sabato 21 febbraio 2009

Vasto, NEVE E DISAGI: DURO L'INTERVENTO DEL CIRCOLO DI ALLEANZA NAZIONALE/Pdl

“E’ mai possibile che tutti i paesi sono riusciti a fronteggiare l’emergenza neve e Vasto no?”

“Vasto Città abbandonata…sotto la neve!”. Così esordisce un comunicato del circolo di AN/Pdl ‘C. Falvella’ di Vasto, in merito alla questione dei disagi provocati dal maltempo. “Vasto – prosegue la nota - la seconda città della provincia di Chieti, abbandonata sotto una spessa coltre di neve, tra l’altro abbondantemente annunciata da tempo.
Interi quartieri della città a tutt’oggi, dopo quattro giorni dalla nevicata – dice AN/Pdl - sono ancora coperti da neve e ghiaccio. Marciapiedi impraticabili. Piazza Rossetti, il cuore della città, ancora coperta da diversi centimetri di neve e ghiaccio. Molti commercianti sono infuriati con l’Amministrazione comunale.
E’ stata gestita nel modo peggiore possibile la situazione neve a Vasto, tante sono state le persone che sono cadute, alcune delle quali, da informazioni che ci giungono, sono finite al pronto soccorso.
Di mezzi spartineve – accusa il locale circolo guidato dal Consigliere comunale Etelwardo Sigismondi - ne abbiamo visto uno solo, peraltro inadatto allo scopo. Diversi sono stati i tamponamenti fra auto.
Per essere stata una nevicata, come già detto, ‘annunciata’ da tutti i meteo, l’Amministrazione comunale – sostiene il partito di La Russa - doveva essere pronta a fronteggiare questa situazione e invece, come al solito, è stata impreparata ed assolutamente incapace.
Il sindaco di Vasto, l’Assessore ai servizi e l’intera Amministrazione, dov’erano in questi giorni? – si chiedono gli esponenti del centrodestra - Alla Bit di Milano, al festival, o in giro da qualche altra parte, piuttosto che disporre, com’era loro dovere, la pulizia della città coperta da neve e ghiaccio?Diversi – dicono - sono stati i paesi in cui è nevicato abbondantemente e anche più di Vasto, anche sulla costa, ma solo a Vasto c’era caos, traffico il tilt, incidenti e strade bloccate! E’ mai possibile – si chiede nella nota - che tutti i paesi sono riusciti a fronteggiare la copiosa caduta di neve e Vasto no? Si, è possibile: con un’Amministrazione comunale incapace come questa, tutto è possibile. Vasto cambia – conclude ironicamente il circolo di AN/Pdl - In peggio!”.

giovedì 19 febbraio 2009

Regione, Economia, CHIODI: "AZIONE COMUNE PER DARE RISPOSTE ALLA CRISI"

Castiglione: "Trovare insieme una cura per fronteggiare l'emergenza"

"Arrivare alla stesura di un documento condiviso per dare prime risposte alla profonda crisi economica ed occupazionale che sta attraversando la nostra regione". E' la proposta del Presidente Gianni Chiodi avanzata e accolta oggi in Consiglio regionale a chiusura dei numerosi interventi che hanno caratterizzato la seduta. Su questo documento si concentreranno maggioranza e opposizione per individuare misure urgenti atte a fronteggiare la crisi, a rilanciare lo sviluppo economico e produttivo. "Non intendo fare operazioni di vetrina - ha aggiunto Chiodi nel suo intervento - poichè alcune misure urgenti proposte fin qui non hanno una copertura realistica, si scontrano con la realtà, ossia con le effettive possibilità della nostra Regione. Abbiamo il dovere, però, di essere fiduciosi ma non si pensi di passarci una fiaccola pensando di scaricare proprie responsabilità, con la consapevolezza che tanto nessuno avrà fiato sufficiente per spegnerla. Chi fa questo, fa demagogia e prende in giro i cittadini abruzzesi. Di qui la necessità di rimanere uniti". "Ci troviamo di fronte una sfida importante - ha detto il vice presidente e assessore alle Attività produttive, Alfredo Castiglione - con una crisi economica che sta assumendo proporzioni rilevanti, una contrazione dei consumi, degli acquisti e della produzione. Il nostro compito deve essere quello di ottimizzare l'utilizzo dei fondi strutturali, adattare questo sistema di finanziamento alle mutate esigenze di questa regione, proiettata verso una nuova competitività. Dobbiamo ritrovare l'orgoglio abruzzese individuando insieme la cura migliore per debellare questo male che attanaglia il territorio"

