sabato 16 maggio 2009

L'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

Inaffidabili o farisei?

Non si finisce mai di parlare, soprattutto di pontificare sul problema dell’immigrazione clandestina e credo sia opportuna una serie di precisazioni altrimenti si dà solo aria ai denti. Intanto se sento parlare di clandestini devo ritenere che si stia parlando di clandestinità, vale a dire di un reato. Una volta il ”clandestino a bordo” veniva buttato a mare ed ora non è più consentito ma il reato è restato tale. Qualche deficiente, tra Roma e Bruxelles, fa l’idiota integrale e ci dice che “Il 90% dell'immigrazione avviene per via aerea. Il restante 10% dai vari sbarchi sulle carrette del mare, e sono tutti o quasi rifugiati politici ai quali per legge bisogna dare asilo”: soffermandomi sui numeri faccio qualche breve calcolo e ricavo che se è vero che gli sbarchi sono più di 30.000 l’anno, gli arrivi per via aerea raggiungono la cifra di 270.000 per un totale di 300.000 l’anno. Questi numeri non sono credibili perché la quasi totalità si riferisce agli sbarchi via mare. La soluzione mi sembra piuttosto semplice: tutti gli sbarcati (non più clandestini) vengano distribuiti proporzionalmente tra tutti gli stati europei, compreso il Vaticano: le spese di soccorso, soggiorno, cure e trasferimenti dovranno essere ripartite proporzionalmente tra gli stessi membri della comunità europea. Qualcuno si opporrà? sanzione monetaria! Tra l’altro questo idiota politico del Commissario europeo Hammarberg, invece di prendersela con Malta che prende i soldi e respinge i barconi, se la piglia con l’Italia che soccorre i clandestini, li nutre, li cura e … se li tiene. Ma che Europa è questa: la stessa degli ambientalisti? “ Not In My Back Yard” (Non nel mio giardino).

Elio Bitritto

giovedì 14 maggio 2009

Ieri la presentazione a Vasto del candidato di centrodestra alla Presidenza della Provincia

Di Giuseppantonio: “Vasto deve tornare ad essere il centro della Provincia di Chieti”

VASTO . “A Vasto si gioca una partita importante con le elezioni provinciali del 6 e 7 giugno prossimi, perché queste consultazioni sono una sorta di referendum tra favorevoli e contrari all’Amministrazione comunale vastese”. Con queste parole, Giuseppe Tagliente, Consigliere regionale, ha aperto la conferenza stampa di ieri mattina per la presentazione dei candidati locali di tre delle liste che correranno a sostegno di Enrico Di Giuseppantonio. “Queste elezioni – ha proseguito Tagliente – segneranno l’inizio della fine di questa Amministrazione comunale targata centrosinistra e rappresenteranno un varco per il centrodestra.”
Al tavolo di Presidenza, i candidati nelle liste de Il ‘Popolo della Libertà’, ‘Alleanza per Di Giuseppantonio’, e ‘Theatina per la libertà’, il Consigliere regionale del Pdl, Tonino Prospero ed il candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, salutato da Prospero che gli ha rinnovato la stima “che – ha detto ho sempre avuto nei tuoi confronti.”
Poi la parola a Di Giuseppantonio : “Il centrosinistra alla guida della Provincia di Chieti,con Tommaso Coletti, nulla ha fatto. Basta vedere – ha detto Di Giuseppantonio – le strade provinciali come sono ridotte. Gli ultimi interventi li aveva fatti la passata amministrazione di centrodestra guidata da Mauro Febbo. Il giudizio sull’Amministrazione provinciale uscente è negativo. Vasto – ha detto il candidato del centrodestra – è stata considerata una periferia da questa Amministrazione provinciale. Deve tornare ad essere il centro della Provincia. Io amo Vasto – ha detto Di Giuseppantonio – e non perché lo devo dire, ma perché lo penso realmente; questa città – ha proseguito – deve essere valorizzata soprattutto dal punto di vista turistico perché è proprio il turismo a poter rappresentare l’alternativa alla mancanza di lavoro nel settore industriale. Vasto deve puntare sul turismo congressuale per poter lavorare dodici mesi l’anno! Un centro congressuale può essere, ad esempio, un valore aggiunto per questa città.” Poi si è soffermato sulle candidature delle liste in suo appoggio che ha definito ottime per portare Vasto a vincere perché coniugano esperienza a rinnovamento. “Quanto alle inutili polemiche sollevate da Coletti riguardo il numero consistente delle nostre liste – ha detto Enrico Di Giuseppantonio – rispondo che lui ha avuto difficoltà a riempire le liste perché dato il vento contrario tutti sono scappati; noi, invece, abbiamo fatto fatica in quanto molti nomi abbiamo dovuti rifiutarli nonostante fossero professionisti e gente affermata. La qualità delle nostre liste – ha detto il candidato del centrodestra – è alta. Coletti – ha concluso – ha invece promesso la vicepresidenza a tutti pur di far candidare qualcuno.”
A margine della conferenza stampa, significativo è stato l’intervento del candidato del Pdl al Collegio 1, Etelwardo Sigismondi, che ha detto: “Qualche tempo fa Coletti si è ricordato di venire a Vasto per fare un consuntivo del suo mandato quinquennale che sta concludendo, ricordandosi di Vasto solo in campagna elettorale e non durante i cinque anni in cui è stato Presidente della Provincia. Coletti – ha detto Sigismondi – ha penalizzato questo territorio mettendo tra l’atro nel cassetto un progetto che il centrodestra con Febbo aveva avviato, riguardo la Circonvallazione che sarebbe dovuta sorgere per alleggerire il traffico sulla s.s. 16. Quanto alle candidature del Partito democratico – ha detto il candidato a Consigliere del Pdl – si commentano da sole:delineano la paura che il centrosinistra ha di perdere. L’unico evento storico che contrassegna il centrosinistra – conclude ironizzando Sigismondi - è che l’Assessore ai ‘disservizi’ del Comune di Vasto, Vincenzo Sputore per la seconda competizione elettorale consecutiva, si candida con lo stesso partito.”