sabato 27 ottobre 2007

VOCI DI CORRIDOIO

Dopo lo schiaffo dato alla Città dall’Amministrazione Lapenna con le obbrobriose e mal assemblate nuove Norme Tecniche di Attuazione del PRG, i ben informati sono tutti in attesa di veder arrivare le truppe cammellate delle Coop. edilizie rosse provenienti dall’Emilia Romagna.

CASTIGLIONE (AN) : A RISCHIO I GIOCHI DEL MEDITERRANEO !

“Se i giochi del Mediterraneo non si terranno a Pescara, sappiamo già chi dobbiamo ringraziare: Ottaviano Del Turco per il mancato sostegno, Luciano D’Alfonso e la penosa sceneggiata del partito democratico, il cui travaglio ha paralizzato la politica regionale, mettendo a margine i reali problemi del territorio. Se adesso rischiamo di non farci trovare preparati ad ospitare i giochi, D'Alfonso dovrà assumersene le responsabilità e togliere immediatamente il disturbo”. Alfredo Castiglione, capogruppo di AN in Consiglio Regionale, non nasconde le sue preoccupazioni per la paventata possibilità che Pescara e l’Abruzzo perda "un treno così importante per lo sviluppo".
“Il ritardo nell’inizio dei lavori di ammodernamento dello stadio Adriatico, la dice lunga sull’incuria e la superficialità di un’Amministrazione comunale che vive di tante chiacchiere e pochi fatti. Il Presidente del Comitato Esecutivo della Confederazione Internazionale dei Giochi, l’algerino Amar Addadi, ha dimostrato di non lasciarsi incantare dal politichese vecchia maniera di D’Alfonso, non mancando di sollecitare a più riprese un maggiore dinamismo da parte dell’Amministrazione. Così come chiedeva fatti e non parole il Ministero dell’Interno affinché il reparto mobile della Polizia potesse insediarsi a Pescara. Poi sappiamo com’è finita, anzi, dov’è finito il reparto: ad Ancona.L’inconsistenza del Sindaco e il narcisismo patologico dell’uomo, danno vita ad una miscela di inadeguatezza purtroppo già infelicemente sperimentata, ma se torna a mettere a rischio una preziosa opportunità di sviluppo per la Città come i Giochi del Mediterraneo, non può più essere tollerata”.

Ufficio Stampa Gruppo AN

Regione, CASTIGLIONE (AN) : CON LE DIMISSIONI DI ORLANDO, INTONATO IL "DE PROFUNDIS"

(Nella foto, Alfredo Castiglione, Capogruppo di AN in Consiglio Regionale)

Dopo la confusa assemblea del Consiglio Regionale che Mercoledì 24 ha visto una imbarazzata maggioranza approvare la manovra finanziaria di quasi 100 milioni di euro, sottratti al territorio per gli investimenti e dirottati a sanare l’ennesimo buco della sanità, il Sen. Angelo Orlando ha rassegnato le proprie dimissioni dalla presidenza della prima commissione bilancio dell’Emiciclo. Il capogruppo di AN Alfredo Castiglione interviene dichiarando: “più volte lo abbiamo detto, in aula ed alla stampa, che questa maggioranza vota in aula solo sotto ricatto delle dimissioni di Del Turco, ed i fatti ci danno ragione. Dopo il voto imbarazzato in aula, il collega Orlando ha rassegnato le proprie dimissioni da una commissione letteralmente “inutile”, scavalcata in sfregio alla carta costituzionale della Regione Abruzzo dalle sveltine di questa maggioranza senza testa”.E prosegue: “ieri sera abbiamo assistito all’ennesimo indegno spettacolo per la regia di Del Turco con la partecipazione, passiva, dei Consiglieri di maggioranza: uno spettacolo che ha umiliato le associazioni di categoria, gli enti locali ed i sindacati che cercavano un momento di confronto, ma che hanno trovato solamente un muro contro il quale poter non far altro che piangere”.Conclude Alfredo Castiglione: “è arrivato il momento di gettare la spugna: le dimissioni del Presidente Orlando, al quale va la mia personale stima, danno il LA ad un "De Profundis" che tutti gli abruzzesi in coro cantano a Del Turco & C.”.

