sabato 8 marzo 2008

Regione, DI STEFANO (AN) : CENTRO OLI, IL PASTICCIO DEL CENTROSINISTRA

«Se qualche giorno fa abbiamo gioito per lo stop dato al Centro Oli, oggi – andando a rileggere il testo approvato dall’aula frutto degli emendamenti che hanno sostituito per intero il mio progetto di legge sulla tutela della Costa teatina – ci accorgiamo che ciò che è venuto fuori è un mostro normativo che vieta qualsiasi tipo di trasformazione d’uso dei suoli agricoli dell’intero Abruzzo» è quanto dichiara il Consigliere Regionale di AN, Fabrizio Di Stefano (nella foto).
«Il centrosinistra, con l’unico obiettivo di non voler riconoscere la mia paternità all’iniziativa sull’insediamento dell’Eni, ha preferito scrivere una brutta legge che blocca gli iter dei piani regolatori generali dei comuni, soprattutto per quanto riguarda l’individuazione di aree industriali o artigianali, arrivando addirittura al punto di impedire, ad esempio, di ottenere un permesso di costruire anche solo per una rimessa attrezzi o per un fabbricato rurale» spiega il Consigliere e Coordinatore Regionale di AN.
«Gli estensori degli emendamenti andassero ora a parlare con i cittadini, con gli amministratori degli enti locali e con gli ordini professionali per spiegare cosa hanno combinato e perché, solo per una insulsa questione di pregiudizio nei confronti del mio disegno di legge, hanno partorito un testo che, nel rinviare il problema del petrolchimico, ne crea di nuovi e decisamente gravi; problemi a cui dovremo dare immediatamente una soluzione: da parte mia ho già provveduto a depositare una proposta correttiva che, lasciando invariate le disposizioni per il Centro Oli, consenta di non penalizzare tutta la Regione» conclude Di Stefano.

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