martedì 16 ottobre 2007

FINANZIARIA, MATTEOLI: DA CDL POCHE MODIFICHE COSI' TOGLIAMO ALIBI A PRODI PER LA FIDUCIA. Welfare, probabili modifiche alle modifiche


(Nella foto, Altero Matteoli, Predidente dei Senatori di AN)

Per far emergere tutte le contraddizioni e le divisioni all'interno della maggioranza, Alleanza Nazionale proporrà agli alleati della Casa delle libertà di presentare cinque o sei emendamenti strategici e qualificanti alla Finanziaria per togliere al Governo l'alibi di porre la fiducia. Ad annunciarlo è il Presidente dei Senatori di AN, Altero Matteoli, che da un seguito parlamentare alla proposta lanciata da Gianfranco Fini nel corso della manifestazione di sabato scorso al Colosseo contro il governo Prodi.
"Proporrò ai colleghi capigruppo del centrodestra cinque o sei emendamenti alla manovra economica, comuni e significativi - ha dichiarato Matteoli - per non dare a Prodi alcun alibi e alcun pretesto per porre la fiducia. Il Governo - ha aggiunto il capogruppo di AN - ha davvero toccato l'apice della sua impopolarità e noi abbiamo il dovere di essere più che mai uniti nel voto parlamentare per far emergere tutte le contraddizioni e le divisioni che ci sono nella maggioranza, anche dopo la nascita del Pd".Nelle prossime ore si terranno riunioni congiunte dei partiti del centrodestra per stilare gli emendamenti che saranno depositati entro il termine stabilito per giovedì prossimo.Probabilmente prima della presentazione i capigruppo si incontreranno per definire i dettagli tecnici e politici delle proposte comuni. Intanto, Romano Prodi continua a smentire se stesso sul protocollo sul welfare e si impegna con i sindacati, incontrati oggi a Palazzo Chigi, a ritornare entro 48 ore al testo sul quale si era raggiunto l'accordo nel luglio scorso. Le dure proteste di Confindustria e sindacati sembrano quindi riuscite a far fare retromarcia al premier, dimostrando che le modifiche non erano per nulla 'marginali', come lui stesso ha continuato anche oggi a ribadire, ma sostanziali nel merito del provvedimento e decisivi per la tenuta del suo governo. Gli stessi leader sindacali, conoscendo l'abilità di Prodi nel cambiare le carte sul tavolo pur di salvare la poltrona, hanno dato al premier 48 ore di tempo per rivisitare il testo e ritornare al contenuto originale."Il Governo ha dato la sua disponibilità a rivedere il testo - ha dichiarato il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani. Entro Giovedì, per la riunione degli esecutivi unitari, dobbiamo sapere se è stato ristabilito o se no". Dello stesso avviso il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che stamane aveva minacciato un autunno caldo se il governo non avesse ascoltato le ragioni del sindacato della Cisl: "Abbiamo notato distonie tra protocollo e provvedimento - ha affermato Bonanni - e abbiamo chiesto ragione al governo. Il Parlamento è sovrano ma il governo è parte contraente e su ogni questione deve fare i conti con le volontà di ogni singolo soggetto. Non possono essere portate modifiche senza che una parte ne sappia nulla. Prodi ci ha assicurato - ha aggiunto il segretario della Cisl - un rispetto integrale dell'accordo. Nelle prossime 48 ore faranno delle limature - ha concluso Bonanni - Prodi ci ha assicurato il rispetto dell'accordo firmato con noi". Da Luigi Angeletti della Uil giunge un avvertimento al governo: "Se non si rispetteranno i patti il sindacato reagirà".Anche il Fondo monetario internazionale ha bocciato le modifiche apportate dal governo italiano al protocollo sul Welfare: "si è andati indietro - ha dichiarato il direttore generale Rodrigo Rato - rispetto alle riforme precedenti, con grave rischio per la tenuta dei conti pubblici".

Da: destrasenato.it

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