“Non fate l’onda”
E’ guerra, guerra totale sul fronte della Privacy! Posto che la pubblicazione dei redditi mi lascia indifferente, la tempestiva (o intempestiva) pubblicazione dei dati relativi alle tasse pagate dagli italiani, di serie A, B o C, rimbalza su tutti i giornali, diventa il “leit-motif” del giorno, appassionando i lettori di tutti i quotidiani, i pensionati, i precari, i passeggiatori della sera e del mattino, i moralisti, vecchi e nuovi, di mestiere o in apprendistato.
Ma questo è normale...quello che a me non va giù è il fatto che il mio nome non compaia e così quello di tanti altri amici: una sorta di discriminazione che tiene conto del fatto che, evidentemente, il mio reddito non è degno di essere diffuso: ne sono profondamente deluso, indignato e, soprattutto, frustrato. Ma tralasciando codeste pinzillacchere, sono invece preoccupato dalla richiesta che le associazioni dei consumatori hanno fatto nei confronti del Ministero del Tesoro: la bellezza di 20 miliardi di euro. Immaginatevi lo scenario: tra 173 anni la Corte dei Conti si pronuncia in via provvisoriamente definitiva e decide di accogliere la richiesta delle associazioni: per effetto della svalutazione e degli interessi legali la cifra è nel frattempo salita a 1423 miliardi di euro, vale a dire l’attuale debito italiano: in conseguenza di ciò,gli Italiani saranno chiamati ad una ulteriore imposizione fiscale. Forse sarebbe bene che le associazioni dei consumatori si facciano i fatti loro.
E. B.
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