Il Gverno è stato costretto a rinviare l'approvazione del pacchetto sicurezza a causa dei dissensi di alcuni Mnistri nel corso del Consiglio dei Ministri. Dopo una discussione durata molte ore,si è alla fine deciso di non decidere e di far slittare alla prossima settimana il voto sui quattro disegni di legge che compongono il piano presentato dal Ministro dell'Interno, Giuliano Amato, e dal Guardasigilli, Clemente Mastella.
A bloccare le nuove norme che dovrebbero imporre un giro di vite contro la criminalità spicciola e organizzata, sono stati i Ministri Ferrero, Mussi, Pecoraro Scanio e Bonino. Riserve sono state espresse anche dai Ministri Bindi e Pollastrini. Di fronte a un così netto dissenso, a Romano Prodi non è rimasto altro che prenderne atto e rinviare la votazione sul pacchetto sicurezza. I maggiori dissensi dei Ministri appartenenti alla sinistra radicale si sono concentrati sulle norme che concedono più poteri ai sindaci e ai prefetti e che istituiscono la banca dati del Dna. L'unica parte su cui si era registrato un unanime consenso tra i Ministri riguardava la lotta alla mafia e le nuove norme sul sequestro dei beni. Fino a tarda sera l'esito del Consiglio dei Ministri era rimasto avvolto nel mistero, dopo che il Ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio, uscendo da Palazzo Chigi, aveva annunciato l'approvazione del pacchetto. A mettere le cose in chiaro, ci ha poi pensato il Ministro Ferrero che ha sottolineato come nel CdM "non si è votato niente perché vi sono stati diversi pareri critici su vari elementi e varie proposte di miglioramento". Una vera e propria bacchetta ai colleghi è giunta nel corso del CdM dal titolare del Viminale Amato, "la vostra è una posizione anacronistica che va contro gli interessi del Paese".Di Governo paralizzato ha parlato Altero Matteoli (AN) che, intervenendo in aula al Senato, ha chiesto che il Ministro Amato venga a riferire in Parlamento sui motivi del rinvio del pacchetto sicurezza. "Quanto accaduto - ha dichiarato Matteoli - ha davvero dell'incredibile e mostra come questo Governo, bloccato dai veti della sinistra massimalista su ogni tema, sia ormai paralizzato, incapace di fronteggiare persino l'emergenza sicurezza dilagante in tutto il Paese. Prodi quando va via? Cosa deve accadere ancora perché anche qualche ministro abbia un sussulto di dignità, di coraggio e di coerenza passando dalle parole condivisibili ai fatti? - si è chiesto il Presidente dei Senatori di AN. Dopo aver appreso con soddisfazione dell'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del pacchetto sicurezza - ha proseguito Matteoli - ed aver letto le comunicazioni trionfanti del Ministro Pecoraro Scanio, che entrava anche nel dettaglio delle norme ho telefonato a Palazzo Chigi per ricevere il testo del provvedimento ed ho ricevuto risposte molto imbarazzate. Durante la notte poi si è appreso che non solo il Consiglio dei Ministri non aveva approvato il pacchetto, ma anzi 4 Ministri della sinistra radicale si erano astenuti e dichiarati nettamente contrari, notizia rilanciate dalle agenzie di informazione e dai Tg in diretta. Il pacchetto, insomma ,per le divisioni profonde nel Governo,era stato rinviato per una riscrittura, mentre il Ministro dell'Interno accusava altri colleghi dissenzienti di avere una visione anacronistica delle questioni e di non fare gli interessi del Paese. La misura è colma, qui non si tratta di una legge che interessa direttamente i Cittadini, la loro sicurezza, la loro qualità della vita. Ritengo - ha concluso Matteoli - che il Governo debba fare in quest'Aula chiarezza su quanto accaduto ieri sera in Consiglio dei Ministri. Dia la sua versione di verità".
Da: destrasenato.it
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