mercoledì 28 novembre 2007

ALFREDO CASTIGLIONE, CAPOGRUPPO DI AN ALLA REGIONE ABRUZZO, SCRIVE A GIANFRANCO FINI

(Nella foto, Alfredo Castiglione, Capogruppo di AN alla Regione Abruzzo)

Dal Secolo d'Italia di martedì 27 novembre 2007

Caro Presidente, con questa mia lettera aperta voglio esprimerti il mio personale apprezzamento per le chiare e direi necessarie posizioni politiche che hai espresso dopo l’accelerazione che Silvio Berlusconi ha impresso alla politica nazionale con l’inatteso annuncio della nascita del Partito del Popolo delle Libertà, con il ripudio di un bipolarismo faticosamente costruito negli anni e la minaccia (come altro definirla?) di una futura alleanza di governo tra il nuovo soggetto politico e il partito democratico di Walter Veltroni. Alleanza Nazionale ha sempre guardato con favore ad un processo federativo delle forze del centrodestra senza escludere – nei tempi e nei modi opportuni – la possibile evoluzione in un partito unico fondato su un programma comune e valori condivisi. Tu stesso hai più volte ribadito con chiarezza la nostra disponibilità e il nostro impegno in questa direzione, ma la sconsiderata pretesa di Berlusconi di fare tutto da solo, velleitaria quanto irrispettosa degli alleati, ha di fatto diviso la coalizione, “azzoppato” il bipolarismo e alimentato un clima di divisione e diffidenza che certamente non aiuta a far sì che possa realizzarsi nel breve periodo un’alternativa credibile al centrosinistra. Mancata la spallata al governo Prodi, Berlusconi ha inteso riprendersi la scena politica sacrificando la CdL, l’alleanza che per ben due volte l’ha portato al governo del Paese.Cosa dire, inoltre, dell’ignobile campagna televisiva e di stampa di cui – tuo tramite – tutti noi siamo oggetto ormai da settimane? Qual colpa si può attribuire ad AN? L’essere stata un alleato leale e affidabile nel governo Berlusconi e nelle tante amministrazioni regionali, provinciali e comunali cui abbiamo portato in dote il nostro senso di responsabilità, il senso dello Stato, la passione per una politica vissuta come servizio ai cittadini? O forse è proprio il persistente quanto qualificato radicamento sul territorio e il crescente apprezzamento degli italiani, come testimoniano tutti i sondaggi, per la tua figura, ad aver creato irritazione e gelosia?Il partito delle libertà avremmo dovuto farlo tutti insieme, confrontandoci e concentrandoci sulle cose da fare per l’Italia, non è patrimonio di nessuno e Berlusconi sbaglia di grosso se ritiene sufficiente improvvisare un restayling di Forza Italia per annettersi l’elettorato di AN, che è un partito composto di uomini e donne consapevoli e certamente non suggestionabili da campagne pubblicitarie prima che propagandistiche, sia pure imponenti.Mettere una firma per “far cadere Prodi”, magari per spirito di coalizione, è cosa ben diversa dall’iscriversi ad un nuovo soggetto politico dai contorni incerti, confusi e plebiscitari. Una differenza che Berlusconi finge di non cogliere, infervorato nel maldestro tentativo di liberarsi di alleati che non vogliono diventare dei meri subalterni, degli yes man senza dignità.L’Italia ha bisogno di idee nuove, di proposte concrete, non di uomini della provvidenza, tantomeno di inciuci sottobanco. Qualcuno vuole riproporre il compromesso storico? Lo faccia pure, ma il popolo di centrodestra non sarà della partita.Anche in questo passaggio, caro Fini, hai anteposto il senso di responsabilità e lo spirito di coalizione alla sin troppo facile tentazione della polemica, ribadendo in maniera inequivoca la disponibilità al dialogo e al confronto con chiunque, “nel paese e in parlamento” voglia costruire l’alternativa al centrosinistra. Malgrado le continue aggressioni che ti vengono rivolte, hai chiesto a tutti di superare “la fase emotiva” per rimetterci al lavoro. Lo faremo, certo, come abbiamo sempre fatto. Non saremo certamente noi a prenderci la responsabilità di mantenere in vita questo governo, né di consegnare il Paese nella mani di Veltroni.Da parte mia, Presidente, hai e avrai il massimo sostegno, pronto a seguirti – insieme ai consiglieri regionali di AN – con rinnovata determinazione e l’entusiasmo di sempre nelle difficili sfide che ci aspettano. Per l’Abruzzo, per l’Italia.
Alfredo Castiglione
Capogruppo di AN in Consiglio Regionale d’Abruzzo

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