lunedì 23 marzo 2009

LA FIAMMA

Pompieri di paese


Alleanza Nazionale è confluita nel più grande “contenitore” “Popolo della Libertà”; non si è sciolta, né dissolta, ha saputo adattarsi all’evoluzione dei tempi, ai nuovi bisogni degli italiani, portando con se tutti quei valori che l’hanno caratterizzata nei lunghi e bui anni della più grande mistificazione politica, forse addirittura peggiore di quella dell’ideologia comunista, che abbia vissuto l’Italia: l’arco costituzionale, il ghetto razzista in cui si è voluto recintare le idee, quelle idee che oggi sono patrimonio di tutti e sono accolte da tutti. Non possiamo certo illuderci che il Popolo della Libertà parta come se fosse sempre esistito: incomprensioni, rivendicazioni, invidie e, perché no?, nostalgie avranno ancora spazio perché siamo pur sempre uomini con tutti i nostri difetti: l’importante sarà tener sempre presente il bene comune, lo scopo per il quale siamo “nati”. Sono certo che non faremo la fine del PD perché mentre noi i conti con la Storia li abbiamo fatti e li abbiamo “pagati”, gli “altri”, in particolare i comunisti (pre e post) non li hanno fatti e non li vogliono fare restando, fondamentalmente degli O.G.M.. Ciò detto, la frustrazione per il successo altrui, si manifesta con le battutine sulla “Fiamma”, sulla fine di AN “senza gloria” secondo l’Unità, eccetera. Non poteva mancare il commento di quel grande “pensatore” che produce “pensierini” a 10 centesimi la dozzina: ma siamo certi che farà … peggio tra qualche anno.

Elio Bitritto

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