venerdì 20 marzo 2009

Vasto, DUE COLONNE DEI GIARDINI DI PALAZZO D'AVALOS A TERRA

Sigismondi: "I giardini rappresentano un patrimonio storico e culturale della città nonché attrattiva per numerosi turisti. Il Comune intervenga!"

E’ stata protocollata questa mattina, dal Capogruppo di Alleanza Nazionale per il Popolo della Libertà, Etelwardo Sigismondi, una interrogazione sui giardini di Palazzo d’Avalos, nei quali si è registrato il crollo di due colonne. Questo episodio, risale agli inizi del 2009, e finora nessuno è intervenuto.
“Considerando che – si legge nell’interrogazione - i giardini di Palazzo d’Avalos rappresentano un patrimonio storico e culturale della città nonché attrattiva per numerosi turisti;che è indispensabile accertare le cause del crollo per evitare che si possano verificare analoghi episodi che danneggerebbero altre parti dei giardini – scrive Sigismondi – è indispensabile programmare interventi di restauro al fine di ripristinare le parti danneggiate dei giardini, visto che sono passati diversi mesi dal crollo delle due colonne.”
“Siamo qui a sollecitare questo intervento – ha spiegato Sigismondi – perché si intervenga al più presto per preservare il patrimonio storico della nostra città che troppo spesso è abbandonato a se stesso.”

Alleanza Nazionale per il Popolo della Libertà – Vasto

mercoledì 18 marzo 2009

DUE RISATE

Satira politica. Riceviamo e pubblichiamo

martedì 17 marzo 2009

WWF TRA POLITICA E REALTA'

Il WWF ha diramato un comunicato a firma del presidente Ines Palena in cui , di concerto con le solite lamentazioni dell’attuale maggioranza, addebita al vigente PRG un “quasi colpo di grazia per la situazione idrogeologica ed ambientale in generale a Vasto” a causa della pesantissima cementificazione. Prosegue con l’esempio della Collina di Montevecchio ed il fango che ad ogni pioggia si rovescia sulla marina di Vasto e con i fabbricati a strapiombo sulla zona di San Nicola.
Gli esempi che vengono riportati non sono corretti per lo meno nel caso della Collina di Montevecchio dal momento che da sempre (quindi prima di “cementificarla”) da quella collina colava fango, al punto che il transito era addirittura impossibile: oggi, dopo la “cementificazione”, tutte le acque, di precipitazione meteorica, bianche, grigie e nere, sono incanalate e smaltite, così sottraendo la loro “nefasta azione erosiva” alle pendici collinari. Quanto poi alla zona di San Nicola, devo ricordare che ogni progetto deve essere corredato delle necessarie indagini geognostiche e geotecniche che, a loro volta, sono poi esaminate da organismi superiori che avranno certo valutato la loro attendibilità scientifica. Se poi la signora Ines volesse essere così cortese da ricordare che questo autunno-inverno è stato il più piovoso degli ultimi duecento anni con frane e smottamenti in tutta Italia, potrebbe forse “ridimensionare” il suo giudizio. Infine, ma non come ultima considerazione, sarebbe ora che alle parole di sdegno circa il PRG seguano, dopo quasi tre anni, quegli interventi,”urgenti ed indispensabili” promessi in campagna elettorale e, ad oggi, non ancora posti in essere.

Elio Bitritto

Regione, Ambiente, STATI: RICONOSCIUTO RUOLO DISCARICHE CHIETINE

Giunta, recupero volumetrie: approvato provvedimento

Su proposta dell'Assessore all'Ambiente, Daniela Stati (nella foto), la Giunta Regionale ha approvato oggi il provvedimento contenente disposizioni per il recupero delle volumetrie delle discariche provinciali di Chieti. Si tratta di impianti che, nel tempo, hanno avuto un ruolo di sussidiarietà nei confronti delle altre realtà territoriali regionali. "In questi anni - ha spiegato l'assessore Stati - alcune discariche del chietino hanno avuto, e continuano ad avere, un prezioso 'ruolo di assistenza' nei confronti delle altre realtà provinciali in difficoltà (per esempio L'Aquila e Teramo), contribuendo ad evitare nella nostra Regione gravi emergenze ambientali nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani". La Regione Abruzzo, con questo provvedimento, in linea con gli indirizzi del Piano regionale di gestione dei rifiuti, ha riconosciuto questo importante ruolo aderendo così alle richieste dei sindaci del Consorzio intercomunale per lo smaltimento dei rifiuti di Lanciano per l'impianto ubicato in località "Cerratina" (già utilizzato per l'emergenza in Campania con il conferimento di circa 12.000 mc di rifiuti urbani indifferenziati) e anche di altri gestori di impianti pubblici della Provincia di Chieti (F.F. Petri, Cupello, etc.). La Regione ha inserito ulteriori condizioni per autorizzare i recuperi volumetrici: la Provincia di Chieti dovrà validare le volumetrie effettivamente utilizzate per gli scopi di sussidiarietà extraterritoriale e le proposte di recupero volumetrico saranno approvate per lotti funzionali, con previsioni su base quinquennale delle effettive esigenze dei Comuni del Consorzio. "Inoltre - ha concluso l'assessore - nel provvedimento è stata inserita una ulteriore condizione alla quale necessariamente i gestori, per recuperare le volumetrie richieste, dovranno adeguarsi, vale a dire la presentazione di programmi di potenziamento delle raccolte differenziate, aspetto sul quale si gioca la partita del futuro".

PASTI, RIMPASTI, ZUPPE E BRODETTI

Il futuro remoto. La legge del contrappasso

Se diamo credito alle credenze di alcune religioni, soprattutto orientali, tutti … voi, una volta passata la soglia dell’Ade, sarete destinati a reincarnarvi in qualcun altro o in qualche altra cosa, oggetto o animale: naturalmente questa reincarnazione sarà funzione delle azioni che ciascuno di Voi avrà fatto nella vita precedente. Nell’infinita serie di possibili reincarnazioni, qualcuna di queste potrebbe rivelarsi azzeccata e Vi assicuro che verificherò la giustezza delle mie ipotesi. Intanto un possibile scenario “vede”, in un futuro non lontano, gli ingredienti del “Brodetto alla Vastese”, reincarnati e nobilitati da alcuni nostri personaggi:
- Lapenna, al novanta per cento, si reincarnerà come anguilla che, come tutti sanno è uno sfuggente pesce migratore (o pendolare, tra Mar dei Sargassi, Vasto, Gissi, Provincia e Regione); mi direte che con il brodetto non c’azzecca niente! È vero, ma perché lui c’azzecca con Vasto?
- Cerulli, aspetto consistente, linea aerodinamica, praticamente il “totano”: richiede cottura lenta e fiamma bassa.
- D’Adamo F. P., testa pensante e unica agente, si reincarnerà nel “testone o gallinella”.
- Del Prete, di qua, di là, di sopra, di sotto, le mani in pasta ovunque, sarà certo destinato a ri-animare il “polpo” dai mille (in verità sarebbero otto ma si è moltiplicato per talea e per gemmazione) tentacoli.
- Menna, affabulatrice di bell’aspetto ed irreali … utopie, si reincarnerà nella “cicala o panocchia” che dir si voglia. È quella che, si dice, darà più “valori” al brodetto
- Marchesani, occhio e spirto vivace, da “triglietta” agostana appena pescata, fragrante: saporita, insostituibile, di poca cottura
- Molino, il “Visco” dal volto umano, duro quanto basta non potrà che reincarnarsi nella “nocella” ovvero “lucerna”, dalla cottura più lunga.
- Sputore il nuotatore invincibile, capace di attraversare tutti i mari da est ad ovest (e, forse, da ovest ad est), rivivrà nel “calamaro gigante”.
- Suriani, maestosa, ambientalista, si muove sinuosa, consapevole di ciò che è, di ciò che fa, consapevole però di essere una “riserva speciale”, sa che diventerà la “rana pescatrice” ma non potrà “pianificare” il suo futuro.
- Tiberio, tenero e disponibile, dalle carni delicate, migrerà nel “merluzzo” che deve essere particolarmente curato pena la sua scomparsa.
- Giangiacomo Fabio, con il doppio ruolo di “gragnoletto o tracina” o, più prosaicamente, di “spinadipescechetisimetteditraverso”
- A chi il ruolo di seppia, cefalopodo che, notoriamente, si muove a …. reazione? Non c’è possibilità di errore: Alinovi che ha già dato testimonianza di questa sua abilità.
In pratica in questo “Brodetto” sono ormai presenti i suoi ingredienti principali: ma per completarlo ed ottenere la D.O.P., la I.G.T., la D.O.C., la C.I.S.L., la C.G.I.L., la U.I.L. e la benedizione necessaria a raggiungere il Nirvana del piacere fisico in terra, occorrono altri, minori, ma non meno importanti ingredienti: innanzi tutto la discussa “cozza”, severa nel suo abito nero pronto ad aprirsi in un corpo rosso sangue: e chi meglio di Donna Rosa può aspirare alla nobile ri-nascita? E possiamo dimenticarci del peperone o dell’aglio? Chi incarnerà questi due nobili ed indispensabili ingredienti? Siamo certi di interpretare al meglio il “capitolato” del brodetto ipotizzando nell’aglio la reincarnazione di un Alinovi bis o alternativo (stante la sua iperattività) che farà sentire il suo “alito” su tutto il brodetto, e nel peperone quella di un Russi talora dolce, talora piccante. E per finire con gli ingredienti il “pomodoro”, il cosiddetto “mezzo-tempo”, particolarmente gustoso, dolce al punto giusto, maturo, rosso vivace ma tendente al rosé, incarnato dal mitico Nicolangelo D’Adamo, il tutto condito dall’olio extravergine …… Gentile e non poteva essere …… diversamente! Infine l’indispensabile strumento necessario alla buona riuscita del succulento piatto: il “coccio”, un vero, Forte, coccio di terracotta, in cui non dovrebbe trasmigrare alcuna anima vera ma, nella sua infinita bontà, l’essere supremo, per la riuscita del nostro brodetto, si accontenterà dell’anima del turpiloquente, ormai inutilizzabile per gli esseri viventi e destinata solo alle cose inanimate.

