Mascia (AN/Pdl) : "D'Alfonso valuti l'opportunità delle dimissioni"
E’ stato arrestato l'altra mattina,Guido Dezio, braccio destro del sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari. L’ipotesi di reato è concussione continuata e tentata concussione.
Guido Dezio risulta già iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta della Procura pescarese sui legami tra politica e mattone. Anche il concorso da dirigente al quale partecipò Dezio (e vinse) creò qualche mese fa non pochi guai. Per quella storia, infatti, proprio D’Alfonso deve rispondere del reato di abuso d’ufficio. L’avviso di garanzia al primo cittadino venne consegnato lo scorso giugno. I fatti contestati, per quanto concerne l'arresto del braccio destro del Sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso, si riferiscono ad un arco temporale che va dall'Aprile del 2006 al Marzo del 2007 e investono Guido Dezio, nel suo ruolo di segretario particolare del Sindaco,e dirigente del Settore appalti e patrimonio pubblico. L’accusa è di concussione continuata. Secondo la ricostruzione degli inquirenti,Dezio avrebbe richiesto ad alcune imprese somme di denaro per garantire la proroga del contratto d’appalto.In un caso accertato,il dirigente avrebbe ricevuto 10 mila euro, in un altro caso 20 mila euro,proprio per prorogare i termini.
Albore Mascia, ex candidato del Pdl, a nome di tutto il gruppo di minoranza,chiede al Primo Cittadino di «valutare l'opportunità di dimettersi».«I fatti contestati a Dezio», scrive Mascia in una nota, «sono senza dubbio gravi, preoccupanti e ormai anche sistematici per un'Amministrazione Comunale che si mette in evidenza sul Sole24 Ore,come 'caso' nazionale, ma 'caso nazionale' lo e' soprattutto per le innumerevoli inchieste giudiziarie che l'hanno investita». Mascia sottolinea come «in cinque anni la Città abbia registrato maxi-inchieste sull'urbanistica con una sfilza di indagati; lo stesso Dezio gia' indagato per altre vicende amministrative e il sindaco D'Alfonso indagato per abuso d'ufficio, in merito al concorso per l'assunzione del suo stesso braccio destro». Due le strade che secondo Mascia a questo punto il sindaco D'Alfonso dovra' vagliare: «prendere le distanze dal suo piu' stretto collaboratore,oppure trarre le debite conclusioni dall'accaduto e dichiarare gia' finita la propria consiliatura».
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