini agli onorevoli Alemanno e La Russa, a richiamare questa necessità per superare la crisi. Ma non si può chiedere solidarietà alle altre regioni se poi non si condanna il comportamento politico di chi come Bassolino ed il centrosinistra campano ha pesantissime responsabilità. Non si può avere alcuna legittimità politica e morale nel richiamare i Presidenti delle altre regioni italiane se prima non si riconoscono le colpe di chi in Campania ha creato un disastro ambientale, sanitario ed igienico senza precedenti. Con il suo comportamento il Presidente Prodi non può immaginare di essere minimamente compreso dall'opinione pubblica che a Napoli come in Campania ed in Italia non accetta che le responsabilità continuino a non essere individuate né colpite».

domenica 13 gennaio 2008

Nuovo caso Montesilvano, GRANDE ATTO DI CORAGGIO DA PARTE DEL SINDACO. CORDOMA AZZERA LA GIUNTA E RIPARTE. Un plauso dai Cittadini

(Nella foto, il Sindaco di Montesilvano, Pasquale Cordoma)

Grande atto di coraggio quello che il Sindaco di Montesilvano, Pasquale Cordoma, ha compiuto ieri.Dopo le presunte raccomandazioni per un concorso pubblico fatte da alcuni esponenti di maggioranza, il primo Cittadino ha deciso di azzerare la Giunta e di eliminare da questa,tutti quei soggetti che si presume abbiano fornito le risposte di un test, ad alcune persone.

Un gesto, quello del Sindaco Cordoma, che poche persone avrebbero fatto e che nessuna,forse, ha mai compiuto nella storia per lo meno di Montesilvano. Ci si ricorderà del non lontano scandalo Cantagallo, ex Sindaco di centrosinistra, che rimase attaccato alla poltrona fin quando non fu tutta la Giunta a crollare dopo una enorme inchiesta su tangenti e sporchi giri di soldi.

E' da apprezzare, quindi, il gesto del neo-Sindaco.E infatti così è stato.I Cittadini del paese vicino Pescara, sono rimasti sbalorditi e, alla notizia dell'azzeramento della Giunta, addirittura hanno applaudito sotto il Comune.

Insomma, un grande atto di coraggio da parte di Lillo (così si fa chamare Pasquale Cordoma dagli amici) sperando che la presunta vicenda sulle raccomandazioni si concluda al meglio.

Immigrati,ZACCHERA (AN) : DIBATTITO PARLAMENTARE PER GIORNATA MONDIALE

(Nella foto, Marco Zacchera,Responsabile esteri di AN)

"Un dibattito parlamentare sul tema dell'immigrazione in Italia, sugli interventi umanitari italiani nel mondo e sullo stato dell'emigrazione italiana all'estero". E' quanto propone, in occasione del 13 gennaio, Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati, il responsabile Esteri di AN, Marco Zacchera."Per capire le dinamiche emigratorie e dare risposte concrete - afferma Zacchera - necessitano leggi adeguate in grado di rispondere al complesso fenomeno migratorio rappresentato da immigrati, rifugiati, da quelli che hanno chiesto asilo politico ed anche dai clandestini ma soprattutto occorre un serio censimento per quantificare, senza demagogia le risorse disponibili. Senza questi dati di riferimento ogni intervento legislativo puo' essere sproporzionato".Il problema delle migrazioni, secondo Zacchera, deve essere affrontato "uscendo dalla logica del 'buonismo' e dell'emergenza, mettendo in campo politiche attive anche verso i nostri connazionali all'estero che vivono in situazioni di disagio'.

