sabato 9 febbraio 2008

SITUAZIONE FINANZIARIA DEI COMUNI ABRUZZESI : VASTO TRA I PEGGIORI

Com'è la situazione finanziaria dei Comuni abruzzesi? a rispondere è stata la Corte dei Conti regionale che, lo scorso Aprile,ha stilato una classifica in cui sono stati posizionati dal peggiore al migliore tutti i singoli Comuni. Così si scopre che l'amministrazione vastese è tra le prime ad avere i peggiori conti. La peggiore in assoluto,invece,è la città di Chieti.
Come viene stilata la graduatoria? Si verificano e si incrociano dati tecnici come il saldo di parte corrente (soldi rimasti alla fine dei conti per la gestione ordinaria) più il saldo conto terzi (i soldi rimasti alla fine dei conti dovuti a terzi), voce "altre entrate/altre spese in conto terzi" calcolato cumulativamente sul periodo 2003/2006, e rapportato alla popolazione residente in base ai dati Istat 2005.La Corte dei Conti spiega che si tratta di risultati «non definitivi e suscettibili di ogni opportuna correzione in sede di verifica della sana gestione finanziaria del singolo ente».Proprio per evitare «possibilità di equivoci e di strumentalizzazioni indebite» nella graduatoria mancano i dati numerici, dati che però vengono resi noti agli enti in sede istruttoria.

Insomma, può variare ancora qualcosa, ma Vasto non se la passa affatto bene...ma non doveva cambiare?? puah!

venerdì 8 febbraio 2008

Vasto,STASERA (SABATO) ORE 18:30 IN PIAZZA DIOMEDE A VASTO, PUBBLICO COMIZIO DI ALLEANZA NAZIONALE. Interverranno Etelwardo SIGISMONDI e Mauro FEBBO !

Finalmente, dopo la caduta del fallimentare Governo Prodi, il Presidente della Repubblica ha deciso di sciogliere le Camere e di farci tornare al voto.
E’ giunta con grande sollievo questa notizia tra gli Italiani, che in questi 18 mesi di Governo Prodi, si sono visti solamente aumentare le tasse. Il circolo “Carlo Falvella” di Alleanza Nazionale accoglie la decisione del presidente Napolitano di sciogliere le camere con l’organizzazione di un pubblico comizio che si terrà, Sabato 9 Febbraio, alle ore 18:30, in Piazza Diomede a Vasto.
Durante l’incontro con i Cittadini,interverranno il Presidente del locale Circolo di AN, Etelwardo Sigismondi e il Capogruppo di AN in Consiglio Provinciale,Mauro Febbo. La manifestazione sarà l’occasione per confrontasi e riflettere con i Vastesi sulla situazione politica nazionale dopo il fallimento del centrosinistra.
Con la caduta del governo Prodi - dichiara il Presidente del Circolo “Falvella” di AN, Etelwardo Sigismondi - il centrosinistra ha dimostrato la propria incapacità di governare. Una Incapacità –prosegue Sigismondi - che si sta riscontrando in tutti gli enti amministrati dal centrosinistra e purtroppo anche a Vasto,dove Lapenna & compagni non riescono a fornire adeguate risposte alle numerose istanze che provengono dai Concittadini. La nostra presenza in piazza Diomede ,Sabato – conclude l’esponente di AN - esprime la precisa volontà di Alleanza Nazionale,di avere sempre maggiore e costante confronto con la popolazione, che troppe volte non viene ascoltata dalla politica.
La cittadinanza è invitata a partecipare a questo momento di discussione e confronto.

