"La politica del centrosinistra abruzzese assomiglia sempre più alla parodia di un film della commedia all'italiana: Sette chili in sette giorni. Solo che gli attori della Giunta Regionale non hanno le brillanti qualità di Pozzetto e Verdone e gli abruzzesi hanno sempre meno voglia di ridere. Sette, infatti, sono le leggi che il centrosinistra si è impegnato ad approvare prima della fine dell'anno: piano sanitario, piano dei rifiuti, riforma del servizio idrico, contro-omnibus, legge urbanistica, documento di programmazione finanziaria regionale, bilancio. Ma non basteranno diete miracolose per trascinare i Consiglieri Regionali di maggioranza, in tutt'altre cose affaccendati, in commissione e in Consiglio. Se, in due anni e mezzo di mandato, questi temi non sono stati affrontati proficuamente, non si capisce in che modo possano riuscire a farlo ora che non riescono neanche a gestire l'ordinaria amministrazione. Né le commissioni consiliare - sempre più spesso rinviate per mancanza del numero legale - né tanto meno una conferenza dei capigruppo che ha assunto le fattezze - per numero dei presenti - del Consiglio Regionale stesso, sono in grado di fare il loro lavoro. Con riferimento al piano sanitario, va denunciato che ancora non si dà inizio alle audizioni. Per il dpfr siamo già ampiamente oltre i tempi previsti dalla legge. La verità è che la politica abruzzese è, ormai da mesi, ostaggio della pantomima del partito democratico e di una vergognosa paralisi amministrativa senza precedenti. Responsabilità di un centrosinistra allo sbando e di un Presidente di Regione lontano - non solo fisicamente - dal Consiglio Regionale. Un Consiglio che, non a caso, è stato rinviato addirittura al 23 ottobre. La voglia di lavorare per l'Abruzzo è davvero poca, troppe - evidentemente - le energie spese da attori e comparse sul set del pd".
sabato 6 ottobre 2007
Regione, CASTIGLIONE (AN) : LE SETTE LEGGI IN SETTE GIORNI DEL CENTROSINISTRA
(Nella foto, Alfredo Castiglione, Capogruppo di AN in Consiglio Regionale)
"La politica del centrosinistra abruzzese assomiglia sempre più alla parodia di un film della commedia all'italiana: Sette chili in sette giorni. Solo che gli attori della Giunta Regionale non hanno le brillanti qualità di Pozzetto e Verdone e gli abruzzesi hanno sempre meno voglia di ridere. Sette, infatti, sono le leggi che il centrosinistra si è impegnato ad approvare prima della fine dell'anno: piano sanitario, piano dei rifiuti, riforma del servizio idrico, contro-omnibus, legge urbanistica, documento di programmazione finanziaria regionale, bilancio. Ma non basteranno diete miracolose per trascinare i Consiglieri Regionali di maggioranza, in tutt'altre cose affaccendati, in commissione e in Consiglio. Se, in due anni e mezzo di mandato, questi temi non sono stati affrontati proficuamente, non si capisce in che modo possano riuscire a farlo ora che non riescono neanche a gestire l'ordinaria amministrazione. Né le commissioni consiliare - sempre più spesso rinviate per mancanza del numero legale - né tanto meno una conferenza dei capigruppo che ha assunto le fattezze - per numero dei presenti - del Consiglio Regionale stesso, sono in grado di fare il loro lavoro. Con riferimento al piano sanitario, va denunciato che ancora non si dà inizio alle audizioni. Per il dpfr siamo già ampiamente oltre i tempi previsti dalla legge. La verità è che la politica abruzzese è, ormai da mesi, ostaggio della pantomima del partito democratico e di una vergognosa paralisi amministrativa senza precedenti. Responsabilità di un centrosinistra allo sbando e di un Presidente di Regione lontano - non solo fisicamente - dal Consiglio Regionale. Un Consiglio che, non a caso, è stato rinviato addirittura al 23 ottobre. La voglia di lavorare per l'Abruzzo è davvero poca, troppe - evidentemente - le energie spese da attori e comparse sul set del pd".
"La politica del centrosinistra abruzzese assomiglia sempre più alla parodia di un film della commedia all'italiana: Sette chili in sette giorni. Solo che gli attori della Giunta Regionale non hanno le brillanti qualità di Pozzetto e Verdone e gli abruzzesi hanno sempre meno voglia di ridere. Sette, infatti, sono le leggi che il centrosinistra si è impegnato ad approvare prima della fine dell'anno: piano sanitario, piano dei rifiuti, riforma del servizio idrico, contro-omnibus, legge urbanistica, documento di programmazione finanziaria regionale, bilancio. Ma non basteranno diete miracolose per trascinare i Consiglieri Regionali di maggioranza, in tutt'altre cose affaccendati, in commissione e in Consiglio. Se, in due anni e mezzo di mandato, questi temi non sono stati affrontati proficuamente, non si capisce in che modo possano riuscire a farlo ora che non riescono neanche a gestire l'ordinaria amministrazione. Né le commissioni consiliare - sempre più spesso rinviate per mancanza del numero legale - né tanto meno una conferenza dei capigruppo che ha assunto le fattezze - per numero dei presenti - del Consiglio Regionale stesso, sono in grado di fare il loro lavoro. Con riferimento al piano sanitario, va denunciato che ancora non si dà inizio alle audizioni. Per il dpfr siamo già ampiamente oltre i tempi previsti dalla legge. La verità è che la politica abruzzese è, ormai da mesi, ostaggio della pantomima del partito democratico e di una vergognosa paralisi amministrativa senza precedenti. Responsabilità di un centrosinistra allo sbando e di un Presidente di Regione lontano - non solo fisicamente - dal Consiglio Regionale. Un Consiglio che, non a caso, è stato rinviato addirittura al 23 ottobre. La voglia di lavorare per l'Abruzzo è davvero poca, troppe - evidentemente - le energie spese da attori e comparse sul set del pd".
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