domenica 26 aprile 2009

25 APRILE

Chi o cosa ricordiamo?

Sono anni, ormai, che cerco di “accettare” il 25 aprile ma non ci riesco: e non ci riesco per diversi motivi. Non ci riesco perché con gli anni, invece di diminuire, il numero di partigiani aumenta: non ci riesco perché secondo la “vulgata” comune sono stati i social-comunisti, senza l’aiuto dei partigiani non sinistrorsi, a liberare l’Italia: non ci riesco perché fra poco dovremo ringraziare Tito per aver “liberato” la Sicilia: non ci riesco perché la verità storica di studiosi seri come De Felice, per primo, e Pansa, oggi, viene processata e condannata come “revisionismo”: non ci riesco perché il “peso politico-militare” della Resistenza non può aver inciso decisamente sull’esito della guerra, non ci riesco se penso alle migliaia di assassinii compiuti nel famigerato triangolo rosso” in nome dell’antifascismo: non ci riesco se penso che non si citano mai, mai, mai gli anglo-americani che, tra i vari cimiteri di guerra in Italia, contano oltre 72.000 caduti. Caduti per chi? Per i comunisti o per gli italiani tutti? Concludo come ho iniziato: soni anni che invito i presidi delle scuole superiori di Vasto a programmare una visita, una volta tanto, in uno dei cimiteri di guerra a noi vicini. I lager di Auschwitz e Birkenau o altri rappresentano la ferocia di una ideologia: i cimiteri presso il Fiume Sangro e quello di Ortona rappresentano il sacrificio di una democrazia, inglese o americana che sia. Buon 25 aprile.

E.B.

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