N. B. Come è ormai noto a tutti, ci sono due ingredienti assolutamente vietati nella preparazione del brodetto, il basilico e la cipolla: è per questo motivo che La Palombara e Marra sono stati rigorosamente esclusi nonostante il loro tentativo di “rovinare” l’inno al buon mangiare.

E.B.

lunedì 16 marzo 2009

Vasto, RIMPASTO DI GIUNTA, CAUSTICO COMMENTO DI ALLEANZA NAZIONALE PER IL POPOLO DELLA LIBERTA'

Sigismondi: "Cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia"

Il rimpasto di giunta voluto dal Sindaco Lapenna, dimostra che le accuse che il centrodestra sta rivolgendo, da tre anni a questa parte, all’attuale maggioranza, riguardo la manifesta incapacità amministrativa del centrosinistra, erano e sono fondate.
La presa di coscienza del dott. Lapenna dell’inadeguatezza della sua Giunta, è un fatto positivo, ma riteniamo che la cura adottata dal Sindaco non sia adeguata. È chiaro che “Cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia”, e il rimpasto non fa che aumentare l’odissea di una città ormai stremata da due anni di cattiva amministrazione.
Il difficile momento che il nostro Paese sta attraversando a causa della crisi economica e occupazionale, ha bisogno di amministrazioni coese e capaci di riuscire a tamponare gli effetti della crisi nei territori di loro competenza. È evidente che l’Amministrazione Lapenna non è capace di garantire quel decisionismo, quella solidità e competenza amministrativa che, invece, il momento storico richiede. Tutto ciò è dimostrato dall’atteggiamento tenuto dal centrosinistra vastese negli ultimi mesi che si è preoccupato esclusivamente di come porre rimedio alla crisi politica della maggioranza lasciando, di fatto, la città abbandonata a se stessa.
Variante al Piano regolatore, il nuovo piano spiaggia, le osservazioni alle Nta, sono solo alcune tematiche alle quali l’amministrazione comunale non da ancora risposta ai cittadini. Ma non basta, Il Consiglio comunale non si riunisce da gennaio, nonostante i gruppi di minoranza ne abbiamo richiesto la convocazione più di un mese fa; i lavori delle Commissioni sono fermi e molte interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali non hanno avuto ancora le necessarie risposte dall’Amministrazione. Sono questi i segnali della paralisi amministrativa che regna a Vasto.
Il malessere che si respira in città è inoltre testimoniato dal continuo allontanamento di Consiglieri comunali che nel 2006 avevano appoggiato, in prima persona, il programma elettorale del Sindaco, e che ora si dissociano responsabilmente dall’operato del Sindaco Lapenna.
Ritengo quindi che la crisi del centrosinistra vastese, non è risolvibile mediante una mera redistribuzione delle deleghe, ma è molto più ampia ed insanabile perché, nell’attuale maggioranza, mancano le condizioni politiche per far continuare l’esperienza amministrativa del centrosinistra al governo della città.
Bene avrebbe fatto il Sindaco, sempre più ostaggio dei partiti di maggioranza, a prendere atto del fallimento politico-amministrativo della sua amministrazione e rassegnare le sue dimissioni facendo tornare i vastesi finalmente alle urne.

Il Capogruppo di AN/Pdl
Etelwardo Sigismondi

IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO...

satira politica.riceviamo e pubblichiamo