
sabato 29 marzo 2008
DONNE DE "IL POPOLO DELLA LIBERTA' " PROTAGONISTE DELL'ITALIA

venerdì 28 marzo 2008
Elezioni, FINI : PRODI L'INCUBO DI VELTRONI
"Vinceremo grazie all'arretratezza della sinistra"
"Walter Veltroni soffre di amnesia. Qualunque cosa dice la dice come se fosse all'opposizione. Lo fa perché è cosciente del fallimento del Governo delle sinistre. Il suo incubo è che il giorno prima delle elezioni sul palco compaia Romano Prodi". Lo ha detto Gianfranco Fini (nella foto) concludendo una manifestazione a Roma sul tema 'Sport, quale futuro?'. "Veltroni ha capito - ha proseguito Fini - che se agli elettori gli appare il ricordo di quello che ha fatto la sinistra in questi due anni, non c'è più partita perché gli italiani si affideranno a noi per costruire il loro futuro".Per Fini il Pdl ha "l'obiettivo di vincere le elezioni politiche, che sono a portata di mano grazie ad una sinistra che deve fare i conti con la sua arretratezza culturale". Il Partito Democratico non ha "gli strumenti culturali adatti ad affrontare temi gravi come quelli dell'immigrazione e della droga. I nostri avversari non hanno capito che gli extracomunitari sono una risorsa, ma non si può più pensare che le nostre frontiere restino sempre aperte.In Italia deve venire chi ha già un lavoro non chi un lavoro lo vuole cercare".Secondo il Presidente di AN, anche nella lotta alla droga "finiscono sempre con il giustificare il ricorso all'uso degli stupefacenti chiamando in causa le responsabilità sociali".

UCCISA A NUORO MOGLIE DI UN DIRIGENTE DI ALLEANZA NAZIONALE
Murgia: "Necessario ruolo forte dello Stato". Solidarietà di AN
"E' una tragedia che mi lascia attonito, addolorato e senza parole. Penso che debba essere ripristinata nella maniera più forte la legalità e la giustizia in questi territori e che ci sia un ruolo forte da parte dello Stato. E' una vicenda completamente degradante". Lo ha detto l'esponente di AN, Bruno Murgia (nella foto) commentando la tragica morte a Gavoi di Dina Dore, vittima probabilmente di un tentativo di sequestro, moglie del dirigente provinciale di AN a Nuoro,Francesco Rocca. Rappresentanti di Alleanza nazionale, guidati dal Coordinatore Regionale Mariano Delogu, hanno portato la solidarietà del partito a Rocca.

giovedì 27 marzo 2008
Sicurezza, FINI : VELTRONI PROMETTE, MA DAL GOVERNO PRODI SOLO TAGLI !

PARCHEGGI A S. NICOLA E CASARZA. Quando sono pronti?
Marco di Michele Marisi
DI PIETRO E L'INCONSCIO. Ovvero:come fare psicanalisi spicciola

Elio Bitritto
mercoledì 26 marzo 2008
Elezioni,GIANFRANCO FINI A VASTO IL 2 APRILE !
L'appuntamento è per le 20:00 in Piazza Diomede
Se prima era soltanto una voce indiscreta, ora è una certezza.Stiamo parlando della venuta a Vasto del Presidente di Alleanza Nazionale, l'On. Gianfranco Fini che alle 20:00 del 2 Aprile sarà in Piazza Diomede della nostra Città, dove terrà un comizio.Con lui anche il Coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, Fabrizio Di Stefano, nonchè Consigliere Regionale e Candidato n° 2 al Senato della Repubblica per la Regione Abruzzo.

