venerdì 11 gennaio 2008

Regione, DI STEFANO (AN) : SUI RIFIUTI CAMPANI INAMMISSIBILI LE DICHIARAZIONI DI DEL TURCO

(Nella foto, Fabrizio di Stefano, Consigliere Regionale di AN e Coordinatore Regionale di AN)

«Prima ancora che il governo glielo chieda, Del Turco ha già dichiarato la disponibilità ad ospitare i rifiuti campani: la cosa è inammissibile e faremo sentire la nostra voce» è il commento del Coordinatore Regionale di AN, Fabrizio Di Stefano, alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Regione prima del vertice convocato a Palazzo Chigi per l’emergenza rifiuti a Napoli.
«Solo 24 ore fa il dirigente del settore rifiuti della Regione Abruzzo ha spiegato che entro il 2008 non avremo più spazio per i nostri rifiuti e, nonostante ciò, Del Turco si impegna ad ospitare quelli di altri» prosegue Di Stefano, che continua: «basta pensare alla situazione di Teramo e L’Aquila per capire che accettare il pattume partenopeo equivale ad un suicidio».
«La realtà è che Del Turco va a Roma per barattare l’ingresso dei rifiuti campani con l’autorizzazione ad utilizzare le economie che servono a far quadrare il bilancio, a far chiudere un occhio sul mancato risanamento sanitario e ottenere risorse aggiuntive necessarie a nascondere i limiti della sua incapacità – spiega l’esponente di AN – ma se i conti regionali sono totalmente fuori controllo e il debito regionale cresce, è chi amministra a doverne pagare le spese, non l’Abruzzo».
«Non ci può essere solidarietà quando di mezzo ci sono vicende torbide e condite da un uso spregiudicato e clientelare di ingenti risorse statali ed europee – attacca il Consigliere Regionale – se non quella intollerabile che si sta delineando per pagare dazio ad un collega di partito, altrettanto inadatto a gestire una regione».«Pensavamo che il centrosinistra ci avesse fatto già toccare il fondo del barile – polemizza Di Stefano – ma, francamente, da questa classe politica c’è sempre da aspettarsi una gara al ribasso e la dichiarazione odierna di Del Turco ne sono una prova; sappia, però, il governatore, che stavolta la nostra protesta sarà ancor più vibrante e certo non ci fermeremo solamente alle sedi istituzionali, chiamando alla mobilitazione tutti gli abruzzesi in difesa del territorio».

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