sabato 26 aprile 2008

ANNULLATO "PALATUS". L'ENNESIMA FIGURACCIA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE E DELL'ASSESSORE AL TURISMO !

"Sbandierata alla BIT, la manifestazione gastronomica è stata cancellata"

Annunciato qualche mese fa in pompa magna alla BIT di Milano dall’Assessore al Turismo del Comune di Vasto, ed inserito in tutte le brochures, volantini e manifesti che pubblicizzano le manifestazioni vastesi, “Palatus”, iniziativa gastronomica Abruzzese Molisana che l’anno scorso si è svolta al Palace, è stato annullato!
Segno, questo, di una grande superficialità che l’Amministrazione Comunale,ed in particolare l’assessorato al turismo,hanno nell’organizzazione del calendario delle manifestazioni.
L’annullamento della manifestazione è l’ennesima figuraccia rimediata dall’Assessore al turismo che dimostra la scarsa capacità di programmazione!
Insomma, tutti i turisti che si sono fidati delle promesse dello stesso,e si sono recati a Vasto per seguire la manifestazione annunciata,sono rimasti con il…Palatus secco.
Regna sovrana, dunque, nel centrosinistra, una totale incapacità amministrativa e programmatica che danneggia, purtroppo, il nostro territorio.

Alleanza Nazionale per il Popolo della Libertà – Vasto

Problema rifiuti, DISCARICA DI VALLE CENA

In queste settimane in cui, seppur meno dei mesi passati, giornali e tv hanno parlato della situazione dei rifiuti nel napoletano,anche noi vogliamo sollevare la stessa questione. Nel vastese, però.Sappiamo ormai tutti,che il Governatore della Regione Abruzzo,Ottaviano Del Turco,ha autorizzato lo smaltimento di parte dei rifiuti campani , nella discarica di Cerratina a Lanciano che, prima o poi, sarà piena anche quella. Se non lo è già.E allora ci chiediamo: dove andranno gli altri rifiuti, visto che si producono continuamente? E qual è la situazione della discarica della nostra zona, ovvero quella di Valle Cena, ricadente nel territorio di Cupello?Prima o poi, crediamo, anche Vasto e le altre località circostanti,avranno problemi di smaltimento se non si pensano delle soluzioni. Più che pensare, attuare. Sì, perché è proprio la raccolta differenziata,a detta degli esperti,la migliore soluzione al problema rifiuti,quella che, dalle nostre parti, non si fa quasi per niente. Una pratica, la raccolta differenziata, che non solo consente di liberarsi dei rifiuti, ma di renderli utili, riciclandoli e ritrasformandoli in oggetti ! addirittura in televisori !Da tempo si dice che il Comune di Vasto “sta per” cominciare la raccolta differenziata ma questo “sta per” dura ormai da quasi due anni.Occorre investire sulla differenziazione dei rifiuti perché è quello che tra qualche tempo tutti i Comuni d’Italia dovranno cominciare a fare se non vogliono vivere di persona quello che hanno visto attraverso le immagini televisive di questi mesi.I termovalorizzatori, termine sbandierato in questi mesi nei talk show,qualora si dovessero realizzare, dovranno servire a smaltire tutto ciò che con la “differenziata” non si può;ovvero il minimo.E allora cominciamo anche noi a preoccuparci di questi problemi che se non subito, comunque prima o poi si faranno sentire…

