domenica 21 settembre 2008

Con il centrosinistra i cittadini ci hanno rimesso. MENSE E BUS SCOLASTICI, RINCARI PER LE FAMIGLIE

Dovranno sborsare circa 120 euro in più all’anno

VASTO. Lunedì scorso,l’apertura dell’anno scolastico 2008/2009. 7.557 gli alunni che dal 15 Settembre sono tornati a sedere sui banchi, tra scuole dell’infanzia, elementari, medie, e superiori, a Vasto.Aumenti in vista, dunque per le mense ed il servizio di bus scolastico, nell’ordine dei 5-7 euro mensili a famiglia, per un totale di circa 120 euro l’anno.Riviste le fasce di calcolo per i pagamenti dei buoni mensa e dei biglietti degli autobus scolastici, in seguito alla protesta che moltissime mamme, come tutti ricorderanno, l’anno scorso hanno inscenato, giungendo fin sotto il Municipio, dove chiesero un incontro col Sindaco Luciano Lapenna (Pd) e con gli Assessori Nicola Tiberio (Pd), e Domenico Molino (Pd), rispettivamente all’Istruzione e Trasporto e alle Finanze, però gli aumenti ci sono comunque stati.Sei, infatti, per quanto riguarda le mense, sono le fasce da calcolare in base al modello ISEE, esclusa quella per cui ci si avvale dell’esenzione.D 4.000 a 6.000 euro di reddito ISEE, il costo di 20 buoni pasto, sarà di 25 euro, mentre, per la fascia che va dai 6.000 agli 8.000 euro, per avere sempre 20 ticket, bisognerà sborsare 35 euro.Sale il prezzo dei pasti, per le famiglie con reddito ISEE che va dagli 8.000 ai 10.000 euro: in questo caso, sempre 20 buoni, verranno a costare 45 euro. Da 10.000 a 12.000 euro al mese, invece, ci vorranno 55 euro, mentre per la fascia successiva, fino a 14.000 euro, la somma da pagare per ottenere lo stesso numero di biglietti ognuno dei quali permetterà di consumare un pasto, è di 65 euro.Ultima delle fasce, quella che va dai 14.000 euro annui ISEE, per cui bisognerà pagare 80 euro per 20 buoni, quindi, circa 4 euro per ogni pasto.Aumenti, dunque, rispetto all’anno scorso. Rimane comunque la fascia che riguarda i diversamente abili, per i quali è prevista l’esenzione totale sia per quanto riguarda il servizio mensa, sia per quanto concerne quello del trasporto.E proprio per questo ultimo settore, le fasce sono quattro, compresa quella che prevede l’esenzione, applicata per quanti hanno un reddito da 0 a 4.000 euro mensili ISEE. Da 4.000 a 10.000 euro, infatti, il costo per 30 giorni che graverà sulle famiglie vastesi con i bambini, sarà di 16 euro; di 25 euro per chi ha un reddito da 10.000 a 14.000, e di 35 euro, per chi percepisce, sempre secondo il calcolo ISEE, uno stipendio che, alla fine dell’anno, va ai 14.000 euro in su. Il terzo figlio,sempre e solo se frequenta o la materna, o l’elementare, o le scuole medie inferiori, come l’anno scorso,non paga, ed il secondo, anche questo come l’anno precedente,ha diritto al 50% di sconto, sia per quanto riguarda la mensa, sia per il servizio di trasporto.Permangono, comunque, i problemi delle ‘corse’ dei bus scolastici, che, secondo alcuni abitanti, soprattutto quelli del Villaggio SIV, non coincidono. Ciò che lamentano alcuni residenti del quartiere a confine tra Vasto e San Salvo, infatti, è che i propri figli trascorrono ore e ore in autobus e, una volta portati a scuola, vengono lasciati fuori, che ci sia pioggia o neve, fino all’apertura dell’istituto.Il problema da risolvere, è anche un altro: i pulmini sono 10, a fronte di una richiesta di 848 alunni che, quindi, rimarrebbero a piedi se, gli orari di tutte le scuole o di molte, coincidessero. Ciò significa che o i Dirigenti degli Istituti dovranno cercare di incrociare gli orari, o il Comune dovrà acquistare altri 15 pulmini.Insomma, ora vedranno cosa fare le mamme. Dal 15 Ottobre, giorno in cui riaprirà il servizio mensa, le famiglie si accorgeranno degli aumenti che peseranno sulle proprie tasche. 120 euro l’anno, infatti, per una famiglia non propriamente agiata, sono tanti. Dal 15 Settembre, il portafoglio si è alleggerito con rincaro sul biglietto del servizio bus che, vedrete o avrete già visto, darà non pochi problemi.

Marco di Michele Marisi

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