COSTITUITA, A VASTO, LA SEZIONE DI "FARE VERDE". SABATO 27 OTTOBRE, LA PRIMA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA DIOMEDE !

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

E’ stata costituita, ieri, a Vasto, una sezione di “Fare Verde”, un’associazione di protezione ambientale. A dare vita a questa ONLUS, sono stati Stefano e Tony Comparelli, Mercurio Saraceni, Marco di Michele Marisi ed Etelwardo Sigismondi.
Appena costituitasi, la sezione di Vasto, si è subito data da fare aderendo alla manifestazione organizzata, a livello nazionale, da “Fare Verde”.

Sabato 27 Ottobre , infatti, in 110 piazze italiane, compresa quella di Vasto, centinaia di volontari distribuiranno gratuitamente più di 10 tonnellate di compos:, un fertilizzante naturale ottenuto dal riciclaggio dei rifiuti organici. Il compost sarà distribuito in sacchetti da 1/2 kg e potrà essere usato per la cura delle piante in vaso: migliaia di nostri concittadini potranno, così, "toccare con mano" i vantaggi del compostaggio, un processo del tutto naturale, ma controllato, per riciclare la parte organica e biodegradabile dei rifiuti urbani.
A Vasto, lo stand, sarà posizionato sin dalla mattina, nella centralissima Piazza Diomede.

Perchè "Meno rifiuti in città, più qualità in campagna"

Il 35% circa dei rifiuti prodotti nelle nostre città ,è rappresentato da avanzi di cucina e scarti della manutenzione del verde che possono essere riciclati e trasformati in compost, un ottimo fertilizzante organico ottenuto riproducendo in maniera accellerata e controllata il naturale processo di degradazione della materia organica.Su oltre 31 milioni di tonnellate di rifiuti urbani prodotti in Italia, più di 10 sono scarti organici biodegradabili. Purtroppo solo 1.825 comuni italiani su 8.101 recuperano la parte organica dei rifiuti urbani, per questo riusciamo a recuperare solo 2 milioni di tonnellate su 10 di scarti organici compostabili.

Si tratta di uno spreco enorme! Invece di essere recuperate e utilizzate per restituire preziose sostanze nutritive ai terreni agricoli, più di 8 milioni di tonnellate di rifiuti putrescibili, marciscono nelle discariche o vanno ad alimentare gli inceneritori, con un impatto devastante sul territorio. In Austria da anni il recupero della frazione organica dei rifiuti è obbligatorio. Pochi sanno che il 5% dei terreni agricoli italiani sono già desertificati, mentre un ulteriore 27% è in via di desertificazione. L'utilizzo del compost di qualità ,aiuta a restituire sostanza organica ai terreni impoveriti da decenni di agricoltura intensiva, riducendo drasticamente l'uso di fertilizzanti chimici.

Il settore del compostaggio è decisamente in crescita: già nel 2004 la raccolta differenziata della frazione organica ha superato, in percentuale, quella della carta, e gli impianti di compostaggio sono passati da circa 25 nel 1993, a 215 nel 2005.Tuttavia, c'è ancora molto da fare, soprattutto nel centro-sud Italia. Sul versante del recupero, bisogna estendere in tempi rapidi la raccolta differenziata della frazione umida, che deve essere necessariamente domiciliare per garantire un elevato grado di purezza dei materiali raccolti ed ottenere un compost di qualità utilizzabile in agricoltura senza rischi di contaminazione dei terreni.Sul versante impiantistico, bisogna realizzare un gran numero di impianti di compostaggio, preferibilmente di piccole dimensioni e ben distribuiti sul territorio per evitare che crescano i costi economici ed ambientali legati al trasporto degli scarti compostabili.

Rifiuti, energia, desertificazione, lotta al riscaldamento del pianeta: il compostaggio è la risposta giusta a molti problemi ambientali che rischiano di trasformarsi in un dramma epocale.

"Fare Verde" invita cittadini, amministratori, imprenditori agricoli, a recarsi presso i punti informativi allestiti in 17 regioni italiane, per informarsi sugli innumerevoli vantaggi del compostaggio.

Fare Verde - Vasto

Pecoraro da per approvato il pacchetto, ma era falso. SICUREZZA, SI, ANZI, NO. IN SCENA LA FARSA. TUTTO RINVIATO A MARTEDI'

Il Gverno è stato costretto a rinviare l'approvazione del pacchetto sicurezza a causa dei dissensi di alcuni Mnistri nel corso del Consiglio dei Ministri. Dopo una discussione durata molte ore,si è alla fine deciso di non decidere e di far slittare alla prossima settimana il voto sui quattro disegni di legge che compongono il piano presentato dal Ministro dell'Interno, Giuliano Amato, e dal Guardasigilli, Clemente Mastella.
A bloccare le nuove norme che dovrebbero imporre un giro di vite contro la criminalità spicciola e organizzata, sono stati i Ministri Ferrero, Mussi, Pecoraro Scanio e Bonino. Riserve sono state espresse anche dai Ministri Bindi e Pollastrini. Di fronte a un così netto dissenso, a Romano Prodi non è rimasto altro che prenderne atto e rinviare la votazione sul pacchetto sicurezza. I maggiori dissensi dei Ministri appartenenti alla sinistra radicale si sono concentrati sulle norme che concedono più poteri ai sindaci e ai prefetti e che istituiscono la banca dati del Dna. L'unica parte su cui si era registrato un unanime consenso tra i Ministri riguardava la lotta alla mafia e le nuove norme sul sequestro dei beni. Fino a tarda sera l'esito del Consiglio dei Ministri era rimasto avvolto nel mistero, dopo che il Ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio, uscendo da Palazzo Chigi, aveva annunciato l'approvazione del pacchetto. A mettere le cose in chiaro, ci ha poi pensato il Ministro Ferrero che ha sottolineato come nel CdM "non si è votato niente perché vi sono stati diversi pareri critici su vari elementi e varie proposte di miglioramento". Una vera e propria bacchetta ai colleghi è giunta nel corso del CdM dal titolare del Viminale Amato, "la vostra è una posizione anacronistica che va contro gli interessi del Paese".Di Governo paralizzato ha parlato Altero Matteoli (AN) che, intervenendo in aula al Senato, ha chiesto che il Ministro Amato venga a riferire in Parlamento sui motivi del rinvio del pacchetto sicurezza. "Quanto accaduto - ha dichiarato Matteoli - ha davvero dell'incredibile e mostra come questo Governo, bloccato dai veti della sinistra massimalista su ogni tema, sia ormai paralizzato, incapace di fronteggiare persino l'emergenza sicurezza dilagante in tutto il Paese. Prodi quando va via? Cosa deve accadere ancora perché anche qualche ministro abbia un sussulto di dignità, di coraggio e di coerenza passando dalle parole condivisibili ai fatti? - si è chiesto il Presidente dei Senatori di AN. Dopo aver appreso con soddisfazione dell'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del pacchetto sicurezza - ha proseguito Matteoli - ed aver letto le comunicazioni trionfanti del Ministro Pecoraro Scanio, che entrava anche nel dettaglio delle norme ho telefonato a Palazzo Chigi per ricevere il testo del provvedimento ed ho ricevuto risposte molto imbarazzate. Durante la notte poi si è appreso che non solo il Consiglio dei Ministri non aveva approvato il pacchetto, ma anzi 4 Ministri della sinistra radicale si erano astenuti e dichiarati nettamente contrari, notizia rilanciate dalle agenzie di informazione e dai Tg in diretta. Il pacchetto, insomma ,per le divisioni profonde nel Governo,era stato rinviato per una riscrittura, mentre il Ministro dell'Interno accusava altri colleghi dissenzienti di avere una visione anacronistica delle questioni e di non fare gli interessi del Paese. La misura è colma, qui non si tratta di una legge che interessa direttamente i Cittadini, la loro sicurezza, la loro qualità della vita. Ritengo - ha concluso Matteoli - che il Governo debba fare in quest'Aula chiarezza su quanto accaduto ieri sera in Consiglio dei Ministri. Dia la sua versione di verità".

Da: destrasenato.it

Governo, RONCHI (AN) : "PER PRODI SUONATA CAMPANELLA ULTIMO GIRO"


(Nella foto, l'On. Andrea Ronchi, portavoce di Alleanza Nazionale)
Il Presidente della Repubblica insiste: è indispensabile un'intesa sulle riforme. Voi di AN, On. Andrea Ronchi, che cosa gli rispondete?

"Il Capo dello Stato sa perfettamente che AN può dialogare sulle riforme solo con una maggioranza che sia tale. Non come adesso, che siamo in uno stato di pre-crisi".

Anche dal centrosinistra gli appelli si moltiplicano...

"Nel Governo sono in molti che vorrebbero dialogare sulle riforme con l'opposizione, ma solo ed esclusivamente per mantenere in vita l'esecutivo. E questo, sinceramente, non e' accettabile".

Cosa c'è di sbagliato?

"Discutere di riforme non può essere un modo per allungare l'agonia del Governo. E' già suonata la campanella dell'ultimo giro e abbiamo il dovere di non prestarci a nessuna stampella. Ce lo chiedono gli Italiani, compresi quelli che hanno votato a sinistra. Prodi può sopravvivere solo con compromessi sempre più bassi e dannosi per il Paese".

Proprio nessuna tentazione di battere la via delle riforme?

"Certamente sì, ma nella prossima legislatura. Ora è tardi".

Però qualche giorno fa alla Camera vi siete astenuti sul pacchetto di rifoerme istituzionali. Quell'astensione come va intesa?

"Come un segno di responsabilità dell'intero centrodestra, che ha sempre voluto le riforme. E che nei momenti importanti sa sempre trovare la coesione al suo interno. ' accaduto sulle riforme, ma vale anche per i prossimi passaggi..."

Conferma che, se cadrà il Governo, pure voi chiederete a Napolitano di andare subito alle urne?

"Nessuno di noi si permette di tirare la giacca al Presidente della Repubblica, del quale abbiamo assoluto rispetto e stima. Ma quando cade il Governo c'è una sola strada: elezioni anticipate".

E se dopo Prodi vi proponessero un governo istituzionale?

"Con il dovuto rispetto per tutte le opinioni l'Italia non ha bisogno in questo momento né di Governi tecnici né di altre formule istituzionali. La parola deve tornare ai Cittadini".

Senza neppure cambiare la legge elettorale?
"Concordo con il Presidente del Senato Marini quando dice che si può votare con questa legge. Basta correggere il premio di maggioranza al Senato, in modo che da regionale diventi nazionale".

Quanto tempo occorre?

"Pochissimo. Da riscrivere c'é solo una riga...".

E se vi proponessero una riforma elettorale più ambiziosa?

"L'onere di fare proposte spetta a loro, che sono maggioranza. Ma sulla riforma elettorale, come su tutto il resto, parlano 3-4 lingue diverse, non sono in grado di mettersi d'accordo. Rutelli e Fassino vorrebbero il sistema tedesco. Veltroni sappiamo tutti che è contrario. Parisi è addirittura referendario... Noi del centrodestra tutto possiamo fare, tranne che togliere loro le castagne dal fuoco".

mercoledì 24 ottobre 2007

RAI, GASPARRI (AN) : E' LO SPECCHIO DEL PAESE. SFIDUCIA A TUTTO IL GOVERNO

(Nella foto, l'On. Maurizio Gasparri)

"Se la Rai, come molti dicono, è lo specchio del Paese, la sfiducia del Presidente Petruccioli da parte della Commissione di vigilanza, è l'ulteriore dimostrazione che non solo Petruccioli, ma tutto il Governo di centrosinistra se ne deve andare." E' quanto dichiara Maurizio Gasparri dell'esecutivo di Alleanza Nazionale.
"Hanno compiuto un atto di arroganza sostituendo Petroni con Fabiani, - spiega il Deputato di AN - andando contro la legge e la logica. Oggi hanno ottenuto la meritata ricompensa. Petruccioli, ai sensi della mia legge, fu designato Presidente in base alla norma che prevede una maggioranza di due terzi e quindi il coinvolgimento delle minoranze che all'epoca erano le sinistre. Oggi voleva rimanere Presidente, pur essendo diventato esponente dello schieramento di maggioranza. Dispiace che una persona che in varie occasioni ha dimostrato equilibrio non abbia saputo prendere atto per tempo che doveva lasciare il posto. Ora sappiamo che c'è una legge vigente, la cosiddetta legge Gasparri, che deve essere applicata per dare nuovi vertici alla Rai. La morale di questa vicenda - conclude Gasparri - è che l'atteggiamento illegale del centrosinistra è stato bocciato in Parlamento. Ne dovrebbe prendere atto anche chi ha ottenuto una poltrona dell'ultimo momento al di fuori delle norme che regolano la vita della Rai".

