sabato 23 febbraio 2008

Elezioni, FINI (AN) : CANDIDATURE AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

"I partiti devono valutare la opportunità o meno di candidare persone che hanno dei problemi con la giustizia", ma "per problemi con la giustizia non intendo il fatto di essere indagati, perché può capitare a tutti che uno è indagato e poi magari viene prosciolto qualche tempo dopo. Intendo quei casi in cui ci sono state condanne in primo grado, che probabilmente saranno annullate in appello, ma di fronte alle quali un partito deve dire forse non è opportuno che ci sia questo candidato. Io non sono un giustizialista ma al tempo stesso credo occorra fornire agli elettori dei candidati che siano come la moglie di Cesare: al di sopra di ogni sospetto". Così Gianfranco Fini (nella foto) ospite di 'Unomattina', spiega la proposta sulle candidature lanciata nei giorni scorsi.
"Ci sono purtroppo tanti innocenti che vengono condannati - aggiunge il leader di AN -, dei colpevoli che vengono dichiarati innocenti, il rischio dell'errore giudiziario c'è sempre, ecco perché prima di scagliare la pietra e mettere alla gogna qualcuno bisogna sempre pensarci tre volte. Al tempo stesso evitiamo di dare l'impressione agli elettori che il Parlamento sia 'refugium peccatorum' di quelli che hanno dei problemi", conclude Fini.

Inflazione, FINI (AN) : ABBASSARE LE TASSE CON QUOZIENTE FAMILIARE. E' RISPOSTA A DIFFICOLTA' FAMIGLIE

Aderiamo al Family Day bis fissato per il 1° e il 2 marzo"Il 4,8% di aumento dei beni ad alta frequenza di acquisto rilevato dall'Istat per il mese di Gennaio 2008 conferma la sempre più grave difficoltà delle famiglie italiane. Una delle risposte a questo disagio consiste nell'adeguare il carico fiscale alle reali caratteristiche ed esigenze di ciascun nucleo familiare; cioè, nell'introdurre il quoziente familiare, che prende in considerazione come indici per la tassazione diretta, fra gli altri, la composizione della singola famiglia, l'età dei figli, la presenza di disabilità o di anziani non autosufficienti. Poiché il quoziente familiare sarà uno dei punti qualificanti del programma del Popolo della Libertà, aderiamo con convinzione all'iniziativa lanciata dal Forum delle associazioni familiari, di raccolta delle firme a sostegno del perseguimento di tale obiettivo, nel Family day bis fissato per il 1° e il 2 marzo". Lo afferma il Presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini (nella foto).

venerdì 22 febbraio 2008

Elezioni, GASPARRI (AN) : LISTA BINETTI-BONINO PIU' ADATTA AD UN CIRCO CHE AL PARLAMENTO

"La lista Binetti-Bonino messa in piedi da Veltroni ripropone in forma peggiorata tutti i problemi e le liti del governo Prodi. Abortisti e teocon hanno visioni opposte. E se aggiungiamo Di Pietro alleato il caos è assicurato. È la solita poltiglia che mette insieme sinistre litigiose che mai potrebbero assicurare governabilità. I fatti hanno smentito le solite false promesse di Veltroni. Il PD è più adatto a un circo che al Parlamento". E' quanto ha dichiarato l'On. Maurizio Gasparri (nella foto) dell'Ufficio politico di AN.

Adozioni, ALEMANNO (AN) : CONSENTIRLE A SINGLE E COPPIE GAY E' VIOLENZA !

"Consentire l'adozione di minori da parte di single o di coppie gay è una vera e propria violenza nei confronti di chi non si può difendere". E' quanto dichiara il deputato di AN, Gianni Alemanno (nella foto) che punta l'indice contro la nuova Convenzione europea sulle adozioni, che dovrebbe essere firmata a Maggio e che prevede la possibilità di adozione da parte dei conviventi, ma anche dei single e delle coppie omosessuali.
"Un bambino - prosegue Alemanno - ha diritto a crescere in una Famiglia fondata sul matrimonio, con una figura materna e una figura paterna e non ad essere adottato da single o da unioni che non hanno questo equilibrio. Mi auguro che sia il Consiglio che il Parlamento europeo boccino questo articolo della Convenzione europea contrario al diritto naturale".
E sempre da AN, arriva il no di Barbara Saltamartini, coordinatrice nazionale del dipartimento Pari Opportunità del partito, che sottolinea: "L'ipotesi di adozioni da parte di coppie omosessuali mi vede totalmente contraria. I bambini devono poter crescere in famiglie in cui sia presente tanto la figura femminile quanto quella maschile".

