L'ambito è quello sanitario che, come possiamo notare,va a rotoli, la spesa è alle stelle, le inchieste penali svuotano gli archivi dei documenti, gli ospedali non sono a norma, mancano le strutture essenziali, i precari sono a spasso, si tentano rischiosissime operazioni finanziarie e si dà fondo a milioni di euro pubblici.Così oltre a tutto le spese che attengono “strettamente” alla sanità subentrano anche quelle forse meno stringenti.Una spesa ritenuta indispensabile da Del Turco e dall'Assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca (nella foto) , per far conoscere agli abruzzesi tuttosu "Lo stile di vita". Questo,appunto,il titolo del rapporto commissionato.Cosa ne uscirà fuori? E' ancora presto per dirlo.Intanto è scaduto il bando di gara e adesso bisognerà sapere solo chi si è aggiudicato l'appalto.E qui, figurarsi il nome della società che l'avrà vinto! e siamo sicuri che se si farà un indagine neanche a lungo raggio, scopriremo che in mezzo, c'è qualche parente o amico del maldestro Governatore Del Turco.E ancora, fra qualche mese ci ritroveremo qualcosa di "bello" e preconfezionato.Cosa sarà?Leggendo il bando non è proprio chiarissimo, ma si evince che lo scopo della Regione sia principalmente uno: promuovere la sanità locale, far conoscere le strutture che ci sono, attraverso messaggi pubblicitari che "ovatteranno" certamente la realtà e lasceranno da parte quella "mala sanità" che non fa fare una bella figura ma che quotidianamente è sotto gli occhi di persone e media.Più i problemi aumentano,e più bisogna lanciare messaggi tranquillizzanti, e pompare sempre di più l’altra metà della verità.Ma la cosa più sconcertante è che qualcosa del genere già è in circolazione. Evidentemente non basta. Evidentemente ci si sta già preparando ad un secondo bombardamento mediatico-pubblicitario.In queste settimane, infatti, è partita tutta la serie di redazionali (pubblicità a pagamento) di Abruzzo in Salute, «l'informazione costante e qualificata».Anche questo progetto, ovviamente, ha un suo costo: Mazzocca non disse esattamente il prezzo ma assicurò che non sarebbero stati sottratti soldi regionali…..tanto paga il Governo… (cioè, sempre soldi nostri).La cifra dovrebbe essere comunque vicina ai 500mila euro.«Vogliamo che la sanità abruzzese faccia notizia con i suoi guai ma anche con le sue buone notizie», disse il Presidente. Quelle buone notizie,però,sembrano un mega-continuo spot per di più pagato con soldi pubblici.Siamo sicuri che tutti avrebbero speso 500mila euro per sentirsi dire che «la sanità è pensata a misura del cittadino», «che si è lavorato molto» e che «sono attori di un vero cambiamento»? Notizie del genere sono già presenti su tutti i quotidiani .Si è però programmata l'uscita di un mensile in 18 mila copie, newsletters da inviare ad oltre 3 mila indirizzi specializzati, e gli immancabili passaggi in tv dove tutti fanno la loro bella figura. E la questione sembra così indispensabile che oggi si stanziano altri due milioni di euro. Probabilmente dello "stile di vita" di chi aspetta mesi e mesi per una visita medica non ci sarà nemmeno l'ombra, visto che per una informazione pagata (e bene) ci si aspetta che venga confezionata una bella vetrina. E anche il bando lo dice chiaramente alla voce obiettivi generali:«creare e sviluppare un'immagine positiva del Sistema sanità» e «trasmettere i valori e la cultura della Direzione sanità».Quindi, lo dice il bando, una cosa assolutamente forzata e finta!!! E poi ancora tra gli obiettivi il bando chiarisce: «attivare e stimolare un sistema circolare di informazione tra operatori sanitari, migliorare le funzioni di comunicazione istituzionale rivolte all'interno e all'esterno». Il linguaggio dovrà essere «agile, accattivante, e accessibile a tutti»
Il progetto si articola in due lotti. Il primo di "comunicazione interna" (che vale 482 mila euro) e il secondo di "comunicazione esterna" (1 milione e 318 mila euro). In entrambi i casi, si spiega nel bando, ci si dovrà occupare di informare sulla diagnosi precoce dei tumori, screening oncologici, diabete, vaccinazioni, prevenzione per gli incidenti domestici e bisognerà esporre il piano sanitario 2006-2009 della Regione Abruzzo. La prima parte, quella interna, inoltre dovrà analizzare «il contesto socio-culturale della popolazione nelle diverse zone della Regione», «il contesto socio- sanitario» (incidenza e malattie più diffuse), «il contesto strutturale» (la mappatura delle strutture sanitarie presenti) e il «contesto della comunicazione» (tra i quali spicca la voce «segnaletica negli ospedali con rilevazione di tutte le criticità»). Più o meno simile anche la seconda parte. Ma che fine farà tutto questo lavoraccio immenso e costoso? Dovrà erudire il cittadino, l'utente-cliente, le Asl, le associazioni di volontariato, gli operatori socio sanitari, i sindacati. E ci si chiede se un po' di pubblicità, pagata a caro prezzo, aiuterà gli utenti a ritenersi soddisfatti dei servizi di cui usufruisce.Pensiamo proprio di no.
1 commento:
ti segnalo http://tarsia.blogspot.com/
un progetto culturale aperto
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