Regione, questione rifiuti, DI STEFANO (AN) : RIBADISCO IL NOSTRO NO A QUESTA OPERAZIONE E CONTRASTEREMO LA SCELTA DI DEL TURCO CON OGNI MEZZO LECITO

“La solidarietà è certamente un valore nobile e pertanto apprezzabile, lo è meno se mercificata per acquisire crediti nei confronti del governo nazionale, esigibili per altri fini o magari addirittura per coltivare ambizioni personali. E perché altrettanta solidarietà non si è manifestata, a tempo debito, per risolvere gli annosi problemi di Teramo? Forse perché lì l’amministrazione è retta dal centrodestra?” A porsi e soprattutto a porre tali questioni è stato Fabrizio Di Stefano – Coordinatore Regionale di AN e Consigliere segretario della Regione Abruzzo – nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina a Pescara alla presenza di numerosi dirigenti di Alleanza Nazionale e amministratori locali. Accanto al Presidente emerito della Regione Abruzzo, Giovanni Pace, al capogruppo di AN in Regione, Alfredo Castiglione, e ai membri del Coordinamento regionale Albore Mascia e Di Luzio, infatti, c’erano numerosi amministratori interessati al problema: il Sindaco di Lanciano Filippo Paolini, Giuseppe Bussolo di Mozzagrogna, Emilio Nasuti di Castel Frenano, Antonio Tavani di Fara San Martino, Nicola Romagnoli e Alberto Amoroso - rispettivamente Sindaco e Vicesindaco di S. Maria I - , Nicola D’Alessandro di Orsogna, Gianni Di Rito di Rocca San Giovanni, Luigi Comini, Assessore di San Vito e Paolo Di Guglielmo di Civitella Messer Raimondo. Di Stefano ha ribadito di non condividere la “decisione assunta da Del Turco in piena solitudine. E’ solo il presidente e non il monarca”. Il Coordinatore d AN ha ricordato "come soltanto il 9 gennaio Franco Gerardini, dirigente del settore ambiente della Regione, si era espresso decisamente contro, escludendo che l’Abruzzo potesse ospitare rifiuti esterni e sottolineando le gravi difficoltà già esistenti per smaltire quelli abruzzesi. Anche l’ARTA, successivamente, ha espresso il proprio parere contrario e la stessa Giunta Regionale, con delibera n. 1190 del 23 novembre 2007, aveva manifestato piena coscienza della situazione. Non è un caso, del resto, - ha sottolineato Di Stefano – che lo stesso Piano Rifiuti, recentemente approvato con legge regionale n. 45 del 2007, all’art. 34 ponga chiari vincoli in merito. Se si tratta di una vera e propria emergenza nazionale – domanda il Coordinatore regionale di AN – perché non se ne fa carico l’intero Paese? E invece, se si considerano le quantità di rifiuti che le Regioni disponibili si sono impegnate a smaltire (Piemonte 5000 tonnellate, con parere contrario della Provincia; Liguria 1000, con parere contrario della Provincia; Toscana 4000; Emilia Romagna 5000; Molise 3000; Lazio 5000; Calabria 1500; Sicilia 1500) la domanda sorge spontanea: perché l’Abruzzo ben 15000? Una quantità di tre volte superiore a quella del Lazio e dell’Emilia Romagna! Si tratta solo di 4 mesi, termine peraltro della nomina assegnata a De Gennaro? Ma la Campania non ha termovalorizzatori e in 4 mesi non si realizzano nuove discariche. L’interrogativo, più preoccupante, è un altro: chi garantisce su che tipo di rifiuti arriverà? La regione Lazio, al riguardo, ha posto dei limiti ben precisi, perché l’Abruzzo non ha fatto altrettanto? E perché Gerardini, che ha firmato per portare 15.000 tonnellate di rifiuti in Abruzzo, ha cambiato idea? Ha avuto pressioni? E Caramanico cosa ne pensa? Cosa sta facendo in Australia in questi giorni? Forse pensa di aprire lì un termovalorizzatore? Da parte nostra – ha dichiarato Di Stefano – chiederemo con gli alleati la convocazione di un consiglio straordinario urgente. Valuteremo la possibilità di un’eventuale opposizione in via amministrativa al provvedimento e sosterremo le manifestazioni di protesta che già si annunciano sul territorio. Nello stesso tempo, i nostri eletti si attiveranno perché vengano convocati nel minor tempo possibile i consigli comunali e provinciali sull’argomento".