Regione, piano sanitario, DI STEFANO (AN) : RINVIO SALUTARE

«Dopo tanto, sul Piano sanitario arriva una buona notizia, rappresentata dalla decisione – che dovrà essere ratificata domani dalla conferenza dei capigruppo – di andare oltre la data del 26 febbraio originariamente prevista quale termine ultimativo per l’adozione definitiva» è quanto dichiara il Consigliere Regionale di AN Fabrizio Di Stefano (nella foto).«Non è un mistero per nessuno che avevo chiesto al centro-sinistra di prenderci tutto il tempo necessario ad approfondire il testo del disegno di legge – prosegue Di Stefano – perché ci sono emendamenti da vagliare; osservazioni delle associazioni di categoria da esaminare e, nel caso, recepire; aspetti da chiarire, soprattutto per quanto riguarda il destino dei piccoli ospedali, le aziendalizzazioni e il contenimento della spesa: finalmente giunge la notizia del rinvio dei lavori della commissione e, di conseguenza, del Consiglio chiamato all’approvazione conclusiva del Piano».«Anche se – sottolinea il Consigliere di AN – la circostanza non è stata determinata da un ravvedimento della maggioranza, quanto piuttosto dalle laceranti divisioni che stanno attraversando lo schieramento di centro-sinistra e che hanno finito per far stagnare la discussione in commissione».«Un copione già visto – conclude Di Stefano – speriamo che stavolta il finale sia diverso dalle altre volte, quando abbiamo assistito a estenuanti bracci di ferro terminari con l’emanazione di leggi raffazzonate e troppo spesso dannose per le casse regionali e per le esigenze degli abruzzesi».

PDL, 1-2 MARZO 8000 GAZEBO PER PRESENTARE ALL'ITALIA IL PROGRAMMA

L' 1 e il 2 Marzo primo week-end di mobilitazione del Pdl che in 8000 gazebo nelle piazze di molte città italiane presenterà all'Italia il suo programma. Lo rendono noto il portavoce di AN Andrea Ronchi ed il portavoce di Silvio Berlusconi, Paolo Bonaiuti. Nei gazebo saranno presenti esponenti dei vertici di Forza Italia e AN e verranno distribuiti depliant e volantini per illustrare le linee guida programmatiche del nuovo partito. Berlusconi e Fini saranno nei gazebo delle città dove l'1 e 2 marzo si troveranno per la campagna elettorale.Inizia così di fatto ufficialmente la mobilitazione del Pdl che culminerà nell'apertura ufficiale della campagna elettorale a Milano, l'8 Marzo, con Berlusconi e Fini.

giovedì 21 febbraio 2008

LA VIGNETTA


FINI : SI ALLE LISTE "PULITE". SCEGLIAMO I NOMI CON RIGORE

Il presidente di AN, in una intervista a "La Stampa", sulla sicurezza dice: "Necessario rivedere la legge Gozzini, occorre certezza della pena. Ridurremo i tempi della giustizia".

Dopo un'ora trascorsa a ragionare sui temi della sicurezza e della giustizia, durante la quale il Presidente di AN, Gianfranco Fini (nella foto) ha usato espressioni come «giro di vite» e «tolleranza zero» («e non mi vergogno di usarle»), era inevitabile chiedergli se non c'è contraddizione nell'invocare rigore e fermezza quando, nel Popolo della Libertà, stanno per entrare candidati sotto indagine o condannati, anche in via definitiva. «I diritti civili, e cioè la facoltà di votare ed essere votati, li regolano i codici. Mi rendo conto che il politico deve essere al di sopra di ogni sospetto, e vale per Giulio Cesare e per la moglie di Giulio Cesare. Ma bisogna fare attenzione, perché spesso i reati contestati sono di piccola portata o addirittura reati di opinione...».

Nel Pdl saranno in lista indagati o condannati per delitti di altra natura?
«Credo che se uno è indagato o, a maggior ragione, condannato per reati particolarmente odiosi, come la corruzione, o che abbiano a che fare con l'associazione mafiosa, opportunità vorrebbe che nella composizione delle liste ci fosse più rigore e più scrupolo. Parlo anche solo di opportunità: in attesa di sentenza definitiva, si può anche saltare un giro».

Propone di rivedere le liste?
«Dico semplicemente che possiamo ragionare insieme se metterli in lista oppure no. Credo di poter chiedere rigore perché, in venticinque anni di Parlamento e in venti di leadership nel mio partito, i magistrati che conosco li ho conosciuti in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario».

Questa è la conclusione. Si era partiti dalla proposta di castrazione chimica dei pedofili. Un po' truculenta, no?
«Per niente. Il pedofilo è un malato che necessita di interventi terapeutici. So che il termine castrazione è respingente, ma si tratta di una cura a cui sottoporre chi la accettasse. Non penso che l'inasprimento delle pene, proposto da altri, sia utile per bloccare chi delinque obbedendo a una pulsione, a una libido. E quando il pedofilo esce dal carcere, quattro o cinque anni dopo, non è ancora tale? Senza contare che per i detenuti esistono ancora troppi benefici».

Troppi? Li volete ridurre?
«Per esempio quelli previsti dalla legge Gozzini (che accorcia i tempi di detenzione). E' una legge che va rivista in senso restrittivo».

Per tutti?
«Non sono un giurista. Si vedrà nel dettaglio. Ma i benefici vanno tolti, per esempio, ai plurirecidivi, a chi non dà segni di ravvedimento, a chi ha commesso reati particolarmente gravi. Chi viene condannato a dieci anni, si faccia dieci anni».

Le carceri scoppiano. I carcerati vivono condizioni disumane.
«Sì, ma è un'assurdità fare l'indulto perché mancano carceri. Si costruiscano carceri nuove. Si continua a prestare attenzione ai diritti dei colpevoli e non a quelli delle vittime».

Le carceri non si costruiscono in due giorni.
«D'accordo, ma la strada è un'altra. Ritengo che le pene non debbano essere per forza detentive. Tanti possiamo mandarli a lavorare. I condannati per piccoli reati puliscano le strade, i giardini pubblici. Insomma, a me preme che ci si ficchi in testa una cosa: la responsabilità penale è personale. Chi sbaglia paghi, senza che si tirino in ballo gli aspetti sociologici, tanto cari alla sinistra, su dove uno è cresciuto e che sfortuna ha avuto...».

Rutelli non ha torto quando propone di levare la patria potestà ai genitori che mandano i bambini all'accattonaggio o alla delinquenza.
«Sono cose che diciamo anche noi, da anni. Ma piuttosto la sinistra dovrebbe avere il coraggio di riconoscere che esistono gruppi etnici i cui costumi rendono per la gran parte impossibile l'integrazione».

La sinistra, a partire da Veltroni, sulla sicurezza non sembra tanto lassista.
«Adesso ci sono arrivati. Finalmente hanno capito che la sicurezza è un'esigenza sentita soprattutto nelle classi più economicamente disagiate. La criminalità diffusa colpisce specialmente loro. Però rimane distanza fra quello che si dice e quello che si fa. Il pacchetto sicurezza si è rivelato più un pacco che un pacchetto».

A Roma sono state rase al suolo le baraccopoli. Faceva male vedere vecchi e bambini in fila sotto la pioggia.
«Fa molto male. Per questo dobbiamo essere implacabili nella gestione dell'immigrazione e nel rispedire ai paesi d'origine i comunitari, come i romeni, che vengono qui senza lavoro, e vivono di criminalità o di espedienti».

Però non pare che ci siano proposte concrete, ma solo enunciazione di propositi.
«Noi, a differenza di Veltroni, di questi temi ci occupiamo da sempre. Non abbiamo bisogno di proclami. Io sono felice di aver fatto leggi come quella sull'immigrazione, con Bossi, o sulle droghe, con Giovanardi. Io sulle droghe sono inflessibile, ma non un mostro. So qual è il dramma dei ragazzi e delle loro famiglie. Per questo, e non lo si dice mai, nella mia legge è contemplata la possibilità - siccome lo spacciatore è spesso tossicodipendente - di scontare la pena in comunità. E nella prossima legislatura vogliamo ridurre i tempi della giustizia».

Come?
«Troveremo il modo. Noi aiuteremo i magistrati ma i magistrati devono aiutare noi, non ammettendo la sciatteria e il lassismo che albergano anche nella loro categoria».

E' dell'idea di abolire uno dei tre gradi di giudizio?
«No. Non sono giustizialista. Il giustizialismo è la caricatura della giustizia. Sono garantista e per la giustizia. Ma quella vera e non piagnona».

TRA IL DIRE E IL FARE, C'E' DI MEZZO...PIAZZA DIOMEDE !

