lunedì 20 agosto 2007

CASTIGLIONE (AN) : CON I FONDI A PIOGGIA DESTINATI AI "GRANDI EVENTI CULTURALI", AGGIRATA LA LEGGE 15/2000 !

“Fatta la legge, trovato l’inganno”. Non usa mezzi termini Alfredo Castiglione per denunciare il gravissimo aggiramento delle leggi regionali in materia di contributi in favore di associazioni musicali, a partire dalla legge 15/2000 (spettacolo ed eventi musicali), “i cui requisiti per la concessione di fondi – ricorda il capogruppo di An in consiglio regionale – erano stati giustamente resi più rigidi al dichiarato scopo di valorizzare e premiare le associazioni che lavorano effettivamente sul territorio.In virtù di tali modifiche, le associazioni aventi diritto al contributo annuale da parte della Regione devono dimostrare di avere almeno 5 anni di attività documentata e personale assunto alle proprie dipendenze, nomi illustri della musica e qualificata direzione artistica.Proprio a causa di questo giro di vite, molte associazioni sono state escluse, mentre per quelle ‘meritevoli’ si è comunque disposto un drastico taglio del 20%, giustificato con la ristrettezza dei fondi disponibili.Ebbene – denuncia Castiglione – nel famigerato elenco di associazioni beneficiate dal finanziamento a pioggia della Omnibus, le associazioni che non dispongono di tali requisiti vengono ‘recuperate’ attraverso la furbesca promozione al rango di ‘grandi eventi culturali’ e come tali ricoperte d’oro, con chiaro aggiramento della legge, in barba ad ogni meritocrazia e a dispetto delle ribadite carenze finanziarie.Siamo di fronte ad un’operazione tipicamente clientelare, che mortifica le vere professionalità esistenti sul territorio abruzzese per premiare evidentemente rapporti di vicinanza e affinità politica.In questi mesi – conclude il capogruppo di An – l’assessorato regionale alla cultura si è vantato di promuovere una legge quadro sullo spettacolo in grado di superare le troppe norme esistenti sulla cultura (leggi nn. 43, 49, 56, 15) e al fine di avviare un dialogo ‘trasparente’ e costruttivo con tutte le associazioni culturali del settore ha promosso a L’Aquila nello scorso mese di aprile un Forum della cultura che, dopo l’approvazione dei ‘grandi eventi culturali’ della Omnibus, si è dimostrato una colossale presa in giro, un affronto nei confronti di chi fa cultura e spettacolo per professione e passione e non per adesione ad una causa politica o, peggio, ad un partito ben riconoscibile nei colori sociali del suo assessore di riferimento”.

Nessun commento: