sabato 28 febbraio 2009

Regione, ECCO IL DISEGNO DI LEGGE VARATO DAL CENTRODESTRA CHE FERMA IL CENTRO OLI

ABRUZZO. Un disegno di legge regionale che disciplina la localizzazione di nuove infrastrutture energetiche e che pone fine alla deregulation nel settore. Uno strumento normativo che, con le sue previsioni, rende, di fatto, impraticabile l'ipotesi di realizzazione del Centro Oli di Ortona. Stamane il disegno di legge è stato presentato dall'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo, dal senatore Fabrizio Di Stefano e dal consigliere regionale, Gianfranco Giuliante, capogruppo del Pdl all'Emiciclo, nel corso di una conferenza stampa.I firmatari del disegno di legge, con Febbo e Giuliante, sono i consiglieri regionali Luigi De Fanis, Emilio Nasuti e Nicola Argirò. «La finalità del disegno di legge è duplice - ha spiegato l'assessore Febbo - infatti la prima finalità della nuova disciplina proposta è quella di rendere gli enti locali compartecipi delle decisioni relative alla costruzione e all'ampliamento degli stabilimenti di lavorazione e stoccaggio degli oli minerali, laddove invece la disciplina vigente non impone la partecipazione alla conferenza dei servizi dei Comuni confinanti con quello nel quale è ubicato l'impianto, mentre la seconda finalità è quella di subordinare lo sfruttamento di idrocarburi nel territorio regionale al versamento di un contributo integrativo in favore degli enti territoriali». La disciplina riguardante il rilascio dell'autorizzazione all'installazione ed esercizio di stabilimenti di lavorazione e stoccaggio di oli minerali e l'ammontare ed i criteri di ripartizione tra gli enti interessati delle misure compensative alle quali può essere subordinata legittimamente la coltivazione di idrocarburi nel territorio regionale, spetterà alla Regione. Il contributo compensativo a titolo di ristoro ambientale, spettante non solo al Comune del territorio di localizzazione degli impianti ma anche ai Comuni dei territori confinanti, sarà determinato nella misura massima prevista dalla legge, pari al 15% delle aliquote di prodotto estratto spettanti alla Regione ed al Comune. «Già nella scorsa legislatura il centrodestra, all'epoca all'opposizione, aveva presentato analogo disegno di legge - ha ricordato l'assessore Febbo - adesso mi auguro che su questa proposta converga l'unanime consenso del Consiglio regionale, accelerando i tempi di approvazione ed entrata in vigore della nuova disciplina di questo settore».

(da primadanoi.it)
Conclusione: C'è chi per troppo tempo ha fatto chiacchiere e demagogia, e chi le cose le fa seriamente attuando progetti di legge che di fatto hanno impedito la costruzione del centro oli.

A BREVE NEI MIGLIORI CINEMA...

satira politica

giovedì 26 febbraio 2009

Vasto, NUMEROSI PROBLEMI IN VIA SAN SISTO:AN/Pdl SOLLECITA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Sigismondi: “Visto che è in via di definizione il bilancio di previsione 2009, tenete conto di queste esigenze dei cittadini!”

E’ stata protocollata ieri mattina, dal Capogruppo di Alleanza Nazionale per il Popolo della Libertà, Etelwardo Sigismondi, una interrogazione al Sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, riguardo i numerosi problemi di Via San Sisto. “Più volte – ha detto il Capogruppo di AN/Pdl, Etelwardo Sigismondi – i residenti di Via San Sisto hanno esposto all’Amministrazione comunale i problemi della loro zona, ma visto che – ha proseguito – non sono stati ascoltati,ho deciso di presentare questa interrogazione.” Questi i problemi principali: sede stradale completamente deteriorata con evidenti buche che creano situazioni di pericolo per chi la percorre e danni alle autovetture;
alberi con radici fuori terra che rischiano di cadere sulla sede stradale; mancanza assoluta di marciapiedi;illuminazione carente dell’intera arteria stradale; i previstiti standard urbanistici (parcheggi, verde attrezzato,ecc.) non sono stati ancora realizzati; in un punto di via San Sisto è presente, a ridosso della sede stradale, un tubo del metano non interrato e che se colpito accidentalmente da una autovettura, potrebbe creare situazione di pericolo per i residenti.“Visto che è in via di definizione il bilancio di previsione 2009 – ha concluso Sigismondi – intendiamo sapere quali provvedimenti, Sindaco e Amministrazione comunale intendono mettere in atto per risolvere le problematiche di Via San Sisto.”

martedì 24 febbraio 2009

FRANCESCHINI E LA COSTITUZIONE

Un altro mistero buffo

L’on. Franceschi è il nuovo segretario del PD, anzi il vecchio dato che ha condiviso e condivide quanto fatto da Veltroni: questo atteggiamento ha già dato i suoi frutti e Berlusconi ringrazia. Tutto sommato forse era meglio il primo perché di Franceschini non si può dire se non che è elegante: quanto al suo pensiero politico è prematuro parlarne. L’atto formale con cui si è presentato agli italiani è stato un capolavoro di ambiguità e di ipocrisia cattocomunista: io stesso, giovane docente, appena (finalmente) immesso in ruolo, ho giurato, ho voluto giurare sulla Costituzione e l’ho fatto con altri giovani colleghi, sinceramente presi dalla importanza del nostro giuramento, nel corso di una cerimonia indetta per l’occasione: lo ricordo ancora quel giuramento, di una semplicità e di un impegno eccezionale «Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione». Un sindaco appena eletto giura nelle mani del prefetto e certo non giura sulle figurine o sulla Bibbia o sul Corano ma sulla Costituzione. Un onorevole, per il solo fatto di essere tale, molto probabilmente giura, per lo meno simbolicamente, nelle mani del Presidente della Repubblica depositario della Costituzione perché, al momento del suo insediamento lui stesso giura. E questo signore fa vedere che giura sulla costituzione perché è un simbolo: ma questo è un simbolo che si deve tenere nel cuore sempre: cosa ha fatto finora? Non aveva mai giurato? E con che legittimazione morale (quella elettorale l’aveva già) questo onorevole si arroga il diritto di rappresentare gli italiani? Perché non tutti sanno che i nostri parlamentari non hanno vincolo di mandato e quindi Franceschini non rappresenta solo la sua Ferrara, ma anche la mia Vasto, anche me! In realtà il gioco ipocrita di Franceschini è fin troppo evidente: far finta di giurare sulla Costituzione per ribadire il concetto che “qualcuno” se ne freghi di questa e quella per instaurare quel famoso regime di cui, accodandosi ad un Di Pietro sempre più pieno di sé, si va cianciando. Ma è possibile che non ci sia un giudice, un PM che veda nelle affermazioni di Franceschini, Di Pietro e soci il reato di “diffusione di notizie false e tendenziose”, di “procurato allarme”? E’ possibile che questi che blaterano di “regime” stiano sempre in televisione a manifestare contro il regime e nessuno se ne accorge? A Napoli dicono, di un individuo come loro, che “chiagne e fotte”: soprattutto “fottono” i babbei che credono a queste menate.

Elio Bitritto