Aspettavamo speranzosi il comizio del Vicesindaco, Assessore e Direttore de “La Voce” Nicola Del Prete che tanto aveva criticato quello nostra a causa, a detta sua, di pochissima gente.
Ebbene noi gli avevamo lanciato una sfida: quella di organizzare un comizio per Sabato 16 Febbraio, nello stesso luogo e con lo stesso freddo di quando in Piazza Diomede Etelwardo Sigismondi e Mauro Febbo hanno festeggiato la caduta del Governo Prodi ma nello stesso tempo, tracciato un bilancio dei vari enti amministrati dal centrosinistra.
Tutto ciò a dimostrazione del fatto che Alleanza Nazionale è un Partito che sta tra la gente e ascolta i Cittadini, il suo, no.
Il Sig. Del Prete non ha raccolto la sfida e non ha avuto il coraggio di fare quello che non ha avuto il coraggio nemmeno di pubblicare. Per non fare vedere alla gente che a chiacchierare sono bravi tutti…ma tra il dire e il fare, c’è di mezzo…Piazza Diomede!

Alleanza Nazionale - Vasto

(Nella foto, Piazza Diomede Sabato scorso, senza palco per il comizio di Del Prete)

Questione rifiuti, GASPARRI (AN) : DA PRODI ANCORA PROMESSE DA MARINAIO

"Ma non si doveva risolvere la questione rifiuti in Campania nel giro di un paio di settimane dalla nomina del commissario De Gennaro? Adesso l'ex Presidente del Consiglio, dopo quei trionfalistici annunci ai quali nessuno credeva - anche perché De Gennaro non è ancora attrezzato per i miracoli - profetizza una nuova data per la liberazione dall'immondizia: il 7 maggio. Tutto questo è ridicolo. Ridicolo è voler affidare alle pagine di un quotidiano parole che smentiscono i fatti. La Campania è stata governata per 15 anni dal centrosinistra che l'ha ridotta a brandelli. Alle promesse da marinaio di Prodi e C. non è disposto a credere più nessuno. I cittadini campani sapranno dimostrarlo prima, il 13 aprile". E' quanto ha dichiarato l'On. Maurizio Gasparri (nella foto) dell'Ufficio politico di AN.

IL SOGNO DI PINUCCIO TATARELLA DIVENTA REALTA'

“La prospettiva di un centrodestra si avvicina sempre di più, in Italia abbiamo un 35% di italiani schierati a sinistra e un 65% in ordine sparso. Il mio progetto è quello di costruire una forza di centrodestra capace di raccogliere questo 65% di italiani non di sinistra”.
Con queste parole, pronunciate a Salerno nell’ottobre del 1994 in occasione della Festa nazionale del Fdg, organizzazione giovanile del Msi, Pinuccio Tatarella (nella foto) iniziava una lunga strategia per consolidare, in modo definitivo, la destra politica nel panorama istituzionale.
L’8 febbraio è, certamente, una data storica per la politica italiana: finalmente inizia a prendere forma il partito dei moderati, un nuovo soggetto politico unitario di centro destra, riferimento italiano del Ppe.
Il sogno di Tatarella, quindi, si materializza proprio nel giorno del nono anniversario della sua scomparsa, un segno del destino che rende Pinuccio il padre di un progetto politico a cui ha lavorato, incessantemente, fino agli ultimi giorni della sua vita. Sorprendono i tempi e i modi con cui questo percorso giunge a compimento, proprio quando, fino a un mese fa, sembrava ancora essere lontano.
Un evento che poteva realizzarsi in diversi momenti: dopo la imponente manifestazione del 2 dicembre a Roma, quando il popolo della libertà portò in piazza contro Prodi due milioni di italiani, o dopo le accelerazioni di Fini frenate da Berlusconi o, ancora, con la svolta del predellino di Berlusconi non gradita al leader di An.
Non solo, quindi, accade l’8 febbraio, ma avviene con l’ armonia, come lui avrebbe voluto, di quelle forze che in comune, e non da oggi, hanno valori e programmi.
Quelle parole pronunciate oltre quattordici anni fa, quando ancora non c’era stata Fiuggi e la base di An era ancora lontana dal comprendere dove il politico pugliese intendesse portare la destra italiana, non a caso furono rivolte ai giovani del suo partito, i più restii ad accettare la svolta immaginata da Tatarella: una destra post-ideologica, non più figlia di un passato legato ad antiche nostalgie, aperta a nuovi contributi non provenienti dal vecchio Msi; una destra che ha visto, in questi anni, amministratori, sindaci e una classe dirigente intera capace di accettare e misurarsi con le sfide del presente e del futuro più che con le rivendicazioni del passato.
Pinuccio sapeva che il suo progetto di una destra democratica inserita in un grande contenitore politico, l’area vasta di centro destra, aveva nei giovani, l’ultimo e più difficile scoglio da superare. Oggi il suo sogno si realizza e il testimone viene idealmente tramandato ad una nuova generazione che ora ha il dovere di modernizzare il paese avendo ricevuto gli strumenti necessari.
Aveva ragione Luciano Violante quando nel ricordarlo disse che “Tatarella ci ha insegnato la differenza tra morire e finire. Pinuccio non c’è più, ma non è finito, perché le sue intuizioni sono attuali più che mai”.