Marco di Michele Marisi

AREA GIOCHI A VASTO MARINA : incompleta e pericolosa

Fu denunciata l’anno scorso dal gruppo consiliare vastese di Alleanza Nazionale, ma la situazione è rimasta la stessa. Ci riferiamo all’area giochi che si trova a Vasto Marina e dove già da un paio di Domeniche, caratterizzate da un sole primaverile, i bambini, accompagnati dai genitori, sono andati a passare un po’ di tempo. Ma la situazione dei giochi,dicevamo, come testimoniano le foto, non è delle migliori. Mancano pezzi che ne rendono impossibile l’utilizzo, molte parti sono rugginose e quindi pericolose per i bambini, alcune risultano taglienti.Per non parlare della sporcizia che caratterizza quella “pinetina” con carte, plastica, bottiglie di vetro e quant’altro.Eclatante lo scivolo con un buco nel bel mezzo della “discesa” e alcuni giochi completamente inutilizzabili.Insomma, un’area giochi assolutamente inadatta e pericolosa per gli stessi fruitori. Sono due anni consecutivi che viene denunciata questa situazione ma l’Amministrazione Comunale, non si sa perché, non interviene.Forse non lo ritiene opportuno. Siamo sicuri, dirà “Non abbiamo soldi”. Eppure la stagione estiva si sta avvicinando, la Marina non è ancora pronta ad accogliere i turisti e gli stessi Vastesi…ma i soldi per il mese del brodetto si sono trovati eccome…

Marco di Michele Marisi

venerdì 25 aprile 2008

QUANDO SI PARLA DI STRUMENTALIZZAZIONE

I professionisti del 25 Aprile

I lamentatori di professione, le prefiche della democrazia, i professionisti del procurato allarme, dissotterrano l’ascia di guerra: questi novelli “Blackfoot” invitano alla mobilitazione sul tema della democrazia che, secondo loro, è a rischio e l’Italia è in pericolo. A loro parziale scusante c’è da dire che, ormai minoritari, ormai poco o nulla credibili, ormai seppelliti dalla storia, si sentono come tanti (pochi) “Calimero”: si sono ridotti a poche tribù attentamente monitorate dal WWF perché a rischio di estinzione e, conseguentemente, con la speranza di essere annoverati tra le specie protette. Contro di loro ed i loro allarmi, i cattivi servizi che loro, per primi, hanno reso alla vulgata sulla Resistenza, ridicolizzata dalle marce contro le camicie nere e gli orbaci che vedono dietro ogni angolo di ogni “Via Rasella”. Secondo l’appello della “Confederazione italiana tra le associazioni combattentistiche e partigiane” “ l’Italia sta correndo nuovi pericoli. Emergono sempre più rischi per la tenuta del sistema democratico … il 25 Aprile assume il valore di una ricorrenza non formale …ci rivolgiamo ai giovani, ai democratici, agli antifascisti, per una mobilitazione straordinaria in tutto il Paese”. Quando si arriva a proporre questi appelli si offendono tutti quei milioni di italiani che hanno deciso di cambiare, CON IL VOTO, i loro governanti, si offendono i partigiani, quelli veri, morti per gli ideali e non per le ideologie, si offendono migliaia di soldati, americani, inglesi, canadesi, africani, francesi ed altri che riposano nei cimiteri di guerra Mai visitati dalle nostre “democratiche autorità”, Mai proposti come mete ai nostri studenti (come si fa con Auschwitz), Mai onorati dalle associazioni partigiane. O sbaglio?

Elio Bitritto

Provincia, FEBBO (AN/Pdl) : COLETTI NON STA FACENDO NULLA !

"Anche Vasto dimenticata"