martedì 23 ottobre 2007

SCIPPI,FURTI,RISSE,SPARATORIE, ATTENTATI E RAPINE. Vasto sta diventando pericolosa !

Da qualche tempo a questa parte, sono molti i fenomeni malavitosi che si stanno registrando a Vasto, rendendo così, la nostra amata Città, non più sicura come prima.
Scippi, furti, risse,sparatorie, attentati e rapine stanno sconvolgendo questo piccolo centro della costa adriatica i cui Cittadini, da tempo, reclamano più sicurezza.
La serie di eventi malavitosi, cominciò circa un anno e mezzo fa con l’esplosione di una bomba davanti il cancello della villa di un imprenditore vastese, e poi a raffica con gli attentati incendiari alle macchine, i furti nelle ville e negli appartamenti estivi, le risse fuori dalle discoteche tra gruppi di ragazzi di Vasto e gruppi di extracomunitari albanesi e rumeni.
Non mancano le rapine nelle banche , ultime, quelle alle poste di S. Lorenzo, al supermercato di Via Alfieri e al bar di Corso Mazzini , gli scippi, uno dei quali si è verificato qualche settimana fa, in centro, ai danni di un’anziana signora e le sparatorie come quella avvenuta qualche giorno fa in un negozio di animali domestici.
Insomma, una situazione insostenibile quella di Vasto, l’allora “picciol municipio de’ romani”, come definiva Histonium il nostro compaesano Rossetti in una poesia. Accettiamo certo, da una parte, l’espansione della Città e lo sviluppo ma, dall’altra, dobbiamo frenare questa ondata di delinquenza che rischia di interrompere per sempre la pace e la tranquillità vastese.

Marco di Michele Marisi

CDL, RONCHI (AN) : SOSTEGNO A INIZIATIVA BERLUSCONI

(Nella foto, uno scorcio della manifestazione della CdL il 2 Dicembre dell'anno scorso)

"Condividiamo l'iniziativa di Berlusconi e di Forza Italia di una mobilitazione per portare in piazza lo sdegno degli italiani contro il Governo Prodi, come Alleanza Nazionale ha fatto al Colosseo il 13 ottobre. Ed è per questo motivo che non faremo mancare il nostro sostegno". Lo ha dichiarato il portavoce di AN, Andrea Ronchi, in riferimento alla mobilitazione indetta dal leader di FI il 17 e il 18 novembre.

Legge elettorale: MATTEOLI A RUTELLI : TEDESCO? NO, GRAZIE. AL VOTO!

(Nella foto, il Presidente dei Senatori di AN, Altero Matteoli)

"L'Unione prima ha fatto melina perchè era ed è divisa anche sulla nuova legge elettorale da proporre, ora Rutelli s'accorge che non c'è più tempo da perdere. Il tempo è passato invano e con la situazione deteriorata che vive il Governo, dove si va avanti a colpi di insulti, di ricatti e di diktat tra le varie anime, l'unico sbocco possibile è il voto anticipato anche con questa legge elettorale". Lo dichiara il Presidente dei Senatori di AN, Altero Matteoli.

"Non concordiamo con Rutelli che serve una legge comunque per salvare la legislatura - aggiunge Matteoli - ne' soprattutto che si possa adottare il sistema tedesco. E' singolare che chi come Rutelli si è battuto per il bipolarismo e per la chiarezza delle alleanze prima del voto, per disperazione si dica pronto ad accettare tra le tante alternative il sistema tedesco, ossia un ritorno alla politica dei due forni e delle mani libere. Il tempo è scaduto, l'unica possibilità, se Prodi non cade prima - conclude - sono piccoli ritocchi alla legge vigente da approvare in una settimana".

lunedì 22 ottobre 2007