Fabrizio Tatarella

IL...SEDUTTORE

In una appassionata lettera agli amici di Alleanza Nazionale, Massimo Desiati (nella foto) mette a nudo la parte più recondita del suo animo e tenta di toccare le corde più sensibli del mio cuore e, credo, degli amici lasciati. Non nego che le argomentazioni siano pregevoli, condite di quel romanticismo che giunge fin nell’intimo di chi legge, ripercorrendo quel percorso comune che, in un partito “ghettizzato” quale è stato il M.S.I., ha prodotto un senso di appartenenza sconosciuto ad altre formazioni. Giustamente afferma che “Siamo stati, insieme, la testimonianza ed il rinnovamento; abbiamo trovato le ragioni per restituire speranze … abbiamo rappresentato valori da altri vilipesi …” . E’ tutto vero e non si può negare che il “richiamo” alle vicende personali di quella che definisce ”…Comunità, non solo partito …” sia efficace. E’ vero, meglio verosimile, che è un’illusione quella di “vincere fuori casa, scendendo in campo dieci contro cento…”. Ma… In effetti c’è un “ma” di cui, comunque, dobbiamo tener conto. Il “ma” è rappresentato proprio dalla svolta di Fiuggi che non poteva, per ovvie ragioni, essere così radicale come appare oggi; allora si sono create le premesse di una evoluzione che non sta solo nel partito di Fini ma è nell’ordine delle cose: possiamo anche non considerare ciò un fatto positivo, sia bene inteso!, ma necessario, che malgrado tutto si deve accettare per il bene comune che è l’Italia. Non piace a me e credo che siano moltissimi quelli cui non piace l’idea di “annegare” in un’altra formazione, senza storia e senza “martiri”: ma ci sono due considerazioni che vorrei fare in perfetta buona fede: la frammentazione del quadro politico in una miriade di partiti e partitini deve finire ed è pertanto necessario che i grandi schieramenti si liberino dei ricatti di cespugli spinosi alla UDEUR o alla Dini o alla Di Pietro cui va dato il “merito” di aver fatto cadere Prodi ma che potrebbero far cadere un qualsiasi altro governo. Poi mi piace pensare al ruolo che questa “minoranza” di AN nel nuovo contenitore potrà avere: credo che tutti conoscano come in ogni formazione non sia mai stata la “maggioranza” a muovere le fila delle iniziative, ma sempre una sparuta minoranza, ancorché aggressiva, preparata, convinta dei propri ideali che ha indirizzato le scelte importanti: basti pensare alla sinistra democristiana che, pur minoranza, ha sempre espresso il segretario politico (vedi, per tutti, Aldo Moro). Cosa ci impedisce di esaltare quella diversità che Massimo paventa diluirsi nell’omologazione, cosa ci impedisce di trovare nuovi stimoli ed entusiasmi, cosa ci impedisce di far politica per servire con uguale entusiasmo: dipende solo da noi, meglio, dai giovani che già si sono affacciati e si affacciano sulla scena politica, quei giovani che dovranno essere “sedotti” dalle nostre proposte, dalla nostra dedizione, dal continuare a portare avanti quelle idee che ci hanno resi veramente diversi. Sta a noi, solo a noi essere “romantici” con i piedi per terra.

