"Finanza creativa e concertazioni sociali a giochi fatti. Così saranno ricordati bilancio e finanziaria regionale approvati - con un ritardo stratosferico - dalla Giunta Del Turco.Sempre che, considerando che si tratta di documenti contabili fondati sul nulla, ovvero sulla possibilità - tutta da verificare - che il Governo nazionale autorizzi con proprio nulla osta la Regione a utilizzare economie vincolate per meri fabbisogni di bilancio, non si arrivi - in caso di diniego a questo escamotage mai utilizzato sinora - al dissesto, ovvero al fallimento".Alfredo Castiglione, Capogruppo di AN in Consiglio Regionale, parla di "strumenti finanziari appesi a un filo, che non potranno produrre effetto nel corso dell'anno finché il governo non si pronuncerà sulla finanza creativa di Del Turco. La verità è che le spese per investimenti previste dai precedenti documenti di programmazione non hanno copertura finanziaria in quanto la Regione non ha potuto accendere il mutuo previsto di 133 milioni di euro. E Del Turco, da vero giocatore di poker, ha rilanciato il bluff. Ma a rischiare non è lui, che si avvia al tramonto di un'esperienza tutt'altro che esaltante per l'Abruzzo, ma le prospettive di sviluppo di una regione spremuta fino all'ultima risorsa e oltre. Ridicolo - continua Castiglione - continuare a farfugliare giustificazioni chiamando in causa il disavanzo della sanità ereditato. Tra il 2005 e il 2006 (a dati ancora parziali) la giunta Del Turco ha prodotto un deficit di oltre 870 milioni, superando il disavanzo del Governo Pace in cinque anni di legislatura. Conto che pagheranno gli abruzzesi e le imprese, saccheggiate senza scrupoli e soprattutto senza un ritorno sotto forma di servizi e sostegno alle loro attività. L'ha ammesso D'Amico, dicendo che dovranno rivolgersi allo Stato e all'Europa, come se lo sviluppo di un territorio si possa realizzare raccogliendo elemosine e non con un programma organico strategico concordato tra istituzioni e categorie produttive. Ma, altra stravaganza, la concertazione arriverà dopo l'approvazione di bilancio e finanziaria da parte della Giunta. Approvazione che si conferma ancora una volta mera adesione formale a documenti che non contengono altro che chiacchiere e tagli e che sarà stravolto dalla pioggia di successive e clientelari variazioni di bilancio cui ci hanno abituato. Per quest'anno - conclude ironico Castiglione - gli abruzzesi riceveranno in regalo solo cenere e carbone. Purtroppo il più bel regalo - per il bene dell'Abruzzo - non arriverà: le dimissioni di Del Turco e nuove elezioni. Ci sarà da soffrire e molto, ancora".
Ufficio Stampa Gruppo regionale AN.
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