«Ancora una volta Coletti dà i numeri». Mauro Febbo,
Consigliere Provinciale di AN/Pdl (nella foto) attacca il Presidente della Provincia Coletti che due giorni fa, a Lanciano, «ha dato i numeri» parlando del Bilancio di Previsione.«Coletti», spiega Febbo, «ha parlato a Lanciano di investimenti e progetti ma i fatti e i documenti ufficiali lo smentiscono clamorosamente. I documenti dicono che la sua amministrazione nel triennio 2005 - 2007 ha acceso mutui per 32.231.26,73 euro. Nel quinquennio della mia presidenza, visto che vengo chiamato in causa, i mutui contratti ammontano a 103.352.876.53. Dunque Coletti dovrà darsi molto da fare non tanto per pareggiare tale ultima cifra, la qual cosa pare improbabile, quanto piuttosto per arrivare almeno a 50 milioni di euro».Ma a deporre contro l'amministrazione provinciale attuale,prosegue Mauro Febbo, «sono anche le spese in conto capitale: nel periodo 2000-2004 toccarono quota 257.240.115,12 euro; nei primi tre anni di gestione Coletti siamo solo a quota 117.317.595.57. Numeri alla mano è davvero difficile capire di cosa possa vantarsi Coletti».Contestazione anche per gli investimenti «di cui oggi il Presidente va fiero ma sono per gran parte relativi all'attività di programmazione che lui ha ereditato» e per gli incarichi e la rimodulazione dei progetti «che potevano già essere cantierati: gli esempi più eclatanti di tale politica sono le Torri Montanare di Lanciano e la Rotonda di Marcianese».Coletti in questi anni «ha privilegiato solo alcune fette del territorio provinciale, ovvero Porto di Ortona e Marrucina, e solo un anno prima delle elezioni si ricorda che esiste tutto il resto di una Provincia formata da 104 Municipalità su 2548 chilometri quadrati di territorio! Vasto e il porto di Vasto, completamente dimenticati da Coletti!».

Regione,NO ALLA TASSA SULLE ACQUE MINERALI! La mobilitazione di AN/Pdl

“La tassa sulle acque minerali? Si tratta dell’ennesimo colpo di scure di Del Turco sulle attività produttive della nostra Regione”. Con queste parole,il Capogruppo di AN in Consiglio Regionale ed ex assessore, Alfredo Castiglione commenta la norma che introduce nella nostra Regione una tassa sulla quantità di acqua estratta dai concessionari di acque minerali, Gran Guizza e Santa Croce, presenti in Abruzzo, pari a 2 euro/metro cubo. "Nascosta all’interno della variazione finanziaria del bilancio regionale, l’applicazione di una norma del genere, secondo i criteri proposti dalla Giunta, determinerebbe ad esempio una tassazione a carico della Gran Guizza di 2.600.000 euro con almeno due gravi ripercussioni: un disinventimento sugli stabilimenti presenti a Popoli e, ancor più preoccupante, la riduzione del mercato con conseguente riduzione della produzione ovvero dei posti di lavoro. La tassazione – prosegue Castiglione – non può prescindere da tre aspetti fondamentali: la commisurazione del canone in relazione all’acqua effettivamente imbottigliata, l’individuazione del giusto importo tale da non pregiudicare le attività produttive di concerto con i sindacati, Mineracque e gli enti locali, l’assegnazione dell’introito direttamente ai comuni gravati dalla concessione. Aspetti questi non presi nella minima considerazione dalla Giunta Regionale. È comunque un errore clamoroso quello di applicare tale tassazione ad uno dei settori trainanti della nostra Regione, già gravati da una pesantissima Irap e addizionale Irap ed è assurdo pensare di sanare i conti della Regione e di reperire fondi da investire sulle attività produttive supertassando queste ultime. Su questo punto non si transige e – se non si stralcerà o rivedrà nei contenuti quest’assurda tassazione di cui proporremo l’abrogazione – Alleanza Nazionale farà ostruzionismo in Commissione e Consiglio Regionale”.Sull’argomento interviene anche Christian Salutari, Consigliere Comunale di Popoli e tra i più stretti collaboratori di Castiglione in materia di politiche minerarie. “Condivido pienamente le preoccupazioni di Alfredo Castiglione, la proposta della Giunta è fuori da ogni logica in materia di corretta gestione delle acque minerali, non è assolutamente ragionevole in termini di proporzionalità e non tiene in minimo conto le ripercussioni occupazionali che ne deriverebbero per il nostro territorio. Inoltre mi preoccupa fortemente la sostanziale incapacità politica del Partito Democratico cittadino di salvaguardare la città da azioni e scelte di una Regione governata dallo stesso partito che mettono a serio rischio le realtà occupazionali della città. Ricordo che negli anni passati per l’iniziativa analoga di un singolo Consigliere Regionale di centrodestra, e non della Giunta Regionale, l’amministrazione cittadina mobilitò le piazze provocando un allarme sociale privo di fondamenti. Oggi invece con un’azione del genere, espressione ufficiale della volontà di un governo guidato dal Partito Democratico, passa tutto sotto silenzio, quasi che durante la campagna elettorale non se ne dovesse parlare. Così non si può andare avanti, chiederemo la convocazione di un consiglio comunale straordinario.”