Nella foto, un momento della seduta del Consiglio regionale

mercoledì 18 febbraio 2009

IL SEGRETARIO TRAGHETTATORE


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LA MORTE DI ELUANA

Ha vinto la cultura della morte

Si chiede “silenzio” ora che non c’è più: si chiede di rispettare il dolore del padre, si chiede di riflettere sulle vagonate di oscene interpretazioni su cosa è vita e cosa non lo è. No! Ora è il momento di urlare tutta la disperazione che non ha potuto urlare Eluana, è il momento di urlare la vergogna di una condanna a morte annunciata e, forse, anticipata in una folle gara tra chi privilegia la vita con tutti i suoi “difetti” e chi privilegia la morte, soprattutto intesa come liberazione dei “pesi” che la vita comporta. Gasparri rimproverato da Fini e dalle sinistre perché le istituzioni, Napolitano, non si “attaccano”: ebbene Gasparri ha semplicemente detto quello che la maggioranza degli italiani pensa. “Silenzio” su cosa? Cosa ha ottenuto il padre? Addirittura la proposta di un seggio senatoriale a vita in una visione oscena della vicenda: visione che fa il paio con le considerazioni vergognose di Dario Fo e della sua degna compagna. “Silenzio” invocato nei confronti di chi difende la vita ma inosservato dai cultori della morte; “silenzio” sulla firma non apposta, “silenzio” sui 1.400 emendamenti presentati soprattutto dai radicali per rallentare o fermare il progetto di legge per salvare Eluana. Ma cosa ci si poteva aspettare dai difensori dell’aborto di stato o della droga libera: cultura di morte in nome di una “libertà” intesa come anarchia: siamo il Paese in cui si può uccidere o impedire di vivere ma non si può cantare o fischiettare “Faccetta nera”! “Silenzio” si chiede: solo nei nostri cuori per rispetto di Eluana ma “urla” altissime verso coloro che risolvono i problemi aggirandoli: gravidanza indesiderata? Aborto! Problemi di vita quotidiana? Droga libera! Stato vegetativo? Morte per fame e sete!

Elio Bitritto

martedì 17 febbraio 2009

IL VOTO REGIONALE IN SARDEGNA...


Regione, Turismo, LA PROMOZIONE DELL'ABRUZZO RIPARTE DALLA BIT

Cinque offerte turistiche racchiuse in 400 metri quadrati di stand, presenza diretta delle province, due corner dedicati ai Giochi del Mediterraneo e all'Aeroporto d'Abruzzo. Sono i numeri e le caratteristiche principali dell'area espositiva dell'Abruzzo alla Borsa internazionale del turismo che parte giovedì alla Fiera di Milano. Le peculiarità dello stand, allestito dall'Aptr e dalla direzione Turismo della Regione, sono state illustrate oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l'assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio (nella foto), il presidente dell'Upa (Unione delle province abruzzesi), Pino De Dominicis, e i tre assessori al Turismo di Pescara (Luigi Fornarola), Chieti (Panfilo Di Silvio) e L'Aquila (Oreste Cambise). Dalla Bit riparte la programmazione turistica abruzzese che quest'anno dovrà fare i conti con una "crisi economica senza precedenti". Proprio l'avvio della Bit è stata l'occasione per l'assessore Di Dalmazio per tracciare, per sommi capi, quella sarà la politica di programmazione della Regione. "Si abbandoni l'idea di una promozione fine a se stessa - ha spiegato Di Dalmazio - Il nostro obiettivo è di dare identità al brand Abruzzo, mettendo a sistema le nostre eccellenze di offerta turistica e presentandole sotto un'unica voce; non possiamo più permetterci promozioni isolate delle singole comunità e mi riferisco in questo soprattutto alle istituzioni e enti locali con i quali ho intenzione di avviare un confronto più approfondito. Secondo aspetto; non possiamo pensare di promuovere singoli settori o prodotti turistici svincolati dal prodotto generale Abruzzo. In un momento di forte crisi economica - ha aggiunto l'assessore al Turismo - non è pensabile sprecare risorse finanziarie ognuno per proprio conto; è invece percorribile la strada della collaborazione, che deve essere tecnica e istituzionale, e della possibilità di pensare insieme una promozione unitaria che faccia sistema". In questo senso, l'assessore Di Dalmazio ha preannunciato la creazione di un tavolo con operatori turistici e istituzioni in grado di "coordinare l'attività di promozione". Sotto il profilo dei costi, lo stand Abruzzo quest'anno è costato in totale 180 mila euro a fronte dei 429 mila del 2008 e 450 mila del 2007; ha un'ampiezza ridotta del 50% rispetto agli anni precedenti; potrà contare, per la prima volta, sulla partecipazione di 22 operatori abruzzesi al Buy Italy e 6 operatori al Buy Club International.

lunedì 16 febbraio 2009