A portare Gianfranco Fini a Vasto è stata la nostra sezione "Carlo Falvella" che ha tanto insistito affinchè un personaggio del suo calibro venisse a parlare in Piazza ad esporre i disastri del Governo Prodi e le false promesse di Veltroni che con la sua bandiera di "uomo nuovo" nasconde quello che è veramente; ovvero candidato di un partito, il PD, che fino a ieri ha governato, anzi, fino al 13 e 14 Aprile governerà non riuscendo non solo a fare nulla per il nostro Paese, ma facendo malissimo quel poco che ha tentato in maniera maldestra di fare !
Sarà Gianfranco Fini, appunto, il 2 Aprile a Vasto, ad illustrare la situazione in generale.Simpatizzanti de "Il Popolo della Libertà", militanti, Vastesi tutti, non mancate!!
Droga, FINI : RAVE PARTY? FOLLIE E ISTIGAZIONI AL SUICIDIO. CON NOI AL GOVERNO, NON SARANNO AUTORIZZATI

martedì 25 marzo 2008
Pensioni,BALDASSARRI (AN-PDL) : IL BABY PENSIONATO VELTRONI TRADISCE QUELLI VERI

Alitalia, LA RUSSA (AN-PDL) : GOVERNO RIFERISCA IN AULA

lunedì 24 marzo 2008
Alitalia, FINI : GOVERNO DILETTANTESCO. TROPPE OMBRE SU PROPOSTA AIR FRANCE

domenica 23 marzo 2008
IL PDL PER LE DONNE
"Donne per l'Italia protagoniste del cambiamento"
Venerdì 28 Marzo, al Palazzo dei Congressi di Roma (zoina Eur - viale della Pittura, 50) si svolgerà,a partire dalle ore 16,la manifestazione del Pdl ‘Donne per l’Italia - Protagoniste del cambiamento’. Interverranno Giorgia Meloni, Beatrice Lorenzin, Mara Carfagna e Barbara Saltamartini. Concluderanno Gianfranco FINI e Silvio BERLUSCONI.
Le proposte e il programma de "Il Popolo della Libertà" :
Detassare il lavoro delle donne ed una nuova concezione della maternità:
L’occupazione femminile ha bisogno di scosse positive che possono giungere attraverso misure fiscali di favore: la detassazione del lavoro femminile è una priorità per raggiungere una effettiva parità uomo/donna. A tal fine, incentivare le imprese che assumono donne si è rivelato un ottimo strumento per colmare questo gap. Bisogna anche completare il vecchio concetto di maternità, prevedendo incentivi per il reinserimento della donna nel mondo lavorativo dopo la maternità. È uno strumento di giustizia sociale. In Italia l’occupazione femminile è al 46,3 % e la percentuale crolla al 34% al sud, contro il 57,2 del nord. Una situazione peggiore della nostra in Europa si registra solo a Malta. Dopo due anni di governo Prodi, urge un’inversione di rotta per raggiungere la media europea.
Donna ed imprenditrice: facile, con il microcredito:
Abbiamo intenzione di prevedere un trattamento di favore anche per la donna che vuole intraprendere un’attività imprenditoriale, attraverso un priorità nell’accesso per microcredito e per i Fondi comunitari finalizzati alla formazione continua.
Flessibilità e garanzie per conciliare i tempi di vita e del lavoro:
La legge Biagi ha permesso a tante donne di entrare nel mondo del lavoro attraverso la flessibilità, uno strumento che va migliorato e potenziato. Per conciliare i tempi di vita e del lavoro, diviene indispensabile incentivare i congedi parentali e riconoscere il lavoro di cura, specialmente da un punto di vista previdenziale.
Detrazioni fiscali delle spese fondamentali per combattere l’aumento del costo della vita:
La donna deve essere tutelata anche nel suo fondamentale ruolo di madre. Il costo della vita, aumentato in maniera impressionante durante il Governo Prodi, necessita di risposte ferme ed intelligenti per garantire il potere di acquisto delle famiglie. Sono importanti misure di detrazione fiscale per le spese fondamentali nei primi anni di vita del bambino (come pannolini e latte in polvere) e per l’accesso ai servizi di assistenza e cura, come baby sitter e asili nido, strutture per la prima infanzia per le quali servirà un grande piano realizzabile attraverso fondi pubblici ma soprattutto attraverso sgravi fiscali. Importante è intervenire anche per snellire le procedure di adozione nazionale ed internazionale, al fine di accorciare i tempi di un dramma che riguarda migliaia di bambini e di famiglie ogni anno.
Pene più severe e certezza della pena per contrastare la violenza sulle donne:
Infine, si è rivelato necessario un inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne, ed uno strumento di tutela può essere il gratuito patrocinio a favore delle vittime di tali reati. Ma fondamentale in questo quadro è garantire tempi certi del processo e certezza della pena per evitare la reiterazione delle violenze su donne e minori. Si rende a tal fine necessaria l’istituzione del Tribunale della famiglia, per garantire i diritti fondamentali dei componenti del nucleo familiare.

