giovedì 20 dicembre 2007

Sicurezza, MATTEOLI (AN) : E' IL NAUFRAGIO DI PRODI. Non ci aspettiamo le dimissioni. Questo Governo ha perso dignità

(Nella foto, il Presidente dei Senatori di AN, Altero Matteoli)

Il Governo lascerà decadere il decreto legge sulla sicurezza dopo che il Capo dello Stato aveva avvertito la maggioranza che non avrebbe firmato il provvedimento che contiene la norma sulla antiomofobia e un riferimento errato sul Trattato di Amsterdam.
La questione era stata posta all'attenzione del presidente Napolitano con una lettera firmata dei capigruppo del centrodestra al Senato, Matteoli, Schifani, D'Onofrio, Castelli, Rotondi, Cutrufo e dai senatori Pera e Mantovano.Dopo un tentativo maldestro di opporsi anche allo stop del Quirinale è poi arrivata la resa del governo. Il ministro Chiti ha quindi annunciato che il "Viminale sta lavorando a un nuovo provvedimento che verrà approvato entro il 28 dicembre" e che la norma sull'antiomofobia verrà inserita in un disegno di legge a parte.
Per Altero Matteoli si tratta di un naufragio politico del governo: "Con la decadenza del decreto legge sulla sicurezza - sottolinea il capogruppo di AN - il Governo mostra definitivamente tutta la sua inadeguatezza. Si tratta di un naufragio politico. Al presidente della Repubblica va la nostra gratitudine per aver preso nella giusta considerazione le nostre osservazioni rispetto ad un decreto che conteneva norme erronee, estranee e per noi devastanti. Ci auguriamo ora che il Quirinale - aggiunge Matteoli - possa indirizzare l'esecutivo verso un provvedimento che metta una toppa alle conseguenze gravissime ed inaudite che possono ricadere sulla sicurezza dei cittadini. E' ovvio che in una situazione normale nel governo qualcuno dovrebbe trarre le conseguenze, ma non ci facciamo illusioni. Da questo esecutivo - conclude - non possiamo aspettarci nulla di positivo, neppure rispetto alla dignita' che ha gia' perso da tempo".
Alfredo Mantovano invita il ministro Amato a dimettersi come lui stesso aveva minacciato se non fosse stato approvato il decreto: "Se, come tutti sanno, Giuliano Amato è persona di parola, è fuor di dubbio che darà le dimissioni nella medesima giornata in cui il governo ritira il decreto legge cui lo stesso ministro ha esplicitamente collegato la propria permanenza al Viminale. Un minuto prima di andare via - agginge Mantovano - egli ha però il dovere di salvare gli effetti degli allontanamenti già disposti e di correggere un altro errore, che aveva motivato in origine il decreto: quello che, in un precedente atto del Governo, aveva concentrato il potere di allontanamento in capo allo stesso ministro. Se la scena offerta finora è stata un misto di farsa e di tragedia - conclude Mantovano - Amato chiuda per lo meno con un briciolo di serietà".

Nessun commento: