I primi giorni dell’Aprile scorso, durante un incontro tenutosi in Municipio con alcuni esponenti della nostra associazione, e a seguito delle loro circostanziate richieste, l’Assessore comunale all’Ambiente e all’Ecologia Lina Marchesani prese alcuni impegni che noi, mediante un comunicato stampa del successivo 11 Aprile, rendemmo noti alla città.
Di comune accordo si fissò per il mese di Settembre la data di un primo incontro di verifica. Questo incontro, rinviato dapprima a Ottobre e poi a Novembre, a tutt’oggi 17 Dicembre, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, non si è ancora tenuto. Restiamo in attesa di comunicazioni da parte dell’Assessore. Intanto, desideriamo ricordare il contenuto degli impegni assunti.
1. E’ noto che l’impegno per l’avvio della raccolta differenziata domiciliare dei rifiuti solidi urbani, assunto dall’Assessore in un primo momento per Ottobre 2007, è stato in seguito prorogato al Marzo 2008 (con estensione del perimetro interessato a tutta la città). Benissimo.
Tuttavia già dallo scorso Aprile avevamo osservato che, per ottenere dai cittadini il necessario fattivo consenso all’iniziativa, sarebbe stato opportuno –da una parte- che essa apparisse come un impegno strategico di tutta l’Amministrazione; e, dall’altra, che si accompagnasse ad una revisione della gestione dell’intero servizio in direzione di una maggiore trasparenza (tra l’altro richiesta dalla legge) e razionalizzazione. A questo scopo avevamo richiesto, ed ottenuto dall’Assessore, gli impegni seguenti:
a) il Comune si sarebbe dotato di un Regolamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani;
b) il Comune avrebbe chiesto alla Pulchra Ambiente (la società mista che gestisce il servizio di raccolta) di dotarsi di una Carta dei Servizi, come disposto dalla legge[1];
c) presi gli opportuni accordi, il Comune avrebbe provvisto all’installazione di contenitori per la raccolta differenziata della carta all’interno del perimetro delle scuole cittadine;
d) infine, i dati sulla quantità e sulla purezza del differenziato raccolto sarebbero stati periodicamente rilevati e resi pubblici.
2. Qualità dell’aria. Il Comune, per tramite dell’Assessore, si era impegnato ad informarsi presso l’ARTA dello stato di attuazione del Piano regionale triennale di tutela e risanamento ambientale approvato il 24 Ottobre 2006 dal Consiglio Regionale, in particolare per quanto attiene alla nostra città. Ricordiamo che il Piano prevede “di incrementare la rete di monitoraggio esistente nei Comuni considerati a rischio di inquinamento atmosferico [tra cui il nostro, NdR] attraverso l’implementazione del sistema di monitoraggio fisso”. L’Assessore aveva inoltre dichiarato l’intenzione dell’Amministrazione di dotarsi comunque di un impianto fisso di rilevazione della qualità dell’aria, da collocare in piazza Verdi. (Ricordiamo che la nostra associazione continua da anni a richiederne uno anche per la zona di Punta Penna).
3. Rischio industriale. E’ un argomento spesso ingiustamente sottovalutato. Per tramite dell’Assessore Marchesani il Comune di Vasto si era finalmente impegnato a predisporre, con anni di ritardo, l’informativa alla popolazione sul rischio industriale e sulle norme di comportamento da tenere in caso di incidente rilevante prevista dal D.Lgs. 17 Agosto 1999 n° 334, come ripetutamente richiesto dalla nostra associazione. L’informativa dovrebbe riguardare tutta la zona di Punta Penna circostante lo stabilimento della Fox Petroli.
4. Igiene urbana: cani e piccioni. Cani: l’ordinanza sulle deiezioni canine è stata emanata nello scorso Febbraio, conforme alle richieste della nostra associazione. Non restava che farla applicare. L’Assessore si era impegnata a sollecitare in tal senso, per iscritto, il Comando dei Vigili Urbani. Piccioni: il 13 Marzo scorso il Comune aveva fatto richiesta alla ASL di un ennesimo aggiornamento dello studio epidemiologico sulla presenza dei colombi in città. Nel PEG (Programma Economico di Gestione), aveva dichiarato l’Assessore, era già stata resa disponibile la somma prevista.
Nessuno dei detti impegni ci risulta a tutt’oggi sia sia stato posto in atto. Ovvero, se qualcosa è stato fatto, né a noi, né ad altri è stata data comunicazione.
Invitiamo l’Assessore, cui all’epoca avevamo espresso –lo ricordiamo- il nostro apprezzamento, ad informare la città dello stato di attuazione degli impegni assunti.Per parte nostra daremo conto di eventuali ulteriori sviluppi.
[1] DPCM 27 gennaio 1994, Principi sull'erogazione dei servizi pubblici; D.Lgs. 30 Luglio 1999 n. 286, art. 11; LR 5 Agosto 2004 n. 23, art. 10, commi 2 e 3.
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