Alleanza Nazionale – Vasto

Elezioni, FINI: COALIZIONE SIA PIU' SEMPLICE POSSIBILE

"Spero che la coalizione di centrodestra sia quanto di più semplificato possibile. Non credo che uno schieramento molto largo corrisponda alle necessità della società italiana. Nelle prossime ore con gli amici del centrodestra dobbiamo risolvere la questione. La coalizione deve dare una risposta al Pd e a Veltroni con un messaggio semplice che vada dritto al cuore del problema. Come dar corso a questa semplificazione sarà oggetto del confronto con gli altri alleati". E' quanto ha affermato il Leader di AN, Gianfranco Fini (nella foto) nel corso del suo intervento all'assemblea programmatica del Lazio.

giovedì 7 febbraio 2008

L'ASSOCIAZIONE CULTURALE SOFIA RICORDA LA TRAGEDIA DELLE FOIBE : SABATO 9, CONVEGNO PRESSO GLI EX PALAZZI SCOLASTICI DI C.SO ITALIA

Nell’ambito delle iniziative culturali, l’ “Associazione Culturale Sofia” ha organizzato, per Sabato 9 Febbraio 2008,alle ore 10:00, presso la sala conferenze degli ex palazzi scolastici di C.so Italia a Vasto, un convegno sulla tragedia delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata.
Ci preme sottolineare il fatto che – dichiara il Presidente del sodalizio, Antonio Monteodorisio - a questa iniziativa abbiamo voluto invitare le scuole perché negli Istituti si parla poco di queste vicende di cui sono state protagoniste le milizie di Tito che hanno attuato una vera e propria pulizia etnica anti-italiana. Questa vicenda – prosegue Monteodorisio - è stata snobbata dai libri scolastici italiani, con un silenzio ingiustificabile.
Al convegno, moderato dal Presidente dell’Associazione, interverranno Ilias Tsilividis, autore del libro “Il Rumore del Silenzio” e Andrea Parisi, regista del film- documentario “Foibe: la morte indegna” che sarà proiettato nella stessa mattinata.
Tutti sono invitati a partecipare.

Associazione Culturale Sofia

Regione, CASTIGLIONE (AN) : FISCALITA' DI VANTAGGIO, UNICA RISPOSTA ALLA DISOCCUPAZIONE

"L'Abruzzo, in quanto a disoccupazione, è sempre più inghiottita dal mezzogiorno e lontana dal nord. Di questo dobbiamo ringraziare Del Turco e la sua giunta, che in due anni e mezzo non è stata in grado di programmare alcun sostegno all'economia regionale limitandosi a politiche vessatorie". Così Alfredo Castiglione, Capogruppo di AN in Consiglio Regionale (nella foto) commenta i dati forniti al riguardo dal centro studi Diste (indagine effettuata per conto della Fondazione Curella della Banca Popolare Sant'Angelo presentata a Palermo), secondo cui i tassi di disoccupazione sarebbero pari ad almeno il doppio delle statistiche ufficiali. Ai disoccupati rilevati come tali, infatti, vanno aggiunti anche i tanti scoraggiati che non cercano più lavoro e - aggiunge Castiglione - i sottoccupati e soprattutto i precari, tutti coloro che hanno contratti di lavoro a termine o a progetto, la cui aleatorietà fa sì che possano considerarsi dei disoccupati ad orologeria. La drammatica esperienza che stanno vivendo i 600 precari della sanità pescarese ce lo conferma: dall'oggi al domani persone che hanno maturato competenze e professionalità possono essere espulse dal mondo del lavoro senza che nessuno batta ciglio. Se consideriamo il numero complessivo dei precari abruzzesi - continua l'esponente di An - avremo una ben altra percentuale di disoccupazione che non l'ufficiale dato del 10,74%. La strada da percorrere - propone Castiglione - è quella di ricorrere a una fiscalità di vantaggio per la nostra regione, che dia la possibilità alle aziende che vogliono assumere personale di farlo senza vincoli eccessivi e una burocrazia soffocante. Il costo del lavoro è troppo alto e le aziende sono costrette a desistere o a ricorrere a contratti che non fanno né il loro interesse né tantomeno quello dei lavoratori. Per fare questo avremo bisogno di rappresentanti nel parlamento nazionale e europeo che sappiano far valere le ragioni dell'Abruzzo e non di turisti della politica, tutti chiacchiere e pochi fatti.Da parte nostra - conclude Castiglione - ci faremo promotori di una proposta di legge sulla quale aprire un confronto in consiglio regionale che porti in tempi brevi a una legge regionale in merito".

