lunedì 3 novembre 2008

Immigrazione, LA RUSSA: "NO ALLA SOSPENSIONE DELLA LEGGE BOSSI-FINI". MANTOVANO: "SAREMMO FUORI DALL'EUROPA"

"Non sono d'accordo anche se non ho ancora approfondito la questione, ma ripeto non sono d'accordo". Così il reggente di AN/Pdl e Ministro della Difesa Ignazio La Russa (nella foto), ha commentato la proposta del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, di sospendere per due anni la legge Bossi-Fini sull'immigrazione."Io comprendo le ragioni di chi dice che chi lavora e rispetta la leggi e chi si inserisce nel nostro contesto e comprende il nostro modo di vivere deve essere integrato", ha spiegato La Russa. "Troviamo le forme. Ma - ha aggiunto - lo stop alla Bossi-Fini sarebbe un messaggio deleterio e ripartirebbe quel tam-tam che la sinistra ha creato per cui in tutto il mondo si direbbe: ragazzi andiamo in Italia perché lì non ci fa niente nessuno anche se siamo delinquenti anche se siamo clandestini, anche se non abbiamo voglia di lavorare".Per il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, "la letterale applicazione della proposta formulata oggi dal leader della Cgil porterebbe l'Italia al di fuori delle norme-base sull'immigrazione in Europa. E' infatti quanto meno dal Consiglio dei ministri UE di Siviglia, del giugno 2003, che il collegamento fra permesso di soggiorno e contratto di lavoro rappresenta uno dei cardini della politica europea in materia". "Da un grande sindacato - ha aggiunto Mantovano - ci si attenderebbe un ruolo attivo e propositivo, per esempio sul piano del contributo alla denuncia e alla emersione dallo sfruttamento in nero di tanti extracomunitari; ovvero sul terreno dei corsi di formazione professionale nei Paesi di origine degli immigrati regolari che, in base alla Bossi-Fini, costituiscono titolo di preferenza per entrare in Italia e possono essere organizzati anche dai sindacati italiani".

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