Elio Bitritto

mercoledì 20 febbraio 2008

FINI : RIDURRE TASSE, ABOLIRE ICI SU PRIMA CASA E AGEVOLARE MUTUI

Veltroni propone sconsolanti banalità: a Roma le imposte più alte d'Italia."Interverremo unicamente sulla riduzione del carico fiscale per favorire chi produce ricchezza perché solo così si può distribuirla. In questa fase il problema numero uno dell'economia sta nel versante della produzione e dei salari". E' quanto ha detto Gianfranco Fini (nella foto) ai microfoni di ‘Radio anch'io'. Parlando poi a un convegno sull'emergenza abitativa a Roma, riferendosi al programma del Pd presentato sabato all'assemblea costituente, il leader di AN ha detto che da Veltroni si ascoltano "solo sconsolanti banalità. Tutti coloro che pensano che sia l'uomo nuovo che rifiuta la demagogia con serietà americana, si ricredano nel momento in cui dice che per ridurre la spesa bisogna spendere meno e spendere meglio. Oppure quando dice che bisogna abbassare le tasse, quando sappiamo tutti che Roma ha le imposte comunali più alte d'Italia".Fini durante il convegno, dopo aver ricordato che circa il 75% degli italiani è proprietario della propria abitazione, ha avanzato le sue proposte per porre un freno al problema dell'emergenza abitativa: "abolire l'Ici sulla prima casa che non produce reddito e rendere più agevoli i mutui innalzando la soglia della loro detraibilità nella dichiarazione dei redditi". Il leader di An si è anche soffermato sul capitolo pensioni: "Rischiamo il collasso di Inps e degli altri enti previdenziali. Chi vuol continuare a lavorare deve poter continuare a farlo. L'età pensionabile va elevata, non si può avere il lusso di avere chi va in pensione a 55 anni". Sulle liberalizzazioni il presidente di An ha inoltre precisato che "sono indispensabili se determinano concorrenza e migliore qualità dei servizi e di conseguenza prezzi più bassi. Credo che liberalizzare nel campo dei trasporti e delle municipalizzate sia giusto. Liberalizzare gli orari di apertura dei barbieri e le licenze dei taxi come ha fatto Bersani non è invece un grande esempio di liberalizzazione".

IMMONDIZIA NEI PRESSI DELLE SCUOLE. E sono due !

Permangono le stesse di qualche settimana fa, le condizioni della porzione di strada antistante l’ingresso dell’Istituto Tecnico Industriale di Vasto (nella foto). Una piccola discarica denunciata su più quotidiani locali, affollata di pneumatici di auto, televisori, vasi, tapparelle rotte, plastica ma anche (cosa più pericolosa) siringhe utilizzate, molto probabilmente, da qualche tossicodipendente.
Oltre a questo bel cumulo di immondizia, ne registriamo uno, di dimensioni minori, nei pressi del liceo scientifico, proprio dietro le campane per la raccolta differenziata. Qui, ci spostiamo nel bagno. Si, proprio così, perché ci sono bidet e wc in ceramica bianca, rotti e qualche sacchetto di colla per installare mattonelle.
Insomma,proprio davanti alle scuole, che dovrebbero essere luoghi in cui insegnare, oltre a “ciò che c’è scritto sui libri”, l’educazione e l’essere civili, sono presenti questi depositi di masserizie.
Di nuovo, quindi, l’appello a ripulire queste due zone brutte da vedersi, ricettacolo possibile di animali ma soprattutto, nel caso della prima, pericolose per via delle siringhe.
La denuncia, oltre che la mia, è quella di tante mamme e tanti padri di ragazzi che quotidianamente vanno a scuola e non vorrebbero più vedere quello spettacolo indecente. Aspettiamo speranzosi.

Marco di Michele Marisi

FINI : PDL ? NON E' CONFLUENZA AN. AVREMO TEMPO PER DISCUTERNE

Sull'unificazione con Fi nel Pdl in Alleanza Nazionale "si discuterà per tutto il tempo che sarà necessario". Lo dice a 'Radio anch'io' il Presidente di AN, Gianfranco Fini (nella foto) ribadendo di "non aver cambiato idea" rispetto alle critiche da lui avanzate dopo il "discorso dal predellino" di Berlusconi. "Ero e resto contrario ad una confluenza - precisa il ledaer di AN -, ma oggi è tutto diverso: discutiamo di liste, programmi e regole. Faremo un congresso per discutere finché sarà necessario". Fini ribadisce che "una identità legata solo ai simboli è una identità debole. Quella di AN è legata a valori e programmi. Sono convinto che ci sono momenti in cui bisogna assumersi delle responsabilità e guardare al futuro. Se la sinistra piange e ha sempre le lacrime agli occhi è perché è nostalgica per il tempo che fu e che non era nemmeno bello. La destra, invece, è ottimista e guarda avanti"."Sulle regole del futuro Pdl dobbiamo discutere. Il problema si può risolvere solo con la regola della conta. Se domani nel Pdl vi saranno favorevoli e contrari su un tema come quello dell'indulto, beh io penso che si dovrà votare in un organismo apposito. Per governare una organizzazione così complessa non può che esserci il voto a maggioranza", ribadisce, pur non escludendo che in alcuni casi verrà lasciata ai singoli parlamentari libertà di coscienza.E sull'invito di Berlusconi agli elettori a non disperdere i voti, Fini crede "che il riferimento al 'voto utile' sarà ben presente nella testa degli elettori: sono certo che non voteranno per quei partiti presenti sulla scheda solo per onor di firma ma hanno nessuna possibilità di governare". "In questa campagna elettorale - sottolinea - ci si sta confrontando come se il referendum si fosse già svolto: i partiti spesso vanno più veloci delle leggi. Si va verso grandi schieramenti e il confronto è tra il Pdl e il Pd. Ci sarà quella semplificazione da parte degli elettori che non voteranno per chi non ha la possibilità di governare".

martedì 19 febbraio 2008

Continua la querelle tra maggioranza e opposizione.EUROPEI FEMMINILI DI BASKET.Cala il sipario, crescono i sospetti

Come sono stati spesi i soldi? Quanti lavoratori sono stati assunti e pagati? Quali le diverse voci dell’organizzazione?
Queste sono le domande che il Capogruppo di AN in Consiglio Provinciale,Mauro Febbo, pone all’Amministrazione Coletti.
Dei conti, infatti, non vi è traccia e ad esigere trasparenza sono appunto i Consiglieri del centrodestra, ma anche tanti cittadini che con attenzione hanno seguito la vicenda.
Il senso di responsabilità ha indotto la stampa locale e i Consiglieri d’opposizione a non intervenire sulla gestione dei campionati europei di pallacanestro femminile, mentre l’evento era in corso. Ne sarebbe andata di mezzo l’immagine della manifestazione e delle città ospitanti. Oggi,però, a circa due mesi dalla conclusione degli europei, non è possibile tacere sul modo in cui la Provincia di Chieti ha gestito sia la parte finanziaria, che quella amministrativa, al punto che viene di nuovo da chiedersi: dove sono finiti i soldi? Dov’è finita la trasparenza?
Più volte il gruppo di AN in Consiglio provinciale ha chiesto al Vicepresidente della Giunta, Umberto Aimola, di avere copia del libro matricola dal quale risultano tutti i lavoratori assunti nell’ambito della manifestazione;più volte gli stessi hanno chiesto documenti sul consuntivo chiuso al 31 Dicembre del 2006 e sul preventivo del 2007; hanno chiesto notizie sul modo in cui sono state condotte le gare d’appalto ma, non solo non hanno ottenuto nessun documento e nessuna risposta, ma l’Assessore Aimola continua a procrastinare la sua partecipazione alle riunioni della Commissione di Vigilanza.
La cosa più grave, però, e che preoccupa anche per via degli onerosi contenziosi che potrebbero abbattersi sulla Provincia, è sapere che a tutt’oggi non sono stati pagati né albergatori, né ristoratori, non solo per ciò che spettava loro a Novembre, ma ancora per quello che gli doveva essere corrisposto a Luglio, quando hanno ospitato le squadre che parteciparono ai campionati di pallacanestro Under 18; inoltre, ad oggi, non sono state liquidate le spettanze dovute alle ditte che hanno curato il trasporto degli atleti e delle delegazioni; da Luglio in poi,ancora, non sono stati pagati i circa duecento (dagli iniziali ottanta) giovani impiegati nell’ambito della macchina organizzativa e le cui modalità di assunzione, rimangono tutt’ora oscure.
Per non parare, poi, dei Palazzetti dello sport che, inaugurati in pompa magna, sono stati messi in funzione benché privi dei certificati di agibilità.
Tutto questo è stato oggetto di un esposto sia alla procura della Repubblica, sia alla Corte dei Conti.
Non è da sottovalutare il fatto che, nelle ultime settimane, in alcune missive, si adombra il sospetto che alcuni dei servizi di Eurobasket 2007, siano stati affidati a ditte e società collegabili a politici e dirigenti sportivi.
A questo punto non resta che augurarsi che la mancanza di trasparenza registrata sugli Europei di basket femminile,non finisca con il contagiare i Giochi del Mediterraneo nel 2009.
In conclusione , una brutta pagina per lo sport, che colpisce il nostro territorio.
Noi ci chiediamo:è mai possibile che una volta che in Abruzzo si organizza qualcosa che comunque dà risalto a livello nazionale e che movimenta a livello sportivo i nostri dintorni, c’è sempre il furbo di turno che deve ricavarci qualcosa, infangando, di conseguenza, lo sport?
Noi vogliamo uno sport pulito in cui non girino soldi ma in cui cresca lo spirito di competizione; in cui non si faccia di tutto per vincere, ma si giochi per divertirsi e per partecipare. Noi vogliamo uno sport che non sia inquinato dagli affari sporchi di gente che vuole lucrare su queste manifestazioni.

