«Sul Centro Oli di Ortona il Pd ha gettato la maschera» è quanto ha dichiarato il Consigliere Regionale di AN Fabrizio Di Stefano all’indomani del voto sull’ammissibilità del suo emendamento alla finanziaria regionale che – nelle more della istituzione del Parco della Costa Teatina – prevedeva la sospensione delle autorizzazioni per l’insediamento di impianti industriali ad alto impatto ambientale.
«Al momento della verità, gli unici a schierarsi a favore dell’emendamento sono stati i consiglieri di opposizione e quelli dell’Idv, mentre il resto dell’Aula si è espressa contro, con la singolare posizione di alcuni che, a parole, negli ultimi mesi, hanno espresso più volte forti perplessità ma, richiamati all’ordine, hanno optato per una pilatesca astensione» ha polemizzato l’esponente di AN.
«Il vero sconfitto di questa vicenda è il neo segretario del Pd Luciano D’Alfonso – sottolinea Di Stefano – che si è battuto per rivedere il progetto dell’insediamento dell’Eni-Agip, e che per questo si è recato anche a Roma dal Ministro all’ambiente, ma è stato sconfessato dai suoi sodali di partito: neanche uno dei quindici Consiglieri aderenti al soggetto unitario Ds-Margherita si è schierato a favore dell’emendamento».
«Sarei curioso – continua il Consigliere Di Stefano – di vedere con che faccia si presenteranno di nuovo ad Ortona l’Assessore Verticelli e gli esponenti del centro-sinistra che a chiacchiere hanno preso una posizione e poi, nei fatti, hanno assunto altre determinazioni, tutt’al più astenendosi, vedere con che coraggio verranno a spiegare quanto a loro poco importa del futuro di un territorio a forte vocazione agricola e turistica, tanto più dopo che il Mario Negri Sud ha diramato dati allarmanti sulle ricadute negative che il progetto potrebbe avere sull’ambiente e sulla salute dei cittadini» .
«L’esito della votazione è un ulteriore, intollerabile, schiaffo all’intera regione, ormai in balia delle guerre interne al Pd che, da quando è nato, non fa altro che preparare agguati all’una o all’altra fazione, disinteressandosi delle reali esigenze del territorio abruzzese – conclude Di Stefano – per cui è nell’interesse di tutti che questa nefasta esperienza del governo Del Turco finisca nel più breve tempo possibile».
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