sabato 20 ottobre 2007

NUOVE NORME TECNICHE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE : A RIMETTERCI SARANNO I CITTADINI !

(A rimetterci sarà anche il Centro Storico che sarà destinato a morire)

Dopo le demagogiche promesse in campagna elettorale, dopo i tanti proclami ma soprattutto dopo una travagliata mediazione tra le forze di maggioranza, in questi giorni il centrosinistra scopre le sue carte in materia di urbanistica e porta all’attenzione del Consiglio Comunale e della Città, la proposta di revisione delle Norme Tecniche di Attuazione del Prg (N.T.A).
Ci preme ricordare che il riesame delle le norme di Piano, non è un’invenzione degli attuali Amministratori, ma in realtà era già iniziata con la precedente Amministrazione di centrodestra mediante l’abolizione, ad esempio, del famoso Articolo 72 (trasferimento di cubatura) e ancor di più con la predisposizione di un nuovo testo di norme che, a causa della scadenza del mandato elettorale, non è stato approvato dal Consiglio Comunale.
Il centrodestra si è presentato, quindi, all’appuntamento con le nuove norme senza nessun preconcetto nei confronti della proposta del centrosinistra, senza nessuna riserva, senza nessuna posizione preconfezionata. Anzi, l’atteggiamento che gli uomini della minoranza hanno sempre mantenuto, sin dalla discussione in Commissione Assetto del Territorio, è stato di profonda collaborazione con la disponibilità a mettere in discussione anche alcune scelte fatte in passato.
Con molto rammarico, però, dobbiamo constatare che la disponibilità a collaborare manifestata dal centrodestra, non è stata, invece, gradita dal centrosinistra che, di tutta risposta, si è chiusa a riccio rifiutando qualsiasi emendamento migliorativo proposto dalle minoranze.
Fortunatamente, a “raffazzonare” la posizione critica delle minoranze nei confronti delle nuove NTA, ci sono le numerose perplessità che persistono anche tra i Consiglieri Comunali della maggioranza. Infatti, ricordiamo ai più distratti, che in Commissione Assetto del Territorio, parte dei Rappresentanti della maggioranza, si è astenuta dal votare il testo proposto dall’Amministrazione.
Vale la pena, a questo punto, soffermarci a capire alcuni punti fondamentali delle nuove norme, e capire i motivi che spingono i Partiti della Casa delle Libertà, da sempre favorevoli alla revisione delle NTA, a non condividere le scelte fatte da Lapenna & compagni:
- Le nuove norme immobilizzano il centro storico: Il centrosinistra, in campagna elettorale, aveva espresso la volontà di preservare il territorio comunale da nuove costruzioni. Ci saremmo aspettati, quindi, che nelle norme, fossero stati previsti degli incentivi al recupero del patrimonio edilizio esistente al fine di evitare il sorgere di nuove edificazioni. E invece no! Nel testo redatto dal centrosinistra, infatti, il centro storico sarà assolutamente penalizzato. Quale attività edilizia sarà permessa in queste zone? praticamente nulla: vietate le sopraelevazioni, anche se di modesta entità; vietate le modifiche all’inclinazione delle falde di copertura anche senza variazione all’altezza dell’edificio; vietate le opere di ristrutturazione edilizia. Il risultato? Il centro storico sarà completamente paralizzato!
- Norme Punitive per i piccoli proprietari: le nuove norme, se entreranno in vigore, saranno estremamente restrittive nei confronti dei piccoli proprietari. Infatti, con l’introduzione del lotto minimo, i proprietari che hanno meno di 500 mq di terreno, non potranno realizzare sulla loro proprietà nessun tipo di costruzione.
- Difficile applicabilità: le norme proposte sono estremamente difficili da applicare. A dimostrazione di questo, basta leggere come si determinano le altezze di un edificio da costruire su un lotto edificabile e compreso tra due strade poste a quote differenti: “L’altezza sarà determinata distintamente per ciascuna delle sub-aree risultanti dalla divisione del lotto secondo la linea di equidistanza tra le due strade. Ciascuna sub-area assumerà quale quota di riferimento per l’edificazione che la riguarda, quella della strada sulla quale prospetta”. L’articolo in questione non tiene conto che i lotti, in realtà, non hanno forme regolari e che nella pratica non sarà facile determinare “la linea di equidistanza tra le due strade”.
- Difficoltà nella progettazione: assistiamo all’introduzione di alcuni nuovi parametri che rendono, difatti, estremamente difficile la progettazione. È il caso dell’indice di Utilizzazione del Suolo (Us) che “esprime il rapporto massimo ammissibile tra l’Area Occupata Ao e la Superficie Fondiaria Sf”. Cerchiamo di capire meglio soprattutto cosa intendono i nostri Amministratori per Area Occupata. Per Area Occupata si intende “la superficie impegnata dalla costruzione, misurata lungo il profilo esterno di massimo ingombro; essa risulta individuata dalla proiezione ortogonale sul piano di campagna di tutte le parti fuori ed entro terra dell' edificio (murature perimetrali anche interrate, balconi, sporti di gronda, pensiline, aggetti e simili)”. Leggendo attentamente l’articolato, ci accorgiamo che anche la previsione di una semplice pensilina, necessaria casomai per riparare dalla pioggia il portone d’ingresso, potrebbe costringere il progettista a rivedere tutto il progetto.
Ci siamo limitati a fare solamente alcuni esempi, di ciò che è contenuto all’interno delle nuove norme. Il centrodestra ha già tentato, nella scorsa seduta del Consiglio Comunale, di correggere i numerosi errori contenuti nel testo, con la presentazione di circa 150 emendamenti ma, come già ricordato, il centrosinistra ha ritenuto di non dover accettare la maggior parte dei contributi presentati dalle minoranze.
Francamente, dopo la tanta demagogia profusa in campagna elettorale, da Lapenna & compagni, ci saremmo aspettati una vera e propria proposta di Variante Sostanziale al Piano, ma anche su questo aspetto è importante fare subito una precisazione. Infatti “autorevoli” esponenti della maggioranza sostengono che l’approvazione delle nuove norme è il passo necessario per procedere, in seguito, ad una Variante di PRG. Nulla di più falso! Se il centrosinistra avesse voluto, dal giorno dopo l’insediamento del Sindaco Lapenna, avrebbe potuto cambiare totalmente l’attuale PRG, dando l’incarico per la predispone della variante.
La verità è che nel centrosinistra non ci sono le condizioni politiche per realizzare una vera variante al PRG !
Le norme, per il centrosinistra, rappresentano quindi l’unico strumento per continuare a buttare del fumo negli occhi dei vastesi e per far credere che qualcosa stanno facendo per rivedere il Piano Regolatore. Ciò che più ci dispiace, è che con queste norme, così penalizzanti, chi ci rimettere, saranno ancora una volta i Cittadini.

Etelwardo Sigismondi
(Presidente Circolo AN - Vasto)

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