venerdì 18 dicembre 2009

ALLARME!

Una miriade di siringhe sulla costruenda pista ciclabile a Vallone Lebba.
Al di là del fatto di cronaca, l’allarme tossicodipendenza è alto. Anche a Vasto


VASTO. Lo scenario è sconvolgente. A tratti da brividi. E non è in una grossa città, nella Capitale o a Milano. E' a Vasto. Nella zona di Vallone Lebba e precisamente lungo la costruenda pista ciclabile. Decine e decine di siringhe, forse centinaia, usate da tossicodipendenti per iniettarsi le dosi di droga. Eroina, presumibilmente. E la questione, al di là del fatto di cronaca e del degrado in cui versa la costruenda pista ciclabile, che pure è sotto gli occhi di tutti e che pure è un fatto grave e che coinvolge tutti i residenti di quella zona che da qualche tempo a questa parte non si sentono più sicuri, soprattutto di sera, è ben più grave. Ed è segno di un grosso disagio sociale che evidentemente attanaglia molti, moltissimi vastesi. Sconvolge sapere che tanta, troppa gente fa uso di sostanze stupefacenti. E le cause vanno cercate, al di là di qualche caso di disagio familiare, tutte nella società. Perché tutta questa gente fa uso di sostanze stupefacenti, addirittura si nasconde a Vallone Lebba per iniettarsi una dose di eroina? Una di tante durante la settimana. Questa gente cela dietro di se, anzi, dentro di se, un disagio enorme. Dovuto a che? Tornando un attimo al fatto di cronaca che negli scorsi giorni ho voluto mettere sotto i riflettori con diversi articoli, facendosi un giro lungo Vallone Lebba si possono notare siringhe ed addirittura fogli di carta con scritto, riferito sempre ad esse, "buttate qui", indicando un tombino. Poi, agghiacciante, un altro foglio con su scritto "Almeno levate l'ago, tossici di merda!! By una tossica come voi!!!". Insomma, un qualcosa non di poco conto. Ma torniamo al risvolto sociale e alle cause di questa vera e propria piaga sociale. Vasto è evidentemente una realtà che sta crescendo, ed insieme a questa crescono i problemi, i disagi, etc. E' dunque fondamentale, nella crescita di una città, non sottovalutare i disagi che con essa crescono. Cresce la città, aumentano le costruzioni ma il lavoro? Il movimento di denaro? Forse una delle cause della tossicodipendenza, è proprio la mancanza di lavoro, il disagio di dover vivere con pochi soldi e poi l'incapacità di trovare una soluzione razionale ad un problema. E dunque i più deboli caratterialmente lo affrontano lasciandosi andare. E la risposta a chi dice menefreghisticamente "fatti loro" è semplice: il tossicodipendente non danneggia solo se stesso. Fa un notevole danno alla società. Perché il tossicodipendente vive in una situazione di disagio, molto spesso non lavora e per acquistare dosi è costretto a fare rapine, scippi e minacce. Ed è come un cane che si morde la coda. Un "sistema malato" che va fermato prima che diventi un giro troppo consistente. E l'allarme sta diventando alto anche a Vasto. Controlli, arresti, sì. Ma anche prevenzione alla tossicodipendenza e, soprattutto, risolvendo o comunque arginando le cause di questa piaga sociale. Questo lo si può fare e lo si deve fare facendo crescere la città armoniosamente e proporzionatamente. E questo problema riguarda anche i giovani. Ragazzi e ragazze che fanno uso di stupefacenti, qualcuno cominciando perché pensa di "farsi il grande". Qualcuno perché trova sia un rifugio ai problemi, magari ai più piccoli e che razionalmente si potrebbero risolvere in altro modo. Qualcuno perché davanti a se non vede un futuro rosa. E forse non vuole nemmeno vederlo, preferendo rifugiarsi nelle droghe, che altro non fanno che distruggere il corpo e la mente di chi ne fa uso. E questo è terribile. Fatto sta che il dibattito su questo tema si deve accendere. E deve rimanere alto. Anche a Vasto. Perché è il segno di un cambiamento di una realtà, da piccola a grande, e con esso i problemi che crescono e che vanno tenuti sotto controllo e a cui vanno date delle chiare risposte per evitare che si trasformino in guai per la nostra amata Vasto. Questo tocca alla Politica. A chi dice che Vasto non è Beirut,dunque, questo è un altro schiaffo.

Marco di Michele Marisi

NONO NUMERO DEL CARTACEO ‘GIOVANI IN MOVIMENTO’ IN DISTRIBUZIONE

VASTO. E’ in distribuzione, presso bars, edicole, pubs, pizzerie, gelaterie ed in questi giorni anche all’uscita delle scuole superiori, il nono numero di ‘Giovani In Movimento’, il mensile stampato in 2mila copie, dei giovani del centrodestra vastese. In apertura un articolo a firma del Direttore di redazione, Marco di Michele Marisi, con un allarme quale quello della tossicodipendenza che sta esplodendo a Vasto, con a corredo le immagini di centinaia di siringhe sulla costruenda pista ciclabile a Vallone Lebba. Poi un’editoriale sugli ultimi accadimenti nazionali con al centro la vicenda milanese che ha visto vittima di un’aggressione il Premier italiano Silvio Berlusconi. In seconda pagina un articolo sul ventennale della caduta del muro di Berlino, un articolo sul problema del bullismo a Vasto, poi approfondimenti sul tema del razzismo, del crocefisso negli edifici pubblici, un pezzo di sport ed una vignetta provocatoria contro chi non gradisce il crocefisso nelle scuole, nei tribunali, etc.“Altri ragazzi stanno aderendo con entusiasmo al nostro progetto – ha dichiarato il Responsabile di ‘Giovani In Movimento’, Marco di Michele Marisi – segno che nei giovani si sta risvegliando l’interesse per la Politica quando essa è fatta in modo pulito e come servizio e passione.”

Giovani In Movimento - Vasto