domenica 11 novembre 2007

Cultura: BERNINI PITTORE

A tutti coloro che oggi, per vari motivi, si trovano a Roma consigliamo di non perdere l’occasione per visitare la bellissima mostra sul Bernini.
“Dal 19 ottobre 2007 nell'appena restaurato Palazzo Barberini a Roma, sono stati riuniti per la prima volta tutti i meravigliosi quadri dipinti sicuramente da Gian Lorenzo Bernini.La mostra svela un volto nascosto di questo grandissimo artista, creatore di un linguaggio figurativo - il Barocco - capace di dominare l'intera Europa per quasi due secoli, e di imporsi poi all'immaginario collettivo come una categoria dello spirito. Tutti conoscono le sue statue più celebri come l'Apollo e Dafne di Villa Borghese, e i capolavori di architettura che crearono la Roma moderna, basti pensare al Colonnato di Piazza San Pietro e allo stesso Palazzo Barberini, la reggia barocca nata dal genio berniniano.Ma Bernini era anche un pittore: e, come pittore, lavorava solo per se stesso, senza committente e senza dover rispettare le esigenze e le aspettative di quella stessa società che lo acclamava come il genio del suo tempo.Bernini pittore fu soprattutto un ritrattista. Innanzitutto di se stesso.Egli seppe usare il suo tempo privato e la sua libertà per condurre un'implacabile e spietata indagine del proprio volto e della propria anima: proprio per arrivare a quella verità che la maggior parte degli altri artisti cercava di nascondere.Nella mostra di Palazzo Barberini saranno esposti i suoi dipinti autografi accompagnati dall'ardente busto di Costanza Bonarelli, da dodici disegni e, infine, da altre sette tele. Non conosciamo quasi mai il nome delle persone di cui Bernini ha voluto fissare per sempre sulla tela proprio l'inconfondibile individualità. È come se alla galleria dei ritratti di marmo da lui stesso dedicati ai personaggi pubblici e ai potenti della Roma papale, Bernini volesse affiancare, come pittore, un'altra galleria: questa volta fatta di volti anonimi, ma non meno profondamente vivi, umani, singoli ed irripetibili. Ed è in questa sensibilità, moderna e borghese, verso l'uomo che il Bernini pittore si rivela più moderno dello scultore. In questa sovrumana capacità di conservare vivi per sempre volti e sguardi di esseri umani senza nome, sentiamo grandissima la pittura di Bernini.Tornerà così a vivere un artista in qualche modo nuovo e sconosciuto. Nella pur stupefacente varietà di registri del Seicento artistico romano pareva infatti che mancasse un artista capace di guardare alla dolente ed insieme esaltante realtà della condizione umana con occhi paragonabili a quelli di Velázquez o di Rembrandt. Ed era proprio Bernini: ma Bernini pittore”.
Roma - Palazzo Barberini dal 19 ottobre 2007 al 20 gennaio 2008

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