Nel corso di una conferenza stampa dell’Assessore preposto, nel maggio 2005, Del Turco fece conoscere agli abruzzesi che i conti della sanità avrebbero avuto una correzione forte sul passato e che già per quell’anno si sarebbe marciato con ritmi nuovi: il consolidato si attestava intorno ai 50 milioni di deficit, ma era ragionevole pensare a un sostanziale pareggio di bilancio.Poi la realtà ci mostrò che il 2005 si chiuse con 469,40 milioni di deficit, una cifra che noi ritenemmo esagerata e forse attribuibile a una impropria appostazione di costi pluriennali, trattati come costi annuali. Strada facendo, i conti non migliorarono, sia in senso assoluto,che relativamente al quinquennio precedente. Il 2006 si è chiuso, infatti, con un deficit di 394,94 milioni di euro; il 2007 con 232.715.000 euro. La somma dei deficit prodotti in questi tre anni è quindi di complessivi 1.096 milioni. Poichè il Governo Del Turco ha imposto un aumento di tasse sugli anni fiscali 2005, 2006, 2007 pari a 139 milioni ogni anno, il deficit sarebbe salito a 1.513 milioni se non ci fosse stata questa maggiore pressione fiscale. Solo per capire i fenomeni e senza nessuna intenzione di fare polemica, va ricordato che il deficit della sanità degli anni precedenti è stato pari a 1.009,85 milioni, considerando anche quello pregresso all’anno 2000. I tre anni di Del Turco,sono stati caratterizzati da un deficit di gran lunga superiore a quello del quinquennio precedente. Del Turco sostiene che «la colpa è di Pace che ha aumentato i compensi in favore dei privati». Non è così: la spesa ospedaliera privata nel 2004 è stata pari a 157.064 milioni, nel 2005 a 174.172 milioni e nel 2006 a 188.048 milioni. Dunque, nel 2005 sono stati spesi 17 miliardi in più rispetto al 2004 e nel 2006 14 miliardi di euro in più rispetto al 2005. La spesa riabilitativa è stata di123.645 nel 2004; di 141.833 nel 2005, di 152.067 nel 2006. Quindi nel 2005 si è speso 18 milioni di euro in più rispetto al 2004 e nel 2006 11 milioni sul 2005. La spesa farmaceutica è aumentata nel 2006 di circa due punti sul 2004. Anche sulla mobilità (ricavi/spese da e fuori regione), forse è il caso di capire perché il saldo si sia appiattito: infatti nel 2006 è stato pari a 858 milioni di euro, mentre nel 2004 era di 13.776 milioni, 16 volte di più. Tanto per capirci, questo significa che meno cittadini, prima, andavano fuori e più cittadini dal mondo venivano in Abruzzo. Forse sono anche queste le ragioni per le quali il Governo Prodi ha comunicato all’amico governo del Turco il non raggiungimento dell’obiettivo intermedio previsto nel piano di rientro e l’integrale copertura dello scostamento di euro 232.715.000, diffidando la Regione, con una lettera dell’8 giugno, ad adottare le procedure previste dalla legge e cioè l’aumento delle tasse.È lo stesso Governo Prodi,che ha offerto a Del Turco un “utile criterio” orientativo per l’adozione delle determinazioni di competenza comunicando che se l’aumento della imposizione Irap e Irpef dovesse essere di un solo punto percentuale il gettito aggiuntivo sarebbe di 150 milioni. Poiché ne occorrono 233 milioni circa, l’aumento dovrebbe essere di 1,60%. Dobbiamo capire tutti assieme, senza polemiche, senza addossare ad altri che ti hanno preceduto colpe che possono essere integralmente tue, come affrontare questo problema e come temperare l’appesantimento della fiscalità ai danni dei cittadini abruzzesi. Poi c’è il dato politico: Del Turco queste eccezioni governative le conosceva dal 26 aprile. Prodi le ha ufficializzate solo l’8 Giugno per la evidente opportunità di non appesantire con una notizia negativa per quella maggioranza,la campagna elettorale; si capisce questa esigenza perché non siamo nati ieri, però Del Turco ha perso un mese e mezzo di tempo che avrebbe potuto benissimo dedicare alla riflessione insieme con tutti i soggetti coinvolti e coinvolgibili. Così non è stato, ma tant’è. Ora resta solo da capire come il presidente spiegherà le sue decisioni in relazione a quanto affermò nel suo comunicato stampa del 26 agosto 2007in cui parlava della legge omnibus e assicurava che “non un euro di quei soldi sarà recuperato con nuove tasse”. Adesso, ahimè, le tasse di riffa o di raffa devono essere aumentate e vediamo come temperarne l’appesantimento. Ma un fatto è certo: il governo Prodi ha denunciato che molti fondi destinati alla sanità sono stati utilizzati da Del Turco per altre spese. Molti euro di questi soldi – non il solo euro di cui parlava Del Turco, quindi – devono essere recuperati con aggravio di tasse. Del Turco ha visto male, e ha detto peggio. Non faremo polemiche. Non lanceremo proclami. Sentiremo Del turco il 27 prossimo e il nostro comportamento sarà quello collaborativo per capire se e come evitare un salasso agli abruzzesi. Non siamo ottimisti,però.
On. Giovanni Pace (nella foto)
Consigliere Regionale AN/Pdl
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