mercoledì 20 febbraio 2008

FINI : PDL ? NON E' CONFLUENZA AN. AVREMO TEMPO PER DISCUTERNE

Sull'unificazione con Fi nel Pdl in Alleanza Nazionale "si discuterà per tutto il tempo che sarà necessario". Lo dice a 'Radio anch'io' il Presidente di AN, Gianfranco Fini (nella foto) ribadendo di "non aver cambiato idea" rispetto alle critiche da lui avanzate dopo il "discorso dal predellino" di Berlusconi. "Ero e resto contrario ad una confluenza - precisa il ledaer di AN -, ma oggi è tutto diverso: discutiamo di liste, programmi e regole. Faremo un congresso per discutere finché sarà necessario". Fini ribadisce che "una identità legata solo ai simboli è una identità debole. Quella di AN è legata a valori e programmi. Sono convinto che ci sono momenti in cui bisogna assumersi delle responsabilità e guardare al futuro. Se la sinistra piange e ha sempre le lacrime agli occhi è perché è nostalgica per il tempo che fu e che non era nemmeno bello. La destra, invece, è ottimista e guarda avanti"."Sulle regole del futuro Pdl dobbiamo discutere. Il problema si può risolvere solo con la regola della conta. Se domani nel Pdl vi saranno favorevoli e contrari su un tema come quello dell'indulto, beh io penso che si dovrà votare in un organismo apposito. Per governare una organizzazione così complessa non può che esserci il voto a maggioranza", ribadisce, pur non escludendo che in alcuni casi verrà lasciata ai singoli parlamentari libertà di coscienza.E sull'invito di Berlusconi agli elettori a non disperdere i voti, Fini crede "che il riferimento al 'voto utile' sarà ben presente nella testa degli elettori: sono certo che non voteranno per quei partiti presenti sulla scheda solo per onor di firma ma hanno nessuna possibilità di governare". "In questa campagna elettorale - sottolinea - ci si sta confrontando come se il referendum si fosse già svolto: i partiti spesso vanno più veloci delle leggi. Si va verso grandi schieramenti e il confronto è tra il Pdl e il Pd. Ci sarà quella semplificazione da parte degli elettori che non voteranno per chi non ha la possibilità di governare".

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