domenica 9 marzo 2008

GUERRA E PACE. Islam: amore o odio?

Appare davvero difficile, se non impossibile, coniugare questi due verbi, ma in Medio-Oriente si può da sessanta anni. Perché anche questa volta, ai tentativi di dialogo tra Abu Mazen e gli israeliani, la proterva ferocia terroristica di Hamas ha risposto con la stessa risposta di sempre: la non esistenza di Israele. E per raggiungere questo obiettivo c’è un solo sistema, il terrore. Ben sapendo che il terrore chiama terrore e che l’odio ed il disprezzo verso l’ebraismo, oggi, un domani (non troppo lontano) saranno rivolti verso il cristianesimo e le altre confessioni. E’ una religione di odio l’Islam? A questo punto non possiamo rispondere più un semplice no: dobbiamo interrogarci su quali sono le reali intenzioni degli islamici, moderati e integralisti. Non è possibile che nessuno si accorga che gli unici palestinesi che vivono una vita dignitosa sono i palestinesi con passaporto israeliano; non è possibile indicare alla riprovazione del mondo il blocco di Israele su Gaza che impedisce il passaggio degli aiuti e non si parla del fatto che passano bombe, armi e missili e se fossero stato spesi per elevare il livello di vita della popolazione, probabilmente i palestinesi avrebbero il tenore di vita più alto di tutto il Medio-Oriente. C’è una lucida, cinica, spietata volontà di tenere la popolazione in condizioni di miseria per alimentare l’odio verso gli israeliani che per Hamas, per gli Hezbollah, per gli iraniani non hanno diritto di esistere esattamente come aveva immaginato Hitler. Purtroppo le minacce di terrore non provengono da singoli gruppi, più o meno organizzati, di fanatici, ma provengono anche da figure istituzionali ed internazionali: basti pensare alle famose vignette su Maometto: basti pensare alle reazioni preventive al film di Wilders, Fitna, da parte del portavoce del ministero degli Esteri pachistano, Mohammed Sadiq (“Il film di Wilders riflette il suo pensiero prevenuto e bigotto” o a quanto affermato dal ministro degli esteri in persona iraniano Manoucher Mottaki "Istigare le reazioni di più di un miliardo e mezzo di musulmani nel mondo non mi sembra una buona idea”. Queste si chiamano minacce e, in un’Europa che dovrebbe avere un po’ più di coraggio e meno attenzione al business, censura; censura e tentativo di apparire vittime quando si pensi a come vengono da loro definiti i cristiani, “cani e maiali”. E’ questo l’islam?

Elio Bitritto

1 commento:

Unknown ha detto...

