lunedì 18 maggio 2009

DI PIETRO E GLI IMMIGRATI

Ci fa o ci è?

In realtà non ha alcuna importanza rispondere: in ogni caso, se veramente crede in quello che dice, mostra di non aver compreso quale e quanto grave è il problema dell’immigrazione clandestina: mostra di non aver capito che il problema è esclusivamente italiano dato che Spagna, Grecia e soprattutto Malta, attuano politiche di “accoglienza” decisamente più ostili e repressive: mostra di non aver compreso che l’ONU non solo è incapace di fermare le guerre, non solo è incapace di fermare le stragi razziali, non solo è incapace di fermare le discriminazioni religiose, ma è anche incapace di difendere l’unica nazione che ha subito letteralmente un’invasione da parte dei diseredati del mondo. Invasione già difficile da sostenere in tempi di economia fiorente ma decisamente impossibile accettare in tempi di profonda crisi economica. Mi chiedo se questo signore (e con lui tutta questa banda di buonisti della domenica – forse) ha capito che se si va in un posto senza soldi, senza arte né parte, allo sbando, non si sia costretti a delinquere; per un difensore della legalità, quale si autodefinisce, mostra e dimostra di averne una concezione per lo meno approssimativa e del tutto personale. Tornando alla domanda iniziale: se “ci fa” è un imbroglione, se “ci è” peccato per chi gli crede!

Elio Bitritto

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