giovedì 18 ottobre 2007

Regione, L'ABRUZZO MAGLIA NERA NEL SOSTEGNO ALLE PICCOLE E MEDIE INDUSTRIE

La Regione Abruzzo aggiunge ai vari primati negativi, frutto dell’azione del governo Del Turco, anche quello di maglia nera nel sostegno economico alla piccola e media industria. E’ questa la conclusione che si trae dall’articolo pubblicato nei giorni scorsi da “Il Sole 24 Ore” sui finanziamenti pubblici da parte delle regioni italiane alle Pmi.I dati pubblicati dal quotidiano economico di Confindustria traggono spunto dal Rapporto 2007 del Met-Economia e disegnano un quadro a tinte fosche della condizione in cui è costretta ad operare la realtà produttiva abruzzese, mai come oggi penalizzata dalla mancanza di attenzione da parte della giunta regionale.Se, da un lato, il trend del quinquennio 2002/2006 risulta positivo (saldo +13,5%), dall’altro, c’è da rilevare che esso è dovuto esclusivamente all’attività del precedente governo regionale di centro-destra: nel raffronto tra il 2006 e l’anno precedente, infatti, si registra una diminuzione degli stanziamenti pubblici pari al 55,1%, il più alto tra le regioni d’Italia».«A tutto questo si aggiunge l’inasprimento fiscale dell’anno scorso ed il probabile ulteriore incremento della tassazione per il 2007, necessario a coprire il debito sanitario: circostanze che potrebbero consegnare il mondo dell’impresa abruzzese nelle fauci acuminate della recessione più pesante degli ultimi decenni.D’altra parte non ci si poteva aspettare di meglio da un centrosinistra tutto proteso alle lotte di potere interno, a logiche di preservazione dei propri privilegi e ad una politica economico-finanziaria asfittica e senza slanci o soluzioni nuove: dov’è finita la legge sull’innovazione tecnologica? E quella sull’internazionalizzazione delle imprese? Chissà se i dati del “Sole 24 ore” sono in possesso dell’assessore competente Valentina Bianchi: ci piacerebbe sapere cosa ne pensa, sempre se non è troppo impegnata in uno dei suoi frequenti viaggi all’estero che, considerati gli esiti, assomigliano ogni giorno di più a gite di piacere, se non proprio a scampagnate a spese dei cittadini.

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