mercoledì 23 aprile 2008

Regione, CASTIGLIONE (AN/PDL) : IN CONSIGLIO REGIONALE NULLA E' CAMBIATO !

"Riunioni di Commissione deserte: spettacolo deplorevole e avvilente"

Dobbiamo dare atto a Del Turco che finalmente ha mantenuto un impegno. Il giorno dopo le elezioni politiche - ha dichiarato il Capogruppo di AN in Consiglio Regionale, Alfredo Castiglione (nella foto) - assumendosi le responsabilità per il disastro elettorale del centrosinistra in Abruzzo, aveva dichiarato testualmente:"nulla sarà più come prima in Regione". I fatti gli hanno dato ragione: in Regione, ammesso che fosse possibile, è persino peggio di prima. L'altra mattina - prosegue Castiglione- la riunione della IV commissione consiliare è andata deserta ancora una volta per le assenze dei Consiglieri di maggioranza e soprattutto del Pd, a testimonianza di un'irresponsabilità che neanche la sconfitta elettorale ha contriubito a scuotere. All'ordine del giorno c'era il piano dei bacini sciistici di Ovindoli e in commissione c'erano anche rappresentanti del comprensorio interessato, che aspetta questo provvedimento da un anno e mezzo, ma i consiglieri non si sono neanche presentati. Uno spettacolo deplorevole e avvilente di cui dovrebbero vergognarsi e che - chiosa il Capogruppo di AN - squalifica l'istituzione che indegnamente rappresentano.

martedì 22 aprile 2008

FINI : ECCO LE 4 MOSSE PER GARANTIRE SICUREZZA AI CITTADINI

Il leader di AN, intervistato da il Giornale, spiega la ricetta contro l'allarme delinquenza: "Più uomini e mezzi alle forze dell'ordine, certezza della pena, lotta alla droga e bonifica delle città da sbandati e immigrati clandestini".

Ma insomma, chi è il responsabile maggiore di tutti i clandestini criminali che ci ritroviamo in casa? Gianfranco Fini non ci sta al gioco dello scaricabarile che Veltroni e Rutelli cercano di imbastire in queste ore e taglia corto con decisione: «Polemiche che lasciano il tempo che trovano. È tipico dei disperati tirar fuori un mare di sciocchezze». Perché di una cosa il Presidente di AN, prossimo presidente della Camera, si dice assolutamente certo: «Con la sinistra al governo non c'è stata, non c'è e non ci sarebbe stata sicurezza nelle nostre città come hanno capito perfettamente gli italiani che nel voto, al di là delle nostre aspettative, hanno premiato il Pdl e la Lega in modo assolutamente inequivoco...».

Presidente Fini: che il centrodestra abbia posto con forza il problema è un dato di fatto. Ma sarà poi capace di fare qualcosa nel concreto?
«Ne sono sicuro. E questo perché la nuova maggioranza concorda sui 4 punti base dell'intervento che abbiamo in mente. Primo: controllo del territorio, che significa più uomini e mezzi per le forze dell'ordine. Il governo Prodi ne parlava anche lui, ma poi si spaccava tra chi chiedeva una commissione d'inchiesta per i fatti di Genova e chi voleva rafforzare la polizia. Secondo: certezza delle pene per chi delinque, che non è lo pseudogarantismo che aleggiava nell'esecutivo di centrosinistra che finiva per favorire più i criminali che le loro vittime. Terzo: incrementare la lotta alla droga perché chi la assume perde ogni remora morale ed è pronto ad uccidere anche per 50 euro. Quarto ed ultimo: procedere nella bonifica di città e quartieri da sbandati e immigrati clandestini giunti qui non per lavorare onestamente ma per delinquere».