Le proposte e il programma de "Il Popolo della Libertà" :
Detassare il lavoro delle donne ed una nuova concezione della maternità:
L’occupazione femminile ha bisogno di scosse positive che possono giungere attraverso misure fiscali di favore: la detassazione del lavoro femminile è una priorità per raggiungere una effettiva parità uomo/donna. A tal fine, incentivare le imprese che assumono donne si è rivelato un ottimo strumento per colmare questo gap. Bisogna anche completare il vecchio concetto di maternità, prevedendo incentivi per il reinserimento della donna nel mondo lavorativo dopo la maternità. È uno strumento di giustizia sociale. In Italia l’occupazione femminile è al 46,3 % e la percentuale crolla al 34% al sud, contro il 57,2 del nord. Una situazione peggiore della nostra in Europa si registra solo a Malta. Dopo due anni di governo Prodi, urge un’inversione di rotta per raggiungere la media europea.
Donna ed imprenditrice: facile, con il microcredito:
Abbiamo intenzione di prevedere un trattamento di favore anche per la donna che vuole intraprendere un’attività imprenditoriale, attraverso un priorità nell’accesso per microcredito e per i Fondi comunitari finalizzati alla formazione continua.
Flessibilità e garanzie per conciliare i tempi di vita e del lavoro:
La legge Biagi ha permesso a tante donne di entrare nel mondo del lavoro attraverso la flessibilità, uno strumento che va migliorato e potenziato. Per conciliare i tempi di vita e del lavoro, diviene indispensabile incentivare i congedi parentali e riconoscere il lavoro di cura, specialmente da un punto di vista previdenziale.
Detrazioni fiscali delle spese fondamentali per combattere l’aumento del costo della vita:
La donna deve essere tutelata anche nel suo fondamentale ruolo di madre. Il costo della vita, aumentato in maniera impressionante durante il Governo Prodi, necessita di risposte ferme ed intelligenti per garantire il potere di acquisto delle famiglie. Sono importanti misure di detrazione fiscale per le spese fondamentali nei primi anni di vita del bambino (come pannolini e latte in polvere) e per l’accesso ai servizi di assistenza e cura, come baby sitter e asili nido, strutture per la prima infanzia per le quali servirà un grande piano realizzabile attraverso fondi pubblici ma soprattutto attraverso sgravi fiscali. Importante è intervenire anche per snellire le procedure di adozione nazionale ed internazionale, al fine di accorciare i tempi di un dramma che riguarda migliaia di bambini e di famiglie ogni anno.
Pene più severe e certezza della pena per contrastare la violenza sulle donne:
Infine, si è rivelato necessario un inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne, ed uno strumento di tutela può essere il gratuito patrocinio a favore delle vittime di tali reati. Ma fondamentale in questo quadro è garantire tempi certi del processo e certezza della pena per evitare la reiterazione delle violenze su donne e minori. Si rende a tal fine necessaria l’istituzione del Tribunale della famiglia, per garantire i diritti fondamentali dei componenti del nucleo familiare.
LA GIOVANE DESTRA E GLI ERRORI DA EVITARE