Marco di Michele Marisi

Elezioni,FINI (AN) : PDL E' VERA NOVITA' E SPERANZA PER IL FUTURO

"Non sono preoccupato;gli italiani non sono così ingenui". Così il Presidente di AN, Gianfranco Fini (nella foto) ospite negli studi del Tg1 commenta le parole di Walter Veltroni su una sua possibile rimonta. Il leader di AN spiega che quando il segretario del Pd dice "'ridurremo le tasse' e in platea applaude freneticamente il ministro Visco... gli italiani capiscono, non sono ingenui". "Il Pdl - continua Fini - è la vera novità. E' speranza per il futuro, non con i pullman ma con i fatti. Sono convinto che i giovani si riconosceranno nel Popolo delle Libertà, proprio perché è un sogno per l'Italia di domani. Veltroni invece è vecchio, nel suo modo di pensare, come Sindaco di Roma le imposte non le ha ridotte.Noi paghiamo a Roma più imposte di tutte le altre città". E poi "la candidatura di Rutelli a Roma è la dimostrazione che il partito democratico non è una novità".

lunedì 18 febbraio 2008

Regione, sanità, DI STEFANO (AN) : 280 EMENDAMENTI DA PARTE DELLA MAGGIORANZA DIMOSTRANO CHE IL PIANO SANITARIO NON PIACE NEMMENO A LORO !

«Che questo piano sanitario fosse da bocciare lo avevamo detto da tempo, ora se ne è accorta anche la maggioranza, che ha presentato 280 emendamenti in commissione» è quanto dichiara il Consigliere Regionale di AN, Fabrizio Di Stefano (nella foto).«Un numero così elevato di proposte di modifica su un testo che sarebbe dovuto essere condiviso almeno dal centrosinistra – spiega Di Stefano – sta a significare che il piano non piace quasi a nessuno e che, proprio in virtù di ciò, avremmo avuto bisogno di più tempo per approfondire il testo, esaminare le numerose osservazioni giunte dal mondo della sanità e garantire un ampio dibattito».«Tutto ciò – prosegue il Consigliere di AN – non ci è stato concesso, pertanto ci siamo riservati il diritto di presentare i nostri emendamenti direttamente in aula e fare lì la nostra parte di opposizione per provare ad imporre un miglioramento ad uno strumento di programmazione sanitaria che, così come è attualmente, è del tutto insufficiente, mortifica le esigenze del territorio, non entra al cuore dei problemi, lascia irrisolti molti nodi e non assicura il contenimento della spesa».«Speriamo almeno – conclude Di Stefano – di non dover assistere di nuovo al giochetto degli emendamenti inseriti all’ultimo momento, complici la fretta e la confusione, perché, le recenti vicende giudiziarie ce lo stanno a ricordare.Ciò che è successo con la legge 20 non abbia a ripetersi».

LA VIGNETTA


domenica 17 febbraio 2008

Regione,sanità, L'ASSESSORE MAZZOCCA,PROBABILE CANDIDATO DEL PD ALLA CAMERA,INTERROGATO IN PROCURA PERCHE' INDAGATO

Quest'oggi, presso la procura del Tribunale di Pescara (nella foto, l'Assessore regionale alla Sanità, Bernardo Mazzocca, è stato interrogato dal sostituto Procuratore, Giuseppe Bellelli, in merito alla presunta sparizione del verbale di un incontro con l'Aiope altre strutture private sui tagli alle cliniche private.Mazzocca è indagato, per quanto se ne sa, per “falso per sottrazione”.Nel corso dell'interrogatorio l'Assessore Mazzocca, difeso dall'avvocato Ugo Di Silvestre, sostenuto di non aver fatto sparire o occultato il verbale.Il Pm Bellelli, che indaga anche sui filoni delle cartolarizzazioni e sui debiti accumulati dalla sanità abruzzese, ha chiesto a Mazzocca lumi sulle procedure di controllo sulle prestazioni ospedaliere erogate dalle strutture private dal 2005 in poi e in particolare sul fatto che la Regione ha istituito un'apposita commissione prevedendo regole e criteri certi prima inesistenti.
Ricordiamo che Mazzocca, sarà probabilmente candidato alla Camera dei Deputati nelle liste del Partito democratico per le elezioni politiche del 13 e 14 Aprile prossimi.

FINI (AN) : PROGRAMMA VELTRONI, BRUTTA FOTOCOPIA DEL NOSTRO

"I punti del programma del Partito democratico nella migliore delle ipotesi sono la fotocopia di ciò che il centrodestra propone e ha realizzato". Così Gianfranco Fini (nella foto), al termine della direzione del Partito, ha commentato il programma del Pd illustrato oggi da Walter Veltroni. "Questo vale per il capitolo 'più infrastruttura', per quello della 'riduzione delle tasse' e per il 'pacchetto sicurezza'. Su questo punto siamo oltre l'indecente, sfioriamo il ridicolo... Se Veltroni pensa di convincere gli italiani con questi tre punti, beh, io non ho mai visto nessuno preferire la fotocopia all'originale".