mercoledì 9 aprile 2008

RIFLESSIONI A VOCE ALTA

di Marco di Michele Marisi

Vasto. Lu Uast per i più veraci. Una Cittadina, la nostra, che affonda le sue radici nell’antichità, allorquando si chiamava Histonium. Il “picciol municipio de’ Romani”, come la definiva Gabriele Rossetti nei versi di una sua poesia. Da quell’anno ad oggi, ne è passato di tempo. La Città si è sviluppata, si è ingrandita, si è espansa fino a toccare quasi la soglia dei 40.000 abitanti.
Ci chiediamo perché i Romani dovevano venire proprio qui. Non erano stupidi; avevano capito che questa zona, che qualcuno non la considera per come è, aveva un patrimonio immenso che non sono i monumenti, le strade, le chiese;perché all’ora non c’erano . Ma è il mare. Una grande risorsa su cui i nostri antenati avevano “messo le mani” intelligentemente e avevano fatto nascere la nostra amata Vasto.
Ci sono località come Rimini e Riccione che in quanto ad arte e storia non hanno moltissimo. Eppure sono le più ricche dal punto di vista turistico. Perché hanno il mare.
Vasto ha delle potenzialità enormi. Infatti, oltre al favoloso specchio d’acqua, ha un caratteristico centro storico con i suoi angoli che veramente parlano, che possono raccontarci una storia. Eppure noi non la sfruttiamo. Vasto ha delle enormi potenzialità e potrebbe veramente diventare una delle Città più ricche della Costa se sappiamo valorizzare le risorse. Ma nessuno lo fa. Con qualche timido tentativo si cerca di pubblicizzare la specialità gastronomica che è il brodetto. Ma si insiste a fare la kermesse a Giugno, quando i turisti sono molto pochi rispetto a quelli che giungono a Luglio ed Agosto e quindi la stessa si riduce ad una “abbuffata” solamente per i Vastesi che il Brodetto lo conoscono già.
Eppure non è possibile che non si riesce a mettere in atto una Politica che sfrutti veramente le risorse del nostro territorio, che sappia incrementare il turismo estivo su cui può andare avanti l’economia di questa nostra Città. Se solo riuscissimo a valorizzare quei tre mesi d’estate,sarebbe già un grande successo. L’anno scorso c’è stato un calo vertiginoso di turisti e l’economia locale ne ha risentito. Checchè ne dica chi con l’immondizia tenta di contare i turisti giunti a Vasto, gli albergatori e i ristoratori parlano. Parlano i numeri. Parlano quei tanti imprenditori turistici che l’anno scorso hanno descritto un grafico in negativo.
L’università: Vi ricordate quando a Vasto c’era, seppur piccolo, quel distaccamento della D’Annunzio di Chieti? Tutte le sere la Piazza era gremita di giovani. I locali, i pubs, le pizzerie, i ristoranti, i bars erano affollati di studenti. Chi aveva qualche appartamento non aveva nessun problema ad affittarlo ai ragazzi che avevano deciso di studiare qui. Veramente l’economia “girava”, i commercianti facevano affari, il centro storico era popolato. Ora è desolato.
Ma visto che l’attuale classe politica che governa Vasto non riesce a farlo, dobbiamo essere noi, se amiamo veramente la nostra Città, a tentare di proporre, incalzare e spingerla a realizzare quello che abbiamo in mente.
Questo intervento che ho voluto fare, è scritto con il cuore. Con il cuore di un Vastese come me che sogna una Vasto diversa. Una Vasto a cui sto cercando di dare il mio contributo affinché si sviluppi così come credo tutti noi Concittadini vogliamo. Ognuno di noi, tenti di contribuire, in qualsiasi modo lecito, a realizzare il “sogno Vasto” come mi piace definirlo. Non tiriamoci indietro. Non deleghiamo sempre gli altri. Crediamoci.

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