domenica 8 giugno 2008

Regione, CASTIGLIONE (AN/Pdl): SONO D'ACCORDO COL MINISTRO SACCONI. DEL TURCO NON E' RICANDIDABILE!

"L'esito dell'incontro Stato-Regione ,non poteva avere esito diverso; la gestione fallimentare da parte di Del Turco, della sanità abruzzese, non lascia grandi spazi a mediazioni. I percorsi proposti dal governatore (assunzione di un mutuo trentennale per la rateizzare del deficit sanitario o il rinvio di un anno degli impegni assunti nel piano di rientro) non potranno che paralizzare per intere generazioni, la capacità di investimenti della Regione e le potenzialità di spesa delle famiglie, ingessando definitivamente la già agonizzante economia abruzzese". Così Alfredo Castiglione, Capogruppo di AN/Pdl in Consiglio Regionale (nella foto),commenta le notizie relative all'incontro tenuto ieri a Roma. "Non possiamo che essere d'accordo con quanto affermato da Maurizio Sacconi, Ministro del welfare - ha continuato il Capogruppo di AN/Pdl - ovvero che di fronte a un così clamoroso fallimento politico, non rimanga che il commissariamento della sanità regionale, e provvedimenti punitivi nei confronti dei responsabili, come la non ricandidabilità. Purtroppo tutti sappiamo come, malgrado le strumentali minacce di dimissioni reiterate settimanalmente per tenere sotto pressione una maggioranza litigiosa e distratta, Del Turco non abbia nessuna intenzione di lasciare la poltrona, almeno finchè non ne riceverà un'altra, come l'intera sua storia politica ci racconta"."Da parte nostra - continua l'esponente di AN/Pdl - avevamo dato la nostra disponibilità a confrontarci sui problemi, ma evidentemente non c'è interesse ad affrontarli con l'adeguato senso di resposanbilità. Aspetto ancora che il manager della Asl di Pescara, Balestrino, venga ascoltato,come da me richiesto, in V commissione consiliare. So che è disponibile, e che in quell'occasione mi aspetto risposte chiare sulle liste d'attesa, chiusura, e accorpamenti impropri di reparti e precariato. Situazioni di difficoltà che, con il passare del tempo, si fanno sempre più gravi; il tutto, reso ancora più evidente da una politica regionale scellerata che, con il piano di riorganizzazione dei posti letto e il piano sanitario,si è rivelata inadeguata e del tutto priva di una strategia di respiro. Per un manager, stretto tra le pressioni politiche di chi l'ha nominato,e la riduzione significativa dei budget assegnati, non è facile. Specialmente quando non si conosce il territorio.

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