C’era una volta Vasto. Città fatata,luogo di mare, cultura, tradizionepopolare, perla della costa abruzzese e centro di attrazione per il turismo e il divertimento. Sembrerebbe,questo,l’inizio di una bellissima favola.Una di quelle storie che riescono a far sognare e sperare, dove non si conosce altro finale all’infuori dell’ "e vissero felici e contenti".La realtà, purtroppo, è assai diversa e per riuscire a descriverla dovrei adoperare non un lessico fiabesco.
Di fiabesco,a Vasto, non è rimasto nulla. Anzi,a pensarci bene, qualcosa di fatato esiste ancora…"Fate Ignoranti"! No,non mi riferisco al film di Ozpetec, ma all’attuale maggioranza di centro-sinistra che di "fatato" ha avuto la capacità di illudere la gente con vane promesse elettorali e di "ignorante"…beh, qui il discorso si complica un po’, perché ci sarebbe davvero l’imbarazzo della scelta. L’incapacità di dar corpo ad un disegno politico serio rischia di danneggiare la città, impedendole di rivendicare quei posti e quelle posizioni di prim’ordine nell’ambito regionale e non. Stampano opuscoli dicendo di aver risparmiato soldi e di essersi ridotti le indennità (questo è tutto da vedere), ma non parlano e non si preoccupano dei giovani.Non affrontano un discorso costruttivo sull’adeguamento e sull’evoluzione del turismo che è per eccellenza la fonte di guadagno dell’economia vastese. Parlano di sicurezza, ma Vasto si riempie sempre di più di delinquenza, immigrati clandestini e spacciatori. Vorrebbero migliorare i servizi pubblici e affidano le mense degli asili ad enti esterni. Cara Vasto, non ti resta che attendere l’arrivo di un principe azzurro che ti salvi, con la speranza che questa attesa non duri quattro anni ancora.
Di fiabesco,a Vasto, non è rimasto nulla. Anzi,a pensarci bene, qualcosa di fatato esiste ancora…"Fate Ignoranti"! No,non mi riferisco al film di Ozpetec, ma all’attuale maggioranza di centro-sinistra che di "fatato" ha avuto la capacità di illudere la gente con vane promesse elettorali e di "ignorante"…beh, qui il discorso si complica un po’, perché ci sarebbe davvero l’imbarazzo della scelta. L’incapacità di dar corpo ad un disegno politico serio rischia di danneggiare la città, impedendole di rivendicare quei posti e quelle posizioni di prim’ordine nell’ambito regionale e non. Stampano opuscoli dicendo di aver risparmiato soldi e di essersi ridotti le indennità (questo è tutto da vedere), ma non parlano e non si preoccupano dei giovani.Non affrontano un discorso costruttivo sull’adeguamento e sull’evoluzione del turismo che è per eccellenza la fonte di guadagno dell’economia vastese. Parlano di sicurezza, ma Vasto si riempie sempre di più di delinquenza, immigrati clandestini e spacciatori. Vorrebbero migliorare i servizi pubblici e affidano le mense degli asili ad enti esterni. Cara Vasto, non ti resta che attendere l’arrivo di un principe azzurro che ti salvi, con la speranza che questa attesa non duri quattro anni ancora.
V.T.
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