martedì 3 febbraio 2009

Regione, Agricoltura, LA GIUNTA RIPRISTINA IL PRESTITO DI CONDUZIONE

Febbo: "Il provvedimento evita la crisi dell'imprenditoria agricola"

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo (nella foto) ha approvato un programma di intervento che prevede il ripristino del Prestito di conduzione, un provvedimento particolarmente atteso dagli imprenditori agricoli abruzzesi, sia singoli che associati. Tale intervento, previsto dalla Legge regionale 62/94, era stato dichiarato "incompatibile come aiuto di Stato" dai nuovi orientamenti comunitari 2007-2013 e ciò ha allarmato gli operatori agricoli che si sono trovati nelle condizioni di dover restituire, o pagare interessi elevati, per il prestito di conduzione scaduto il 31 dicembre del 2008. La categoria potrà così continuare ad usufruire del prestito di conduzione grazie al nuovo provvedimento che utilizza le disposizioni dei cosiddetti regolamenti "de minimis", che permettono di intervenire, nel corso di un triennio, con contributi regionali per un massimo di 7.500 euro a favore delle aziende di produzione e di 200 mila euro a favore delle aziende agricole di trasformazione e commercializzazione che comunque sono sufficienti a raggiungere gli obbiettivi prefissati. "Si tratta di un provvedimento a sostegno di una categoria vastissima che nel 2009 rischiava di finire in ginocchio - dice Febbo - e che era stata penalizzata da una interpretazione comunitaria della normativa regionale a dir poco sfavorevole. Basti pensare che l'assessorato regionale all'agricoltura da solo eroga un milione e 800 mila euro l'anno per i prestiti di conduzione e che l'anno scorso le domande pervenute erano state oltre 1500. Grazie a tale provvedimento - conclude Febbo -, nel corso del 2009 migliaia gli imprenditori abruzzesi potranno investire con maggiore tranquillità e con la garanzia, specie in un momento di forte contrazione del credito, di non ritrovarsi a pagare somme esorbitanti".

PUNTURE...


Provincia, INTERNIALI A CASA,MA QUEI DUE CONTRATTI...

"Mentre nessuno, e dico nessuno dei lavoratori interinali, è ancora rientrato al lavoro dall'inizio del 2009, il presidente della Provincia Tommaso Coletti si è affrettato a rinnovare i due contratti che più hanno suscitato indignazione: quello alla signora Di Nisio, moglie dell'ex capogruppo del Partito Democratico alla Regione Abruzzo Camillo Cesarone, e quello alla signora Maria Teresa Candeloro, dirigente dell'associazione produttori di olio Apoc, finita sotto inchiesta per truffa ai anni dello Stato. Non solo: Coletti, infrangendo ogni regola istituzionale, si è ben guardato dal rispondere a due mie interrogazioni, datate 28 ottobre e 12 novembre 2008 (avrebbe dovuto farlo in Aula entro 30 giorni) con le quali sollecitavo tra l'altro l'immediata revoca di entrambi i contratti e le scuse a tutti i cittadini. Per quanto mi riguarda ho appena inviato una lettera al presidente del Consiglio provinciale Agostino Monteferrante per sollecitare risposte che credo siano dovute soprattutto ai cittadini ed a quei giovani laureati che non troveranno mai un lavoro fino a quando i posti disponibili negli Enti locali, che pure non abbondano, verranno assegnati in base e logiche meramente clientelari, avendo riguardo non alle competenze professionali ma ai giochetti di potere e di partito. Coletti persevera in una gestione della Provincia stile 'prima Repubblica' salvo poi arrampicarsi maldestramente sugli specchi per giustificare l'impietoso ultimo posto tra tutti i Presidenti di Provincia d'Italia che i cittadini, e non i giornali, gli attribuiscono nell'indice di gradimento. Ma come potrebbero avere di lui un'opinione diverse migliaia di cittadini del nostro territorio dopo cinque anni scanditi dalla sua personale inconcludenza, dalle sue promesse a vuoto, da assunzioni cosiddette clientelari, dall'aver portato sull'orlo del dissesto il bilancio della Provincia?" L'accusa è di Mauro Febbo (nella foto) Capogruppo di AN/Pdl in Provincia di Chieti, e Assessore regionale nella Giunta Chiodi.