Salaam fratelli nell'umanità,
Islam è certamente amore, ma l'amore non esclude l'odio. L'odio per il peccato, mai per il peccatore. Sono concetti grossomodo uguali a quelli del Cristianesimo, il che dimostra la provenienza Divina di entrambi i Credi (provenienza sancita senza dubbi nel Corano).
Ricordatevi perpiacere quando parlate di Islam di non fare troppo riferimento all'attualità politica di alcuni paesi, ma alle fonti della Fede che sono il Corano e la Sunna.
Sarebbe un po' come giudicare il Cristianesimo Cattolico dalle crociate o da ciò che accadde in Libano qualche anno fa' piuttosto che valutarlo in base al suo diritto e ai suoi valori sanciti dal Vaticano.
Purtroppo spesso oggi si parla di Islam (o ormai c'è questo cliché per cui esisterebbero più "Islam") facendo confusione con gli usi e costumi di determinati popoli o con gli eccessi di alcune singole persone o movimenti politici e terroristici.
Chi ne parla dovrebbe o informarsi approfonditamente o rispettare gli altri senza fare congetture perché non esistono mostri o non può essere che una religione così importante è seguita sia chissà quale ideologia di morte... bisogna partire da questo presupposto: non accettiamo senza farci domande tutto degli altri per "tolleranza" o "politicamente corretto", abbiamo il diritto di porre delle regole comuni e di dire la nostra, MA non possiamo neanche ergerci a giudici sommari della fede altrui davanti a chi rispetta le regole e la convivenza e fratellanza.
Soprattutto poi non fare di una rondine la primavera, di tutta l'erba un fascio... Purtroppo l'informazione, non so quanto per sensazionalismo o quanto per interessi, ci tiene a portare alla ribalta gli esempi più deprecabili della comunità musulmana: noi cittadini italiani non dobbiamo accettarlo!
Non è giusto giudicare gli altri in base a qualche mela marcia, così lo si potrebbe fare per qualunque altro gruppo umano.
Se tutti i musulmani in Italia fossero spalleggiatori del terrorismo ci sarebbe già stata una guerra civile o decine di attentati... invece più di 1 milione di musulmani vive tranquillo, subendo anche a volte ingiustizie o offese, perché il vero Islam insegna la pazienza e il perdono e l'amore per il prossimo, anche il peggior nemico, quindi lasciamo alle forze dell'ordine e alla magistratura il compito di contrastare i reati e smettiamola di accusare intere comunità e fedi di questo, usandolo a pretesto anche per impedirgli il diritto al culto.
Da italiano musulmano mi sento profondamente offeso, ad esempio, quando moltissimi contrastano i progetti di costruzione di moschee, nascondendosi spesso dietro il dito del fatto che chi le costruisce avrebbe progetti estremisti.
So bene che c'è un cumulo di estremisti, pare ben finanziati, che vuole prendere le redini della Umma italiana, ma prima di tutto è vergognoso creare ambiguità tra estremismo o intransigenza e terrorismo... un po' come accomunare Storace a Hitler (e so che qualche cretino lo fa')... e poi se fosse così sentito il problema io lo accetterei anche, ma allora perché non si dà la possibilità a chi non è estremista di costruire moschee così da isolare gli estremisti?
Perché non si capiscono due cose essenziali:
a) finché l'Italia ostacolerà e offenderà l'Islam farà la fortuna degli estremisti;
b) l'Italia ha una Costituzione inderogabile che parla di diritto di culto.
Se la Costituzione dicesse qualcosa di diverso io lo capirei, ogni Stato ha il diritto e il dovere di darsi un'identità e regolare la possibilità per chi non la condivide in toto di viverci o meno... Ad oggi l'Italia è ufficialmente laica e permette i culti acattolici, se lo Stato sarà cambiato accetterò ed emigrerò... a malincuore, ma accetterò la legge del mio paese, fintanto che non è così è ipocrita e vergognoso mettere in deroga il diritto del nostro Stato arrampicandosi sugli specchi più improbabili: dalla reciprocità, di cui potrei parlare ore ed ore con tanti esempi che confutano questo falso storico e soprattutto che è un concetto ipocrita e ingiusto, estraneo sia ai valori laici, che sono fermi, sia tanto meno dal credo cristiano, che, come quello musulmano, impartisce di porgere l'altra guancia ed essere i primi ad amare anche chi ci odia; altri specchio per le allodole sono la sicurezza, i parcheggi, il valore degli immobili, eccetera...
Un'ultima nota che vorrei fare riguarda la destra italiana, ma non tanto AN, più che altro la Destra di Storace e Lega Nord.
Una destra che si rispetti, di tradizione conservatrice europea, ispirata anche ai repubblicani americani e perché no a quel po' di valori positivi che c'erano nel fascismo da cui voi, dopo vari passaggi importanti, vi siete evoluti, non dovrebbe, a mio modesto parere, scadere nell'intolleranza religiosa.
Questo per diversi motivi, il primo è che i religiosi hanno molte somiglianze dal punto di vista politico, infatti il mito tutto propagandistico italiano dei musulmani vicini alla sinistra è una chimera ( e se è capitato, vedi Piccardo, è proprio in risposta ai proclami antislamici di certi esponenti della CdL): il buon musulmano può certamente essere di sinistra, ma è comunque tendenzialmente un moderato e un conservatore, con poco a che fare col socialismo laicista o il radicalismo antiproibizionista e anticapitalista.
Tanto che l'Internazionale Cristiano Democratica nel 2001 cambiò nome in Internazionale Centrista Democratica accettando al suo interno il partito democratico cristiano-musulmano delle Filippine e più avanti altri partiti musulmani, come quello della Mauritania, così come se la Turchia entrerà in Europa si parla molto del dialogo tra il partito religioso attualmente al potere e il PPE in cui certamente confluirà.
Inoltre conosco molti immigrati, musulmani e non, che condividono molto più le idee della destra, che pretende più sicurezza, e all'immigrato onesto fa' piacere vedere gli stranieri criminali in prigione o espatriati, perché lo mettono in cattiva luce, e poi gli immigrati sono in gran parte piccoli imprenditori più vicini alle idee moderate che comuniste.
Perciò vi consiglio di trattare cautamente l'argomento, seguendo l'esempio del Presidente Fini, molto aperto al dialogo, o del Sindaco Alemanno, che per primo nella storia come candidato ha visitato la Grande Moschea di Roma.

Spero di avervi dato info utili, per chiunque voglia continuare a discutere, mi scriva su fabbosko@tin.it

P.S.: Quando ho criticato sopra le controversie sulle moschee parlavo in generale e non del vostro partito o dell'articolo.

Pace! Salaam!

"…e abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda…" (Corano 49:13)