Girando un po’ per l’Italia,si nota che quasi in ogni Città, ci sono appositi spazi delimitati da una cornice di ferro, atti ad essere riempiti di manifesti. Oltre la cornice, dunque, non si può.
I manifesti, così, risultano ordinati e di posti se ne possono creare veramente tanti.
E’ il caso anche dei necrologi che, negli spazi delimitati, non ci entrano.
Capiamoci: non è né colpa dei defunti, poverini, né colpa delle agenzie funebri che il loro lavoro lo devono pur svolgere;neppure dei negozianti che hanno comunque necessità di pubblicizzare la propria attività,anzi…
Tanto ci vuole a dislocare qualche spazio in più su una piccola struttura di ferro così come sono alcuni di quelli già esistenti?
Il problema sembra banale, ma sia dal punto di vista pubblicitario, che da quello estetico, conta molto. Che bello sarebbe vedere una Città, la nostra, senza più cartelloni attaccati in extremis tra un angolo di muro e quello di un altro, oppure tra una cabina dell’Enel e il cestino dei rifiuti, uno sopra, uno sotto ed uno a metà.
Che bello sarebbe se anche la nostra Città divenisse normale in fatto di affissione di manifesti e ognuno potesse metterne, sempre ordinatamente,il numero che vuole!
Una riflessione ancora : ora che i cantieri a Vasto termineranno, dove li metteremo i manifesti visto che adesso sono quasi tutti sulle lamiere che delimitano i lavori?
Se non avete fatto caso a tutto questo fino ad oggi, da domani, guardate pure i muri….sembra di essere nel terzo mondo…
Marco di Michele Marisi
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