domenica 2 settembre 2007

E PARLIAMO DI TASSE - CORRISPONDENZE DA ROMA

Il Governo (e quella solita mente geniale e sopraffina di Cento) vuole abolire i privilegi della Chiesa. Si vede che hanno bisogno di raccattare qualche spicciolo. Ma tutti i privilegi delle cooperative? Perchè quell'ipocrita di Cento non va a mettere le mani in tasca alle cooperative (rosse)? Ovvio... i compagni sono compagni e non si toccano...Bravi compagni. Un motivo in più per mandarvi a casa a calci in c....
Ecco la 'stangata d'autunno'. Puntuale, come ogni anno, il ritorno a casa dalle vacanze coincide con una nuova ondata di rincari. Stavolta tocca alle tariffe di acqua, luce, gas e riscaldamento: un aggravio medio di oltre 600 euro a famiglia. Un salasso che potrebbe aggravarsi anche con rialzi dei costi dei servizi bancari e delle polizze RCA.
A lanciare l'allarme, dopo gli aumenti estivi dei biglietti ferroviari e dei pedaggi autostradali, sono l'Adusbef e la Federconsumatori. "Dopo le varie stangate tariffarie subite dai consumatori dal 1° gennaio 2007 - affermano le due Associazioni di tutela del consumo - che hanno riguardato i treni (+40%), le autostrade, bar, stabilimenti balneari, i carburanti e trasporti, con un gravame di almeno 350 euro a famiglia e per un controvalore complessivo di 7,7 miliardi di euro, potranno scattare nel bimestre Settembre-Ottobre, una serie di rincari.
Gli aumenti dovrebbero riguardare "i servizi bancari, le assicurazioni e le bollette di gas e luce": in particolare - sottolineano Adusbef e Federconsumatori - i costi bancari "invece di diminuire continuano a crescere anche sotto mentite spoglie", come dimostrano "i tassi e le commissioni applicate sui cambi valutari" o "il prelievo bancomat rincarato"; e scarsi sono i risultati sul fronte dell'RC Auto, dove "l'indennizzo diretto avrebbe dovuto comportare cali del 20% su ogni polizza con risparmi medi di 100 euro”.
In particolare si verificherà un aumento di 25 euro per la luce; di 40 euro per la bolletta del gas; di 20 euro per l'acqua; di 20 euro per i servizi bancari e di 35 euro per l'RCA: e ancora aumenti medi di 45 euro per l'acquisto dei libri scolastici; di 22 euro delle tariffe ferroviarie; di 105 euro per il riscaldamento e di 155 euro per i generi alimentari e le bevande. Il tutto per un costo aggiuntivo medio per nucleo familiare di 602 euro.
"Tali aumenti, ritocchini e rincari che salassano i bilanci delle famiglie, con un gravame complessivo pari a 13,2 miliardi di euro" - commentano i leader di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti - "mettono a rischio la competitività delle imprese e potrebbero essere attenuati, se non addirittura evitati, sviluppando una politica di seria concorrenza tra le imprese, unita ad una difesa dei redditi familiari, completando la virtuale politica delle liberalizzazioni del ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani ed effettuando seri controlli su banche e petrolieri che continuano a fare il bello ed il cattivo tempo infischiandosene delle leggi e saccheggiando le tasche delle tartassate famiglie italiane".
Naturalmente, sempre in accordo con quelle due facce da tiro a segno che rispondono ai nomi di Padoa Schioppa e Visco (che Dio li abbia in gloria). Un’ultima considerazione: ma ai “ricchi”questi aumenti danno lo stesso “fastidio” che danno ai normali contribuenti? E se così non è, come dovrebbero chiamarsi i normali contribuenti che hanno votato per Prodi ed i suoi compari? Già lo sanno, non sforzatevi!

E. B.

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