mercoledì 23 luglio 2008

SEI COLPI DI PISTOLA CONTRO L'AUTO DI UN ROM

Cresce il problema sicurezza a Vasto

Sei sono stati i colpi di pistola esplosi, la notte scorsa, all’indirizzo della Mercedes di un rom di 34 anni residente a Vasto, che si apprestava a portare il proprio figlio di 12 anni, a casa del nonno materno all’Incoronata, uno dei quali, ha perforato la carrozzeria della sua automobile. Giunti prontamente sul posto, gli Agenti del Commissariato di Vasto, ed i colleghi della squadra mobile di Chieti, hanno rinvenuto alcuni bossoli e frammenti di ogiva, che proverrebbero da una calibro 7,65.E’ il secondo episodio di sparatoria, questo, nel giro di due giorni. Il primo, è avvenuto la notte scorsa, ai danni di un’Alfa 166, in Via Aldo Moro.Senza dimenticare che l’8 Giugno scorso, tre colpi di pistola furono esplosi, nel quartiere S. Paolo, all’indirizzo di un rom che si trovava nella sua Mercedes (nella foto) sotto casa, ferendolo.Regolamento di conti? spaccio di sostanze stupefacenti alla base? ripercussioni legate al prestito di denaro? Questo lo stanno accertando Carabinieri e Polizia (per quanto riguarda le due sparatorie ai rom). Le motivazioni dell’incendio dell’Alfa 166, ad opera di due malviventi che hanno ‘ indirizzato ‘ colpi contro il serbatoio della benzina dell’auto, che a sua volta è esploso provocando le fiamme che hanno distrutto l’Alfa Romeo,invece, sono ancora più oscure.Fatto sta, che il problema sicurezza a Vasto, sta crescendo. E insieme a questo, giustamente, la paura della popolazione che il più delle volte, ha timore ad uscire di casa, soprattutto nei quartieri più ‘ problematici ‘. E questa non è una esagerazione.Insomma, Vasto non è più l’ ‘ isola felice ’ di una volta; e questo è un dato di fatto. Ma non vogliamo nemmeno che diventi la Napoli dell’Abruzzo. Per fare questo, c’è bisogno di collaborazione; c’è bisogno che si denuncino le cose che non vanno, i soprusi. Non bisogna essere complici di un sistema come questo,che, se va avanti, finirà per sommergere tutti quanti: anche gli innocenti. L’omertà è la metastasi di uno dei maggiori cancri del mondo: la delinquenza. Sconfiggere la prima, significa favorire lo smantellamento del secondo.

Marco di Michele Marisi

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