Non è che tutti questi buoni propositi, una volta che sarete insediati alla guida del Paese, verranno vanificati dal rosso delle casse statali? Avete presente che per rafforzare la polizia ed il suo ruolo serviranno soldi... E parecchi?
«Ha presente il nostro programma? Se diciamo, come abbiamo fatto, che quella della sicurezza è pri-o-ri-tà nazionale, qualcosa vorrà dire o no? Certo che sappiamo che la questione reclama spesa pubblica. Ne siamo perfettamente consci. Ma è un fatto che la situazione è andata fuori controllo grazie alla maggioranza di centrosinistra. Perché, diciamocelo: negli altri Paesi, pur essendo un problema, non è una emergenza come da noi! Come mai? Prodi e compagni ci hanno spiegato ad esempio che i romeni non possono essere espulsi in quanto comunitari... Io, che da ministro degli Esteri avevo seguito la questione, so invece che se un cittadino comunitario non dimostra di avere un lavoro ed una residenza, dopo 3 mesi di soggiorno in Italia, può essere espulso. Le direttive Ue sono chiarissime in proposito».

D'accordo, ma alle intimazioni ed ai fogli di via i clandestini rispondono facendo finta di niente...
«... e infatti a nostro modo di vedere occorrerà rendere ancora più incisiva le legge che porta anche il mio nome. Le espulsioni non dovranno esser più solo intimazioni a lasciare il Paese, ma allontanamenti immediati. So che ci sarà da lavorare per questo, anche a livello internazionale (occorre affrettare l'obiettivo della banca dati Ue), ma bisogna pur cominciare ad affrontare il toro per le corna senza pretendere di bloccare quella che a sinistra chiamano "una schedatura di massa". Occorrerà ad esempio prevedere che ai Paesi che si rifiutano di riportare a casa loro chi si è macchiato di colpe da noi, possano venir tagliati gli aiuti che l'Europa fornisce. Perché dev'esser chiaro che non siamo insensibili ad accogliere i più deboli, ma a condizione che rispettino le regole».

In sostanza lei scommette che il centrodestra sarà capace di metter mano concretamente al problema...
«La nostra credibilità è sicuramente maggiore di quella del patetico duo Veltroni-Rutelli che in 15 anni di governo romano sono stati capaci solo di favorire più gli occupanti abusivi di case che i cittadini. Che ancor oggi ci fermano e ci chiedono "per carità, fate pulizia!" come mi è capitato anche questa mattina, sul litorale...»

.... Se n'è andato al mare?
«Come molti romani, e visto che domenica si torna a votare, sono andato tra loro a incitarli a recarsi alle urne, dato che è un week-end lungo che ci attende...».

E la corsa al Campidoglio come la vede?
«Sono ottimista. Alemanno è andato oltre le aspettative e Rutelli è parso una minestra riscaldata anche a molti della sinistra se è vero, come è vero, che ha preso una percentuale minore di quella di Zingaretti (candidato Pd alla Provincia, nda). Credo si possa riuscire a prevalere. Me lo fanno capire i tanti che mi dicono: "Ma come, Rutelli promette oggi quello che non è riuscito a fare nei 9 anni da sindaco!?". E me lo fa sperare l'elettorato di centrodestra che esce galvanizzato dal risultato delle politiche, mentre sull'altro versante non so con quanto entusiasmo un elettore della Sinistra Arcobaleno possa tornare alle urne per votare chi lo ha raso al suolo... L'importante comunque è battere il rischio astensionismo nelle nostre fila: la gente deve capire ad esempio che solo un sindaco affine alla linea del governo può riuscire a risolvere efficacemente i problemi della sicurezza».

