mercoledì 19 settembre 2007

LA POLITICA DEVE TOGLIERSI I "GRILLI" DALLA TESTA

Il " grillismo " sembra aver sollevato un gran polverone. Ci voleva un comico come Beppe Grillo per svegliare dal torpore lo scenario politico italiano. Ed il problema non è solo la riuscita manifestazione di Bologna ma le tante firme raccolte in molte città italiane e le fila che la gente si è sottoposta a fare pur di poter aderire alle proposte del noto attore. Se a questo aggiungiamo il successo ottenuto dal libro " La Casta " , appare evidente che tutto ci pone di fronte ad una vera e propria ribellione contro la politica ed i politicanti. Rispetto a questo fenomeno non si può fare finta di niente , nè si può tentare di ricorrere alle solite menate che fanno riferimento alla demagogia ed al bieco qualunquismo. Siamo di fronte ad un moto spontaneo di sdegno e di protesta che mette a confronto privilegi e costi con inefficienza ed inefficacia della politica .
Il clima , infatti , che si avverte è molto simile a quello del 92' , quando scoppiò la grande rabbia contro i corrotti di tangentopoli . Oggi la rabbia è , invece , rivolta nei confronti di tutta la politica , e chi non riuscirà a cogliere questa occasione per determinare nei fatti un cambiamento , verrà travolto come allora lo furono i partiti della DC , dei socialisti , dei repubblicani e dei liberali.
E' necessario che il centro-destra rompa ogni indugio e si impegni a modificare una legge elettorale che ha tolto al popolo la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, riconoscendo anche di aver sbagliato , nella passata legislatura , nell'averla voluta così .
E' necessario ridurre il numero dei parlamentari di almeno il 30 % , riformando il sistema bicamerale con la soppressione del Senato e la istituzione della Camera delle Regioni.
E' necessario chiedere subito la dimissione dei parlamentari che hanno avuto o hanno in corso procedimenti giudiziari sopratutto attinenti a reati come la concussione , la corruzione , la truffa , la banda armata ed il terrorismo.
Si deve chiedere la immediata interruzione dell'indicizzazione delle indennità dei deputati e dei senatori , essendo questo un privilegio unicamente condiviso con i magistrati. Così come devono essere nettamente distinte le indennità dai rimborsi spese da sottoporre ad attente verifiche inerenti l'effettiva finalità di funzione politica.
Insomma , è necessario ridurre tutti quelli che sono i privilegi della classe politica rivedendo il sistema dei finanziamenti, dei rimborsi elettorali e dando trasparenza ai bilanci dei partiti ed anche dei sindacati .
E' chiaro che non basta solo questo per restituire dignità alla politica , c'è bisogno anche di porre fine allo spettacolo desolante di una politica che non riesce più ad essere credibile nell'azione di goveno e di opposizione, perdendosi in una sterile e sempre più diffusa conflittualità permanente tra i partiti di una stessa coalizione e talora all'interno dei singoli partiti tra diverse correnti e diversi capi-bastone.
Beppe Grillo può essere anche considerato un becero provocatore , ma se riesce a sollecitare consensi sia da destra che da sinistra , vuol dire che tutto non può restare così come è , e che bisogna fare subito qualcosa per riformare la politica e le istituzioni.

Ci.Na

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