Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Ormai è un appuntamento fisso. Quasi tutti i giorni, con regolare presenza soprattutto di Domenica, è possibile osservare decine e decine di aerei che sorvolano i nostri cieli tracciando permanenti linee bianche. Qualcuno potrebbe pensare che sono aerei passeggeri che effettuano i loro normali voli di linea ma, a quanto pare, non è così. Sono aerei che, ad alta quota, si incrociano formando dei veri e propri reticoli bianchi con il rilascio di una lunga e persistente scia. Un fenomeno che è possibile osservare attentamente nei giorni in cui il nostro cielo si presenta sereno e sgombro di nuvole. Anche Domenica scorsa, numerosissimi aerei, hanno abbondantemente irrorato i nostri cieli con queste strane emissioni. Cosa sono? E, soprattutto, a cosa servono? A tal proposito è intervenuto Stefano Comparelli, responsabile del neo costituito circolo vastese dell’Associazione ambientalista nazionale “FARE VERDE”, il quale ha diramato il seguente comunicato:
Il gruppo “Fare Verde” di Vasto denuncia la costante pratica, attuata anche nel territorio del vastese, che prevede dei rilasci aerei di componenti tossici altrimenti definiti come “scie chimiche”.
Da circa un anno, riferisce Stefano Comparelli, è possibile constatare quasi quotidianamente sui nostri cieli, scie bianche confondibili, solo apparentemente, con le normali scie di condensazione che solitamente sono riscontrabili al passaggio di aeroplani. Diversamente da queste, però, le scie chimiche non scompaiono dopo il passaggio com’è normale che sia, ma permangono espandendosi fino a ricoprire in breve tempo in maniera uniforme tutte l’area di cielo sovrastante la zona del rilascio.
Questa pratica, per quanto poco conosciuta in Italia, è stata nel passato oggetto di studio scientifico negli Stati Uniti e successivamente ha portato studiosi, associazioni e gente comune, a denunciare e a chiedere risposte all’autorità sul perchè di quelle irrorazioni, ricevendo solo dopo vari anni delle parziali ammissioni con motivazioni poco credibili e smentite dalla componente scientifica che aveva studiato ed indagato su questa pratica.
Da vari anni questa attività è incominciata anche in Italia, e da un po’ di tempo i nostri cieli sono diventati spazi di irrorazione preferenziale come è possibile constatare con un minimo di attenzione da parte di ognuno.
“Fare Verde” denuncia questa situazione ed invita le autorità competenti, qualora non avessero informazioni in merito, a documentarsi per fornire ai cittadini spiegazioni su questi rilasci tossici che non possono trovare nessun avallo scientifico poiché incidono negativamente sulla salute di noi tutti.I rilasci, cosi come documentato scientificamente, sono composti costituiti per lo più da bario quarzo e alluminio, sostanze altamente tossiche che non possono trovare nessun fondamento e nessuna causale in alcuna motivazione sociale o scientifica. “Fare Verde” nei prossimi giorni annuncia iniziative volte a rendere consapevole la cittadinanza tutta, e raccolte di firme da presentare alle autorità al fine di ottenere spiegazioni e la cessazione di tale pratica sui nostri cieli.
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