mercoledì 6 febbraio 2008

POCHI SPAZI PUBBLICI PER I GIOVANI A VASTO. I ragazzi e le ragazze lamentano la poca considerazione che le Istituzioni hanno nei loro confronti

Sono pochi gli spazi che questa Città offre ai ragazzi e, quelli esistenti,non sono certo in buone condizioni. E’ questa l’amara conclusione che si trae ponendo qualche domanda ai ragazzi e alle ragazze vastesi. In particolare i giovani sottolineano la scarsa attenzione che l’Amministrazione di Vasto ha nei loro, nei nostri confronti, in quanto, seppur ci sono dei soldi stanziati, non vengono utilizzati nel migliore dei modi o, ancor peggio,non vengono proprio utilizzati.Mancano spazi e strutture per poter far esprimere i giovani;mancano luoghi pubblici di ritrovo;mancano ambienti ricreativo-culturali.Non sono sufficienti quelle pochissime strutture presenti. La Città si sta ingrandendo…lo hanno detto anche gli attuali amministratori. E contestualmente all’espansione di Vasto, vanno create anche le strutture (in particolar modo per noi ragazzi) che sono di somma importanza per lo sviluppo personale e di una Città a misura d’uomo.C’è bisogno, naturalmente, oltre agli spazi, anche di persone esperte del settore che “seguano”, seppur ad una certa distanza, questi ragazzi nella fase più importante della loro vita: l’adolescenza;che li formino, che gli insegnino, senza naturalmente la mancanza dell’apporto della Famiglia,le fondamentali regole di convivenza civile. I ragazzi sono il futuro e su di loro, su di noi bisogna investire!Di qui il monito della giovane popolazione vastese che dovrebbe essere inseguita dalle Istituzioni, ma che molto spesso si trova lei stessa ad inseguire e a fare richieste a chi di dovere.Di qui il grido d’allarme di una generazione diversa da quella che a “La Sapienza” di Roma ha impedito che il Papa andasse a parlare alla giornata d’apertura dell’anno accademico. Loro, si accontentano di gridare slogan razzisti (perché di questo, in fondo, si tratta) in nome della laicità.

Marco di Michele Marisi

lunedì 4 febbraio 2008

GIANFRANCO FINI E IL ' 68

ROMA - Scatta il revisionismo anche a destra. Ma questa volta di ”cose di sinistra”: Gianfranco Fini (nella foto) riscopre il '68. Il centrodestra, ammonisce il leader di AN, non deve commettere lo stesso errore di quarant'anni fa, quando lasciò alla sinistra la contestazione e determinò una frattura insanabile con il mondo giovanile. Fini abbandona il copione della retorica anti-sessantottina tanto da spiazzare, col suo intervento, non solo gli organizzatori del convegno sui quarant'anni dal '68 (la fondazione ”Liberal” di Ferdinando Adornato), ma anche gli altri due ospiti, moderati da Angelo Sanza, invitati a ridiscutere l'anniversario: Josè Maria Aznar e Pier Ferdinando Casini, che si lanciano in un duro atto di accusa contro il '68.Per Aznar, in quell'anno si verificò una «incomprensibile revisione dei valori che portò a definire romantici o rivoluzionari omicidi e atti di terrorismo». Nel mirino dell'ex leader popolare tutti i simboli di quegli anni. Come Che Guevara, «un terrorista sanguinario, un paranoico dipinto come un rivoluzionario e divenuto un mito». Casini segue la traccia dell'ex premier spagnolo. Le cose «positive» di quell'anno, sostiene l'ex presidente della Camera, come il desiderio di pace, la critica alla scuola, la rivolta generazionale, la partecipazione delle donne «hanno avuto un'inaccettabile degenerazione». E così «la pace è divenuta pacifismo»; il «dittatore» Fidel Castro un «eroe»; il diritto di sciopero un «dovere di protestare»; i terroristi delle Br un «nemico in guerra con lo Stato».Tocca a Fini. Il suo, come fa subito capire, non sarà un intervento banale. «Farò delle considerazioni non al 100% in sintonia con quanto detto finora», premette attirando l'attenzione della platea. In quegli anni vi furono «diversi fenomeni», ricorda l'ex ministro degli Esteri, «e più che '68 dovremmo parlare di contestazione giovanile». Un movimento, sottolinea, che aveva uno «spirito tutt'altro che negativo». Cita la cantautrice Joan Baez, la rivolta alla Berkeley University, i figli dei fiori, i Beatles, i capelli lunghi e persino il Piper, la discoteca romana in voga in quegli anni. Parte da qui la sua autocritica. Per Fini, la destra commise un duplice errore: quello di non ascoltare chi sosteneva che quel «magma» non era necessariamente destinato ad «alimentare il seme del comunismo» e quello, altrettanto grave, di ergersi a difensore «dell'esistente anziché capire la voglia di cambiamento dei giovani». Insomma, spiega, «la destra italiana ha perso una grande occasione», lasciando che il vuoto della cultura cattolica e liberale fosse «riempito dall'ideologia marxista». Ma, ribadisce, «non era inevitabile che quel movimento finisse a sinistra, c'è finito per l'incapacità della destra». Un'analisi impietosa che tuttavia può essere di insegnamento ora. «Credo che oggi ci siano gli stessi fermenti di allora», spiega infatti Fini, citando la definizione di un libro in cui i giovani sono descritti come la «generazione dei Tuareg», perché camminano in un «deserto di valori». C'è dunque bisogno di una «offensiva culturale» che dia «risposte ai figli o ai nipoti dei sessantottini», che hanno la stessa «ansia di cambiamento» che c'era nel '68. Un compito, rimarca, che rappresenta la vera sfida del centrodestra: «Batteremo la sinistra e i sessantottini di professione quando strapperemo a loro la bandiera auto-illusoria di unici lettori della società».Un discorso «istituzionale» gli chiede qualcuno, intravedendo nel tenore del suo discorso un'auto-candidatura alla presidenza di un ramo del Parlamento. «So dove vuole andare a parare, ma non attacca», taglia corto Fini lasciando la sala.

Da : “Il Messaggero” del 3 febbario 2008

FINI A MARINI: GOVERNO IMPOSSIBILE. C'E' SOLO IL VOTO

"Abbiamo ribadito al Presidente Marini che, per Alleanza Nazionale, non esistono le condizioni di dar vita ad una maggioranza che sostenga un Governo per una nuova legge elettorale. Abbiamo dunque invitato il Presidente Marini a prendere atto della impossibilità della situazione e a riferire in tal senso al capo dello Stato". E' quanto ha dichiarato il Presidente di AN, Gianfranco Fini (nella foto) incontrando i giornalisti al termine del colloquio al Senato con il Presidente incaricato per le consultazioni."I governi - ha aggiunto il leader di AN - nascono sulla condivisione di un programma politico e programma significa Governo dell'economia e delle questioni sociali. Non mi risulta che nella Costituzione sia scritto che un Governo possa nascere per far fare la riforma della legge elettorale o il referendum".

PERFIDA, IPOCRITA...ALBIONE

Sui giornali britannici e non, si legge della opportunità di non traumatizzare i “figli” di coppie omosessuali usando parole come “madre” e “padre”. Noi, da perfetti, retrogradi, tradizionali conservatori, riteniamo opportuno tornare ad attribuire le nascite, e quindi i genitori, al classico fagottino rosa o azzurro portato dai Ciconidi famiglia di uccelli appartenenti all'ordine dei Ciconiformi (in parole povere dalla eterea cicogna): oppure al fortuito rinvenimento sotto il cappuccio di una Brassica oleracea, pianta biennale a portamento cespuglioso (in parole povere il famoso tenero cavolo(. Forse, un domani, i neonati potremo trovarli sotto un altro bianco ortaggio il Foeniculum vulgare, pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere)

E.B.

MA QUALE POLITICA?

E’ sufficiente una passeggiata con gli amici, neanche quelli della tua stessa appartenenza politica, per rendersi conto dello stato d’animo dei cittadini di Vasto e, si può ragionevolmente presumerlo, della gran parte dei cittadini italiani. In sostanza ai Vastesi ed ai cittadini in generale, non gliene importa niente se e come votare, vogliono saper solo quando votare per tentare di arrestare questa corsa alla “bancarotta” economica, alla disgregazione morale, al pressapochismo di questa classe cosiddetta dirigente che ha promesso tanto e realizzato meno di poco. A noi tutti interessa saper come arrivare a fine mese, interessa avere un senso di sicurezza per le strade, la certezza di un sistema sanitario efficiente, di un sistema giudiziario che è diventato, come e più del sistema politico, una casta. Sono ormai tanti, troppi, gli anni durante i quali si conosce il dramma dello smaltimento dei rifiuti nel napoletano, eppure non un politico, non un responsabile è stato individuato da una magistratura normalmente molto attenta a quanto si dicono personaggi di diverso spessore e pronta ad intervenire per problematiche molto meno gravi, spesso addirittura futili. Tutti impegnati a farsi la guerra con i mezzi più disparati, pronti a cogliere la pagliuzza nell’occhio dell’altro e non notare la trave nel proprio. Ma a noi comuni cittadini, ogni giorno alla prese con il “quotidiano”, cosa ce ne frega? Si fanno la guerra, ciascuno al riparo della propria impudente immunità, e noi cittadini costituiamo quelli che, in una guerra vera, vengono definiti “spiacevoli effetti collaterali”. Forse siete troppi e ben venga, dunque una radicale riduzione del numero di addetti, forse avete troppi privilegi e, nonostante dichiarazioni contrarie, non vi rendete conto di quanto distanti siete da noi, non riuscite a capire i problemi reali, quelli per il quale l’aumento anche di un solo euro nel bilancio familiare,è importante.

Elio Bitritto

domenica 3 febbraio 2008

Regione, sanità : QUASI 2 MILIONI DI EURO DA DESTINARE ALLA "PUBBLICITA' ISTITUZIONALE". UN'ENNESIMA VERGOGNA TARGATA DEL TURCO !

Un bando di gara scaduto mercoledì mattina e promosso dalla Regione Abruzzo. Nel piatto 1.800.000 (Iva esclusa) di fondi regionali da destinare alla “pubblicità istituzionale”, parola magica che nasconde spesso una vera cuccagna per tutti i soggetti coinvolti. Ieri mattina alle 10 l'apertura delle buste.
L'ambito è quello sanitario che, come possiamo notare,va a rotoli, la spesa è alle stelle, le inchieste penali svuotano gli archivi dei documenti, gli ospedali non sono a norma, mancano le strutture essenziali, i precari sono a spasso, si tentano rischiosissime operazioni finanziarie e si dà fondo a milioni di euro pubblici.Così oltre a tutto le spese che attengono “strettamente” alla sanità subentrano anche quelle forse meno stringenti.Una spesa ritenuta indispensabile da Del Turco e dall'Assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca (nella foto) , per far conoscere agli abruzzesi tuttosu "Lo stile di vita". Questo,appunto,il titolo del rapporto commissionato.Cosa ne uscirà fuori? E' ancora presto per dirlo.Intanto è scaduto il bando di gara e adesso bisognerà sapere solo chi si è aggiudicato l'appalto.E qui, figurarsi il nome della società che l'avrà vinto! e siamo sicuri che se si farà un indagine neanche a lungo raggio, scopriremo che in mezzo, c'è qualche parente o amico del maldestro Governatore Del Turco.E ancora, fra qualche mese ci ritroveremo qualcosa di "bello" e preconfezionato.Cosa sarà?Leggendo il bando non è proprio chiarissimo, ma si evince che lo scopo della Regione sia principalmente uno: promuovere la sanità locale, far conoscere le strutture che ci sono, attraverso messaggi pubblicitari che "ovatteranno" certamente la realtà e lasceranno da parte quella "mala sanità" che non fa fare una bella figura ma che quotidianamente è sotto gli occhi di persone e media.Più i problemi aumentano,e più bisogna lanciare messaggi tranquillizzanti, e pompare sempre di più l’altra metà della verità.Ma la cosa più sconcertante è che qualcosa del genere già è in circolazione. Evidentemente non basta. Evidentemente ci si sta già preparando ad un secondo bombardamento mediatico-pubblicitario.In queste settimane, infatti, è partita tutta la serie di redazionali (pubblicità a pagamento) di Abruzzo in Salute, «l'informazione costante e qualificata».Anche questo progetto, ovviamente, ha un suo costo: Mazzocca non disse esattamente il prezzo ma assicurò che non sarebbero stati sottratti soldi regionali…..tanto paga il Governo… (cioè, sempre soldi nostri).La cifra dovrebbe essere comunque vicina ai 500mila euro.«Vogliamo che la sanità abruzzese faccia notizia con i suoi guai ma anche con le sue buone notizie», disse il Presidente. Quelle buone notizie,però,sembrano un mega-continuo spot per di più pagato con soldi pubblici.Siamo sicuri che tutti avrebbero speso 500mila euro per sentirsi dire che «la sanità è pensata a misura del cittadino», «che si è lavorato molto» e che «sono attori di un vero cambiamento»? Notizie del genere sono già presenti su tutti i quotidiani .Si è però programmata l'uscita di un mensile in 18 mila copie, newsletters da inviare ad oltre 3 mila indirizzi specializzati, e gli immancabili passaggi in tv dove tutti fanno la loro bella figura. E la questione sembra così indispensabile che oggi si stanziano altri due milioni di euro. Probabilmente dello "stile di vita" di chi aspetta mesi e mesi per una visita medica non ci sarà nemmeno l'ombra, visto che per una informazione pagata (e bene) ci si aspetta che venga confezionata una bella vetrina. E anche il bando lo dice chiaramente alla voce obiettivi generali:«creare e sviluppare un'immagine positiva del Sistema sanità» e «trasmettere i valori e la cultura della Direzione sanità».Quindi, lo dice il bando, una cosa assolutamente forzata e finta!!! E poi ancora tra gli obiettivi il bando chiarisce: «attivare e stimolare un sistema circolare di informazione tra operatori sanitari, migliorare le funzioni di comunicazione istituzionale rivolte all'interno e all'esterno». Il linguaggio dovrà essere «agile, accattivante, e accessibile a tutti»
Il progetto si articola in due lotti. Il primo di "comunicazione interna" (che vale 482 mila euro) e il secondo di "comunicazione esterna" (1 milione e 318 mila euro). In entrambi i casi, si spiega nel bando, ci si dovrà occupare di informare sulla diagnosi precoce dei tumori, screening oncologici, diabete, vaccinazioni, prevenzione per gli incidenti domestici e bisognerà esporre il piano sanitario 2006-2009 della Regione Abruzzo. La prima parte, quella interna, inoltre dovrà analizzare «il contesto socio-culturale della popolazione nelle diverse zone della Regione», «il contesto socio- sanitario» (incidenza e malattie più diffuse), «il contesto strutturale» (la mappatura delle strutture sanitarie presenti) e il «contesto della comunicazione» (tra i quali spicca la voce «segnaletica negli ospedali con rilevazione di tutte le criticità»). Più o meno simile anche la seconda parte. Ma che fine farà tutto questo lavoraccio immenso e costoso? Dovrà erudire il cittadino, l'utente-cliente, le Asl, le associazioni di volontariato, gli operatori socio sanitari, i sindacati. E ci si chiede se un po' di pubblicità, pagata a caro prezzo, aiuterà gli utenti a ritenersi soddisfatti dei servizi di cui usufruisce.Pensiamo proprio di no.

LA VIGNETTA