giovedì 3 aprile 2008

LA VOCE DAL SENNO FUGGITA

"Finezze da comare"

Quando il direttore di un giornaletto locale inizia il suo fondo aggettivando il sottoscritto con “patetico, insipido, vuoto …” significa intanto che qualcosa gli brucia; significa ancora che sta rispondendo ad una mia garbata replica del 15 febbraio scorso e cioè che per “comprendere” ciò che scrivo ha bisogno di un mese e mezzo almeno. Non voglio ricordargli ciò che gli dissi tanti anni fa perché evidentemente non lo ricorda o non lo ha capito: non posso però non complimentarmi con lui che esordisce con gli aggettivi su riportati e finisce, il fine dicitore, con un “amichevole pernacchione…..”, con ciò dando, evidentemente, il meglio di se.

Elio Bitritto

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