giovedì 4 ottobre 2007

PICCIONI, COLOMBE E...


Riceviamo e Pubblichiamo

Tutto ebbe inizio con l'avvento del cristianesimo e con la vulgarizzazione del vecchio testamento, nel cui testo troviamo: "Noè intento ad affidarsi ad una colomba che sarebbe poi tornata con un ramoscello di ulivo"; questo ha fatto sì che a distanza di tempo la colomba ed il ramoscello di ulivo diventassero simboli di pace o di quiete dopo la tempesta. Chissà perché non si affidò ad un colombaccio ?. In fondo tra un colombo ed un colombaccio, passa la stessa differenza che tra un criceto ed un ratto. Ed è proprio su questi ratti pennuti che ci riempiono di scacazze che verte la disquisizione, infatti sembra che il wwf li protegga , al punto che non sia legale dar loro la caccia o tentare di avvelenarli, forse perché senza il loro apporto i restauratori resterebbero disoccupati, o per semplice masochismo dei vertici wwf. È comunque possibile arginare il fenomeno, adottando mezzi quali le "barriere antipiccione" ovvero barre chiodate che a distanza di tempo si rovinano, reti o fili d'acciaio che arrugginiranno, cavi elettrici a bassa tensione dalla dubbia durata, tutti rimedi efficaci e costosissimi. Ad ogni buon conto i cittadini laboriosi, ognuno nel loro piccolo, avendo intuito che in assenza del luogo ove nidificare, i piccioni passano ma si allontanano, in questi ultimi anni hanno agito tappando tutti i possibili "pertusi", in modo da arginare il problema. Malgrado però tutti i possibili accorgimenti, la comunità dei piccioni è più che raddoppiata in questi ultimi due anni in quanto in barba a tutti gli sforzi ed accorgimenti profusi dalla cittadinanza, i ratti alati hanno nidificato tra gli elementi portanti del viadotto histonium e se ne possono riscontrare gli effetti negativi alle fermate degli autobus che vi si trovano al di sotto, in corrispondenza di corso Mazzini dove sono maggiormente evidenti le "scacazze". Si richiede pertanto la positura di reti metalliche a maglia fitta al di sotto dello stesso viadotto al fine di eliminare almeno in parte il problema in questione.

Un cittadino Vastese

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