Non volevamo essere precursori, né realizzare fughe in avanti, ma semplicemente partecipare ad un dibattito, che era già molto avanti nel centro destra.
All’epoca, infatti, si cominciava a discutere di partito unico ed alcuni sostenevano che un movimento giovanile, per rimarcare, ancora una volta, il suo tradizionale duplice ruolo, di avanguardia politica e di fucina di una nuova classe dirigente, avesse il dovere di iniziare a confrontarsi con portatori di identità diverse.
Tra i tanti interventi, a favore di quella ipotesi, ospitammo articoli ed interventi dei leaders dei giovani di Forza Italia e della Lega Nord, Francesco Pasquali e Paolo Grimoldi, di giovani parlamentari della Cdl, come Tato Greco e Chiara Moroni, di dirigenti di Azione Giovani e Azione Universitaria (Grillo, Donzelli, Di Caro) e, infine, di alcuni giornalisti e giovani intellettuali come Angelo Mellone, oggi editorialista de Il Giornale.
Inutile nascondere che due anni fa l’idea, riproposta da pochi all’interno di Azione Giovani in occasioni ufficiali come la Festa nazionale dei giovani di AN, non trovò molto consenso, ma, al contrario, fu apertamente osteggiata, troncando sul nascere il dibattito ed emarginando politicamente i suoi sostenitori.
Inutile nascondere oggi che, a due anni di distanza, tutti si dicono entusiasti di una prospettiva che la “rupture” berlusconiana, con la nascita del PdL, ha accelerato.
Tuttavia, esiste proprio adesso un rischio esiziale che è necessario evitare per la giovane destra italiana.
Non vogliamo parlare né di sigle, né ci interessano i contenitori, né sapere se nasceranno soggetti unitari o federazioni giovanili, ma importa affrontare il tema di come entrare e con quali contenuti per non perdere neanche un tassello di un progetto ambizioso.
Il rischio,oggi,non è solo quello di essere retroguardia rispetto a un partito, ma, non avendo seriamente affrontato la questione ed evitato, per pigrizia mentale e paura di perdere rendite di posizione, di discuterne, che alcuni non metabolizzino appieno le ragioni di un percorso che tutti, anche i vertici giovanili, conoscevano per aver letto, discusso e sottoscritto i documenti politici di AN.
Il rischio, a 40 anni dal ’68, è quello di assistere ad una nuova scissione tra vertice giovanile e base militante con la definitiva scomparsa della seconda, anche a causa di un modo diverso di concepire la politica.
A questa base, più che ad ogni altro, vanno spiegate le ragioni di una scelta resa necessaria dal mutato quadro politico, per evitare che siano attratti da chi pensa di copiare un simbolo e ripetere degli slogan per appropriarsi di una storia che non gli appartiene.
I giovani di oggi non sono quelli di ieri. La politica, con le sue strutture e i suoi modelli di partecipazione ha, oggi, canali completamente differenti rispetto alle generazioni precedenti, che vedevano nella militanza la loro unica forma di partecipazione politica.
La partecipazione giovanile con la conseguente selezione del personale politico sarà il portato di un mix tra passione e genio, tra preparazione e dedizione, tra competenze e capacità. Non varrà più soltanto richiamarsi alla militanza, al culto per i martiri, a fare la differenza, rivendicando una presunta diversità, e verginità, sempre da dimostrare, nel fare politica.
Riprendere quel dibattito oggi potrebbe avere un senso ancora più incisivo, specie se allargato anche a chi in passato era refrattario e distante da quel processo, ma che oggi ha il compito di affrontarlo, governarlo, traghettandoci in un mare più grande.
La nostra generazione non è stata capace di essere avanguardia, avendo commesso il grave errore nel non avere avuto il coraggio di aprire un dibattito, trovandosi ora impreparata ad affrontare un nuovo scenario politico.Poiché “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”, sarebbe un delitto restare retroguardia culturale e politica. Riaprire il dibattito e porsi come riferimento per la futura costruzione del nuovo soggetto politico può rappresentare la sfida storica per la nostra generazione. Costruire un nuovo contenitore e riempirlo con le nostre idee, contenuti e valori è il modo per evitare fughe di militanti e dirigenti a cui deve essere spiegato meglio un percorso di cui tutta una generazione può ambire a diventare artefice della vittoria e protagonista del cambiamento.
Fabrizio Tatarella
AUGURI !
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