Alemanno però ha rifiutato apparentamenti. Non è che questo potrebbe essere un boomerang nella corsa a Sindaco?
«Ho condiviso la sua propensione a voler riunificare tutta l'area di centrodestra. Nel momento in cui Casini ha preferito non esprimersi, lasciando all'Udc libertà di scelta, era una strada naturale...».

Già: l'Udc. Dica la verità, Fini: adesso che Casini non c'è più spariranno davvero le fibrillazioni che in cinque anni di governo spuntavano a ripetizione nell'esecutivo di Berlusconi? Sarete capaci di procedere senza scarti?
«Io mi auguro che la passata esperienza abbia insegnato a tutti, ma proprio a tutti noi, come procedere. I segnali sono buoni. Ho parlato a lungo con Bossi e Maroni, vincitori chiari, col Pdl, di queste elezioni: sono tutt'altro che degli sprovveduti, convinti come me che il plebiscito che ci hanno riservato gli italiani merita iniziative immediate ed efficaci e non risse per una visibilità fine a se stessa. Non credo proprio stavolta sia da mettere in conto che qualcuno, non soddisfatto di quanto ottenuto, si metta a tirar calci...».

E il suo futuro?
«Escluderei il pensionamento. Nei prossimi giorni definirò non tanto il mio futuro, ma come essere utile in questa squadra. Vede, l'importante è sapere, e sapere tutti, che sarebbe sbagliatissimo presentarsi da Berlusconi con la lista della spesa e dirgli "o così o niente!". Berlusconi ci conosce benissimo, e sa che occorre mettere in campo una squadra coesa e capace».

Ma la presidenza della Camera è un incarico che accetterebbe?
«È una importantissima carica istituzionale che sarebbe da cretini rifiutare. Specie ora che bisogna ricucire i rapporti con tanti italiani che hanno cominciato a guardare con sospetto "la casta". Credo che all'autorità che l'incarico ha di per sé, occorra coniugare autorevolezza. Non è compito facile».

Ruolo istituzionale e non politico, per Gianfranco Fini. Non è che le impedirà a quel punto di vivere la fondazione del Pdl che... Quando sarà?«Intanto dev'esser chiaro che occorre una volontà reciproca. Ma credo che entro l'anno, o al massimo nei primi mesi del 2009, si tengano i congressi di An e di Forza Italia per l'approvazione di uno statuto - perché sui valori siamo già ampiamente in linea - che stabilisca tempi e regole per il congresso di fondazione del nuovo soggetto unitario. Vero che la fretta è cattiva consigliera, ma ritengo che in 6-8 mesi lo si possa fare».

Fini, al di là del tema-sicurezza, cosa vede come seconda priorità di governo?
«Ancora la sicurezza, è la parola-chiave. Quella sociale. Bisogna garantire un rilancio dell'economia, ridare potere d'acquisto ai salari, detassare le imprese. Perché è vero che la crisi è anche il frutto di quella che spero sia una fase di congiuntura di livello internazionale, ma è aggravata da mali italiani. Detassare gli straordinari, o comunque quelle voci che garantiscono aumenti di produttività, è di primaria importanza».

Tornate a palazzo Chigi con l'aria di chi sa che non sarà facile risalire la china. È preoccupazione la vostra?
«No: è un mix tra l'esperienza acquisita e la conoscenza della realtà, oltre alla consapevolezza di non avere bacchette magiche. Ma proprio per questo resto ottimista».

lunedì 21 aprile 2008

LA VIGNETTA



VIVA L'ITALIA

Abbiamo vinto. Tanto, ovunque, costantemente. E’ stata una campagna elettorale lunga due anni, iniziata in una notte amarissima per il nostro popolo. Quella del 2006; la notte in cui Romano Prodi festeggiava con Rutelli e Fassino in piazza Santi Apostoli a Roma,una vittoria virtuale, ma non per questo meno bruciante. Da quel giorno, da quelle immagini di arroganza e cinismo, abbiamo sofferto a lungo, poi lottato duramente e – infine - vinto.

Azione Giovani