venerdì 9 novembre 2007

PORTO DI VASTO, SIGISMONDI (AN) : CENTROSINISTRA SPACCATO E CHIUSO AL DIALOGO CON I CITTADINI, GLI OPERATORI ECONOMICI E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

(Nella foto, il Porto di Vasto visto dall'alto)

Durante i lavori dell’ultimo Consiglio Comunale, Lapenna e compagni hanno dimostrato che la “democrazia partecipata” tanto invocata dal centrosinistra, specialmente durante le primarie, è l’ennesima presa in giro per i cittadini.
Infatti, Martedì, scorso l’Assise Civica vastese si è riunita per esprimersi sulla proposta di ampliamento del porto di Punta Penna, un argomento di grande rilevo per la nostra Città, in quanto, la riqualificazione di questa infrastruttura rappresenta una indiscutibile occasione di crescita del nostro territorio sotto il profilo economico, turistico, lavorativo e urbanistico.
Da sempre il centrodestra ha ritenuto il porto di Vasto un elemento strategico per lo sviluppo della nostra Città e, più in generale, di tutto il comprensorio del vastese. Infatti in più di una occasione, negli ultimi anni, i rappresentanti della CdL, hanno duramente criticato le scelte della Regione Abruzzo, guidata dal centrosinistra, tese a “dirottare” la maggior parte dei fondi disponibili su altri porti abruzzesi penalizzando quello di Vasto. Il centrodestra, quindi, non poteva che essere d’accordo sull’ampliamento del porto, e lo ha dimostrato votando favorevolmente alla proposta di riqualificazione.
Purtroppo dobbiamo amaramente constatare che anche su questo argomento, che ha evidenziato ancora una volta le insanabili divisioni interne della maggioranza, così come accaduto per le nuove norme tecniche, è mancato il coinvolgimento dei cittadini. Il centrosinistra, infatti, ha bocciato la richiesta presentata dagli uomini del centrodestra, di rinviare il Consiglio Comunale di qualche giorno per dare la possibilità ai cittadini vastesi, agli operatori economici, alle associazioni di categoria e le organizzazioni sociali della Città, di esprimere il proprio parere in merito al futuro del porto di Punta Penna.
È importante ricordare che lo Statuto comunale, tra gli “Istituti di partecipazione popolare”, all’articolo 15 prevede, “al fine di assicurare all'istituzione comunale ed alla cittadinanza gli strumenti idonei per realizzare un rapporto costante, diretto ed articolato”, la possibilità di istituire forme di consultazione popolare anche tramite le assemblee pubbliche.
L’occasione, quindi, era propizia per costruire un confronto sereno tra forze politiche e i cittadini, in considerazione anche del fatto che, per l’approvazione del punto posto all’ordine del giorno, non vi era nessuna urgenza, né tanto meno vi era il rischio di perdere dei finanziamenti.
Purtroppo, tra i Consiglieri Comunali del centrosinistra, è prevalsa la solita arroganza politica che li contraddistingue dimostrando, con il loro atteggiamento, che del parere dei cittadini se ne infischiano altamente.
I Vastesi hanno dunque avuto la riprova che se hanno voglia di contribuire e partecipare alla vita amministrativa della Città, non possono, di certo, rivolgersi agli attuali amministratori del centrosinistra. Fortunatamente, però, il mandato elettorale passa in fretta e Vasto, archiviata definitivamente questa infelice esperienza amministrativa del centrosinistra, potrà tornare a navigare verso nuovi ambiti traguardi salpando, magari, dal porto di Punta Penna rinnovato.

Etelwardo Sigismondi

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