sabato 6 ottobre 2007

Esplodono le contraddizioni nel PD. VELTRONI SMENTITO DA PRODI : "DECIDO IO SU MINISTRI E VICE"

Walter Veltroni si dice pronto a dimezzare il numero dei Ministri e dei sottosegretari del Governo, ma riconosce di non poter decidere nulla perché l'ultima parola spetta a Prodi. Il professore, però, sa bene che modificare qualsiasi tassello della compagine di Governo rischia di mandarlo a casa e per questo motivo si affretta a bocciare qualsiasi ipotesi di rimpasto: "Abbiamo fatto un gioco di squadra e comunque l'efficienza e la continuità dell'esecutivo - taglia corto Prodi - sono una pura competenza del Presidente del Consiglio".Il rifiuto del premier fa emergere le contraddizioni presenti nell'Unione e la destabilizzazione che il nascente Pd sta provocando nell'equilibri del Governo, con un Premier che tenta in tutte le maniere di rimanere legato alla poltrona e il sindaco di Roma che tenta di sottrargliela. Per Altero Matteoli, Veltroni è sempre più leader dei vorrei ma non posso: "Veltroni smentito subito da Prodi: le contraddizioni nel nascente Pd toccano il culmine. Il futuro leader Veltroni lancia l'idea di dimezzare il governo ma allo stesso tempo dice, 'dipende da Prodi'. E' il leader del 'vorrei ma non posso' - sottolinea il Presidente dei Senatori di AN. Consapevole che toccare anche una sola tessera il mosaico casca giù, Prodi stizzito rimanda al mittente la proposta. E' un teatrino sconcertante mentre sulla finanziaria, sul welfare e sugli altri temi che interessano i cittadini, il Governo continua a dare risposte offensive e davvero risibili. Gli argomenti per la manifestazione di AN del prossimo 13 ottobre - conclude Matteoli - aumentano ed i cittadini avranno la possibilità di far sentire il loro fiato sul collo di lor signori". Calderoli invita Veltroni a mettersi l'animo in pace: "Prodi non può ridurre i numeri del suo Governo perchè riesce a sopravvivere, e non sempre, soltanto grazie alle 103 cadreghe che accontentano tutti, e se solo provasse a toccarne qualcuna si sfracellerebbe immediatamente. Si metta l'anima in pace, pertanto, Veltroni, anche perché - aggiunge l'esponente leghista - è l'unico a pensarla così all'interno della sua compagine visto che i suoi senatori hanno votato in blocco contro la mia proposta al Senato, ieri, per una riduzione dell'Esecutivo: quei 103 membri del Governo e un po’ di generosità nella Finanziaria verso fondazioni o associazioni gradite ai senatori a vita rappresentano le stampelle del povero professore, ma forse - conclude Calderoli - non basteranno neanche queste". Di esecutivo allo sbando parla Pionati portavoce dell'Udc: "Prodi contro tutti: ogni giorno di più deve registrare fratture, polemiche e nuovi fronti aperti sia nella maggioranza che con i vertici istituzionali. Il Governo è allo sbando. Cerchiamo di evitare che anche il Paese sia trascinato nelle stesse condizioni. La giusta presa di posizione dei presidenti delle Camere, che suona come un altolà a palazzo Chigi, la polemica a distanza con Veltroni, ma anche lo scontro Mastella-Rai e quello tra Padoa-Schioppa e i sindacati, testimoniano il totale isolamento del premier, che non e' più in condizione - conclude Pionati - di muovere un passo senza provocare pesanti contraccolpi".

da Destrasenato.it

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