
Ma questo è normale...quello che a me non va giù è il fatto che il mio nome non compaia e così quello di tanti altri amici: una sorta di discriminazione che tiene conto del fatto che, evidentemente, il mio reddito non è degno di essere diffuso: ne sono profondamente deluso, indignato e, soprattutto, frustrato. Ma tralasciando codeste pinzillacchere, sono invece preoccupato dalla richiesta che le associazioni dei consumatori hanno fatto nei confronti del Ministero del Tesoro: la bellezza di 20 miliardi di euro. Immaginatevi lo scenario: tra 173 anni la Corte dei Conti si pronuncia in via provvisoriamente definitiva e decide di accogliere la richiesta delle associazioni: per effetto della svalutazione e degli interessi legali la cifra è nel frattempo salita a 1423 miliardi di euro, vale a dire l’attuale debito italiano: in conseguenza di ciò,gli Italiani saranno chiamati ad una ulteriore imposizione fiscale. Forse sarebbe bene che le associazioni dei consumatori si facciano i fatti loro.
E. B.
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